Testo di Massimo
Ho capito. Anche oggi, un’altra dose dell’amaro calice. Sì,
ma poi? Vado in crisi di astinenza quando non leggo gli articoli del
Direttore Blondet. Già, ma poi? Leggo i variopinti post dei tanti
lettori, a metà tra speranza e rabbia, comunque veri e sinceri.
Bene, ma poi? Tutti davanti al “picci” ad aspettare Godot? Perché
allora (io sono disposto nonostante le modestissime risorse, a tirare
fuori soldi) non passare ad una forma di azione, diversa da quelle
solite? Dove si possa mettere in gioco quella parte di noi, vera,
capace di rinuncia, che consenta di combattere questi dementi che,
consapevolmente o inconsapevolmente, hanno distrutto quel che restava
del mio, del nostro paese? Perché così, parlarne tra di noi, non
basta più. Non è più possibile assistere alla distruzione di
tutto, ad opera di questa pletora progressista di voltagabbane, di
veri e propri degenerati e mentecatti.
Vivo in Umbria. Da mesi ormai, nei piccoli paesi di media collina
(dove tra terremoti e azioni maligne, c’è ormai un totale,
desolante, penoso abbandono), vedo solo gruppetti di giovani negri
(da quali guerre scappano?), con telefonini e borse della spesa
gratis, tutti i giorni, a NULLA FARE. Da mesi. Nelle città, ce ne
sono ancora altri, davanti ad ogni bottega, a chiedere l’elemosina
(questi sarebbero coloro con i quali i Mentecatti vorrebbero
sostituire gli italiani, tenendoli in queste assurde condizioni).
E’ vero che questo paese è fatto in gran parte di italioti, ma
conosco anche molti italiani, (ce ne sono molti), sono quelli che
vivono a contatto col mondo naturale, che faticano con animali e
cose, spesso senza “cultura” (una fortuna: la vita Vera è molto
più dei libri), solo con mani sporche e callose, ma che hanno colto
l’ignominia di queste combriccole di senza-arte-né-parte, meglio
di me e di molti di noi. Ma la coscienza guasta di questi “statisti”
del bingo e del gratta e vinci, di questi pavidi, di questi
ignoranti, di questi creativi da repubblica delle banane, con i loro
compari nelle organizzazioni “sociali”, anti-camorra,
anti-corruzione, anti-discriminazione (anti sta per pro), questi
“intellettuali” da fumetto, che hanno fatto della radio e della
televisione pubblica, un sistema di propaganda per la corruzione e la
vita-mala, tutto questo dovrebbe imporre ai più anziani, a tutti
noi, se non siamo invecchiati inutilmente, almeno di testimoniare con
qualcosa di più di questo suo già preziosissimo luogo “virtuale”
di discussione, carissimo Blondet. Una provocazione: una “ONG”
per tentare di salvare la VERITÀ dall’estinzione. Prima che sia
troppo tardi.
Trovo completamente giusto ed onorevole lodare gli ultimi italiani superstiti. Ma proprio perché sono rimasti pochi pure le possibilità di riscossa si sono affievolite in modo esponenziale. La gran massa italiota è passiva, non partecipa. E' propensa e disponibile(seguendo la linea di minor resistenza) ad ascoltare le continue lusinghe dei falsi, infami ed ipocriti imbonitori, PDoti in testa a tutti. Questi sono dei maledetti opportunisti, marci fino al midollo. Il gregge s'illude perennemente di votare il pastore giusto. Anch'io da buon italiano mi ero solo un pochino(ma proprio poco) illuso che i "francesoti" fossero migliori degli italioti. Che pena! Tutto il mondo è paese, e il Signore degli Anelli regna sovrano. Fatima? Una chimera, ad uso e consumo dei gonzi. Le altre madonne? Stesso cliché partorito dalle teste fine dalla tiara di Oannes, detentori del finto e subdolo sapere.
RispondiEliminaSoluzioni? Il mio sogno di una vera "ONG" sta per realizzarsi, basta attendere "ancora un po', ma non ancora"(IL GLADIATORE).
ti:ci:
Beh, se non altro, il finale del tuo commento denota speranza.
EliminaForse stai aspettando un intervento ultraterreno, chissà.
Mi unisco a tale atteggiamento, visto che la speranza è l’ultima a morire.