Fonte: Repubblica
I governi, dal canto loro, ne sfornano a migliaia per ragioni di
propaganda interna. Uno dei casi più evidenti è quello del "50
Cent Party" cinese, il cyberesercito di distrazione di massa
della Repubblica popolare che un recente studio dell'università di
Harvard ha stimato in grado di produrre qualcosa come 448 milioni di
commenti falsi in un anno. Sono interventi orientati politicamente e
stabiliti, grazie a due milioni di persone che operano ogni giorno
sui social network drogando i dibattiti digitali con commenti e
opinioni, quasi sempre sotto mentite spoglie, per guidare le
discussioni verso temi più graditi agli alti papaveri di Pechino.
Ciascuno di questi "soldatini dei social" riceve 5 jiao,
cioè 0,08 centesimi di dollaro, a intervento. Si tratta del caso
estremo, in cui il fake è organico al regime, corrisponde a una
persona in carne ed ossa e segue istruzioni precise.
Anche la Russia ha utilizzato sistemi del genere, soprattutto
durante l'invasione dell'Ucraina orientale. Dagli attacchi DDoS gli
hacker al servizio del Cremlino hanno preferito muoversi verso un
battaglione di troll in grado di inquinare il dibattito, produrre
contenuti sofisticati, prima sui social russi, poi su quelli europei
e infine nelle sezioni dei commenti dei grandi quotidiani
internazionali.
L'uso degli account fake da parte del sedicente Stato Islamico
meriterebbe invece un capitolo a parte: secondo il dipartimento di
Sicurezza degli Stati Uniti la presenza sul social dell'uccellino di
account simpatizzanti, o bot programmati per spingere la propaganda,
sarebbe tuttavia scesa del 45% rispetto a 12 mesi fa. Lo scorso
febbraio la piattaforma guidata da Jack Dorsey diceva di aver bannato
125mila profili e a marzo altri 26mila.
Stesso discorso per la Cia, la Central Intelligence Agency
statunitense, che da anni sfrutta utenze false sotto il cappello
dell'operazione Mockingbird, per giunta da poco rinforzata, per
controllare e orientare i dibattiti su forum e piattaforme sociali. A
questi grandi ambiti vanno aggiunti ovviamente fenomeni di fake e
trolling più limitati, personalizzati, legati ad azioni specifiche
come insultare un personaggio politico o dello spettacolo,
perseguitare un ex partner, bullizzare un compagno di classe o un
collega. Dalla diffamazione allo stalking, tutti reati dai quali si
cerca di coprirsi nella convinzione di un falso anonimato.
Gli account falsi, specialmente se programmati come spambot
automatici, saranno dunque in grado di mimetizzarsi sempre meglio nel
mare magnum dell'utenza che popola le piattaforme. Vale a dire, in
altre parole, che il futuro dei fake - almeno di quelli prodotti in
serie - è mimetizzarsi con maggiore raffinatezza e, a loro volta,
dare vita a sempre più account falsi per gli obiettivi più diversi,
dalla propaganda al trolling, dalle frodi ai ricatti.
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Eliminacredo sia xchè 6 troppo integralista esattamente come chi crede ciecamente in una qualche religione e condanna chi dissente.....
Eliminamichy
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EliminaSentivo a pelle che c'era qualcosa che non andava in questo "motorino di avviamento".
RispondiEliminaComunque fa ridere, e non offende. Ci può stare.
ti:ci:
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EliminaVeg Anna non è umano per il semplice motivo che non si è mai offeso per tutte le volte che gli ho cancellato i commenti. Mai una lamentela!
RispondiEliminaVEG ANNA E TIGRE IN GABBIA SONO STATI BANNATI.
RispondiEliminaGLI ALTRI UTENTI SI SAPPIANO REGOLARE.
GLI ANONIMI AVRANNO I LORO COMMENTI CANCELLATI.