domenica 10 aprile 2016

La tivù è solo d'ostacolo



Vegani in TV: il mio appello. Cari amici, ho rifiutato per la terza volta in un paio di mesi la partecipazione all'ennesimo programma televisivo che si sarebbe occupato dello stile di vita vegan. Come ho già scritto, l’ho fatto dopo aver avuto pessime esperienze: servizi manipolati, ridicolizzazione della cultura vegan, scorrettezza dei conduttori. Diffido soprattutto se l’invito mi viene fatto per un programma con alta visibilità come in prima serata: in questo caso sono praticamente certa che si tratta di una trappola. Il gioco è semplice: ti dicono che ti verranno poste certe domande che poi non ti verrano poste, non hai mai l’ultima parola, il conduttore fa un’espressione di scherno o una “simpatica battuta” per smontare quanto con serietà e passione hai cercato di esprimere, se poi ci mettete pure una controparte cafona e maleducata ecco fatto.



Peccato vero? E invece no.
Mi spiego: la diffusione della cultura vegan non deve nulla alla TV, anzi! Da quando nei supermercati trovavo un solitario e triste latte di soia (peraltro di dubbio gusto) e al massimo un burger vegetale a lunga conservazione, fino ad oggi in cui sono diffusissimi i reparti dedicati ai consumatori veg, i numeri sono in crescita esponenziale. I numeri dei vegani o aspiranti tali sono cresciuti con la diffusione dei social network, con la diffusione cioè dell’informazione dal basso e tra il basso. La TV ha sempre e solo ostacolato per ovvie ragioni di interesse economico la cultura veg. (Fanno eccezione i pochi servizi di giornalisti e TV serie ma che hanno anche poco impatto - di solito mandati a ridosso di Ferragosto o alle 3 di notte). Considerato anche che chi ha la sensibilità di mettere in discussione le proprie abitudini alimentari non si affida di certo alla superficialità e sufficienza con cui l’argomento viene trattato dai media televisivi come fonte di approfondimento….. vegani... ma che ve ne frega di Cruciani, Porta a porta, Matrix, zanzare e vespe umane?
 
Non perdete tempo e risorse dietro a chi sta combattendo una battaglia con i mulini a vento perché la crescita della cultura veg è inesorabile e non cadiamo nelle trappole di chi nel proprio piccolo programma televisivo ha il coltello dalla parte del manico nel voler a tutti i costi ostracizzarci ma che al massimo ha come risultato il compiacimento di chi vuole sentirsi dire che la sua bistecchina va bene, che in fondo non fa male a nessuno, che il parmigiano ci vuole per fare le ossa forti, che i vegani sono matti, brutti e pure cattivi. E anche quello di farci rodere il fegato. E non penso che ne abbiamo bisogno. Fregatevene e andate avanti. Vi faccio un appello: per favore, impieghiamo le nostre risorse in altro che non sia questa TV spazzatura. Io sono per boicottare la partecipazione ai programmi TV: non servono!

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