Sebbene io sia sempre vissuto in pianura, non abbia mai avuto
rapporti di alcun genere né con uomini di mare, né con le loro
donne, sono al corrente di una vecchia superstizione conosciuta come
“sindrome di Giona”. Se la tempesta strappava le vele o se il
nostromo si rompeva una gamba cadendo dalle sartie, la colpa era di
un passeggero “maledetto” che, preso di mira dalla ciurmaglia,
veniva gettato fuori bordo. Io che non sono un marinaio e che anzi
faccio un vanto di lasciarmi guidare dalla ragione, ho finito per
individuare in una bambola di pezza la fonte di tutti i miei recenti
guai, che mi hanno seguito attraverso mari e monti. Non sarebbe
successo se, appena vista nella camera del Pavillon de Jade, Tina,
ridendo, non l’avesse chiamata “Pupette Panosavy”, bambola da
stregone. E in effetti, una certa rassomiglianza con quelle usate nei
riti vudù, ce l’ha.
In Madagascar ci sono diversi tipi di stregoni, tra cui i panosavy
che sono i pazzi della famiglia, in senso letterale. Amano i gatti
neri, che infatti si chiamano “piso panosavy” e fanno cose
strane. Possono anche essere pericolosi. Fatto sta che quella
bambola, dono di un collega dei mercatini, doveva venire con me in
Madagascar già tre anni fa, per rallegrare qualche bambina, ma solo
ora ha trovato posto in valigia. Razionalmente, mi riesce difficile
individuare il suo potere malefico prima ancora della sua partenza,
in Friuli, ma il giorno stesso in cui sono partito dall’Italia
Facebook mi ha bloccato per un mese, per una mia sbadataggine, o
forse sarebbe più giusto dire per una loro stolta morbosità. La
foto che mostrava una donna indiana morta in braccio a suo marito,
foto che avevo trovato su Facebook, mi è stata tolta e io sono stato
“punito” perché la donna lasciava intravedere il seno. Poiché
punto a fare pubblicità alla mia futura attività di guida turistica
grazie a Facebook, essermi impedita ogni comunicazione con i clienti
è già un danno e io ho preso la risoluzione di limitarmi a ciò che
concerne il mio ipotetico lavoro, tralasciando ogni altra questione
filosofico-politica. E questo è stato solo il primo dei miei guai.
Sollevando la valigia di 22 chili, l’omero destro mi è uscito
fuori sede e i dolori che ho provato durante la riabilitazione,
ovvero quand’ero nelle mani di una pranoterapeuta protestante, non
li avevo mai provati in vita mia. Sono riconoscente a quella donna, Aritahy, nonostante tutto, ma sapevo fin dall’inizio di dovermi
affidare alla “vis sanatrix naturae” dei nostri antichi saggi,
tant’è, infatti, che nei giorni seguenti si è messa puntualmente
all’opera. Qualche merito posso attribuirlo anche al Voltinax, una
pomata di fuoco che ha inciso sui nervi messi sotto tensione,
riducendoli a più miti propositi. Si può attribuire la cosa al
potere benefico del calore. Anche il Doliprane ha fatto effetto, se è
vero che è stato in grado di far sparire la febbre, calmando nel
contempo i dolori, e per tale ragione non si possono demonizzare in
toto le industrie farmaceutiche. Da notare che entrambe le medicine
mi sono state suggerite dal nostro autista di fiducia, Michel, lo
stesso che l’anno scorso aveva diagnosticato la mia epatite,
interpretata prima erroneamente come malaria o in alternativa febbre
tifoide. Là dove i medici dell’ospedale avevano fallito, un
autista di taxi c’aveva azzeccato.
La slogatura dell’omero, se devo necessariamente attribuire la
mia teoria di guai a qualche entità malefica, è senz’altro la
peggiore, ma non è mancato il corollario di seccature. Che Tina si
sia presentata all’aeroporto ad accogliermi con tre minori, anziché
da sola, è già una complicazione, ma è nella sua natura prendere
iniziative senza consultarmi. Che in aeroporto un italiano abbia
accettato l’offerta di un mio passaggio, compreso il pagamento del
taxi, è stata un’ulteriore complicazione, ma è nella mia natura
essere generoso ed è nella natura umana di approfittare dei propri
simili. Va detto però, per onore di cronaca, che dopo due giorni
l’italiano ha telefonato scusandosi per essere sparito e giurando
che appena possibile avrebbe restituito il prestito. Una storia già
vista e sentita. Che dopo 500 stancanti chilometri di viaggio su taxi
brousse, arrivando alla nostra casa in affitto a Tulear, il nostro
guardiano con le chiavi non ci fosse, è stata l’ennesima
seccatura che mi è capitata, ma non posso attribuirla a qualche
entità malvagia. Basta per questo la stupidità dei malgasci.
La bambola Panosavy è ora nella camera della figlia tredicenne di
Tina, Annika, che se ne è appropriata. Spero che il suo potere di
distruggermi si sia esaurito. Ma ho qualche dubbio in proposito.
CIT:
RispondiElimina"Anche il Doliprane ha fatto effetto, se è vero che è stato in grado di far sparire la febbre, calmando nel contempo i dolori, e per tale ragione non si possono demonizzare in toto le industrie farmaceutiche"
Il tuo errore di fondo è credere che la febbre sia un male da soffocare, come insegnano i dottori moderni (non certo quelli del passato) dopo che sono stati ben indottrinati dalle case farmaceutiche che sponsorizzano i loro studi universitari...
La febbre come direbbe il buon Valdo Vaccaro è una "benedettia" e non una malattia da debellare ad ogni costo...
Quando ero bambino il mio medico di famiglia non mi faceva prendere farmaci per la febbre... diceva che dovevo stare a riposo al caldo senza mangiare, ma bevendo molta acqua o tutt'al più una spremuta naturale appena fatta di arance... la febbre deve sfogare da sola perchè è un naturale processo di autoregolazione e ripristino della salute del nostro organismo... se la blocchiamo con farmaci blocchiamo solo il sintomo ma non la causa e non permettiamo al nostro organismo di guarire a fondo
http://www.disinformazione.it/logica_della_febbre.htm
Tuttavia, la febbre mi è sparita subito dopo aver preso il paracetamolo.
EliminaE' successo due volte. Sapevo comunque che la febbre è la sana reazione dell'organismo alla malattia. Forse mi sono espresso male, per automatismi mentali.
tanto per approfondire, il doliprane è l'equivalente della Tachipirina venduta in italia, infatti il loro principio attivo è il paracetamolo...
RispondiEliminaEcco cosa hai preso per debellare la febbre:
http://www.veritaoltreilsistema.com/2011/07/la-tachipirina-che-fa-danni-il.html
Infatti, oggi mi sentivo delle strane palpitazioni, che non avevo mai avuto.
EliminaE di pastiglie di Doliprane non ne ho prese più.
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