domenica 23 luglio 2017

Il bosone, la famosa particella di Dio


Namastè, attenti e documentati lettori, questo post è dedicato a tutti, ma in particolare a quelli che si pongono la domanda "Perché sono qui e ora?". Esso è scritto da una delle astrofisiche più note che popolano lo scenario scientifico nazionale e internazionale, la professoressa Giuliana Conforto, che da noi studiosi di "scienze misteriche" è considerata per le sue idee e teorie una scienziata ricercatrice "alternativa". Quindi, buona e utile lettura di questo testo difficile da leggere e interpretare, ma molto affascinante nei suoi contenuti esoterici che squarciano il velo sui motivi del nostro vivere materialmente sul Pianeta Blu. SDEI


Florinda Balli è giornalista, traduttrice e scrittrice. Si occupa soprattutto di temi legati alla psicologia, alla filosofia e alla spiritualità. Ha pubblicato un saggio: La medicina dei due spazi tempo, (Ideabooks), e due romanzi fantastici, La voce ritrovata (Edizioni Ulivo) e Il sentiero delle dee velate (Macchione) che ha vinto il premio Morselli 2016.



Florinda – Lei parla di un messaggio diretto all’umanità. Di che messaggio si tratta?

Giuliana – Del Messaggio Vitale, lo stesso citato dai Vangeli. Gesù ha definito se stesso come il “Messiah” ovvero il Messaggero, nome cancellato nel primo concilio di Nicea, nel 325 d. C. con il dogma secondo cui Gesù è “consustanziale al Padre”, un “Dio” che avrebbe bisogno di suoi “rappresentanti” sulla Terra per comunicare con gli uomini. Il Messaggio Vitale si riconosce nel codice genetico o DNA di cui sono evidenti l’intelligenza e il contatto diretto con tutti gli organismi. Le scienze dello spazio si limitano a osservare la luce elettromagnetica, portata dai  fotoni, messaggeri privi di massa e non l’unica esistente. “C’è un’altra luce” è scritto nei Vangeli. Nel 1973, la fisica infine la scopre: è una forza portata da bosoni, messaggeri massicci, capaci di animare, co-muovere le macromolecole che compongono tutti i corpi viventi.

Florinda – Potrebbe precisare la differenza tra la luce elettromagnetica e la Forza di cui parlava? 

Giuliana – La Forza è la sintesi di due forze già note – elettromagnetica e debole – perciò chiamata Elettrodebole. La sua scoperta è stata premiata con vari Nobel, per la teoria e per la conferma sperimentale avvenuta al CERN a Ginevra. Definita come una “nuova” forma di luce, la forza è sempre esistita in Natura, è una e trina, portata da tre tipi di bosoni vettoriali (noti come W+, Z e W-) che cooperano tra loro, ed è onnipresente. La Forza ha le stesse note attribuite a “Dio”, con una sorpresa in più: il corpo umano è in comunione naturale con il flusso dei bosoni neutri Z che possiamo chiamare “il lato luminoso”. È invisibile con gli occhi, ma sensibile come emozioni, sensazioni o intuizioni. Per me coincide con il fiume della vita già cantato da Eraclito 2500 anni fa, testimoniato da tanti saggi, poeti e civiltà considerate “primitive”.

Florinda – Non si è parlato molto di questo flusso nella divulgazione scientifica. Perché?

Giuliana – No, infatti, è stato ignorato. Le relazioni tra questo flusso e i metalli, di cui sono composti gli strumenti scientifici, sono rare e difficili da osservare. Sono facili invece le sue relazioni con le molecole organiche che ci compongono, quelle che i fisici di norma non considerano. Per riconoscerle dovremmo superare i “confini” tra fisica e biologia e soprattutto riportare al centro della ricerca l’essere umano, cioè noi stessi. Citando i Vangeli, possiamo dire che questo flusso “discerne il grano dal loglio”, cioè il vivente da ciò che lo inquina.

Florinda – Come l’alchimista che separa il puro dall’impuro?

Giuliana – Sì, proprio così. Iflusso dei bosoni Z può favorire l’alchimia, il transito dal nigredo all’albedo, cioè consentirci di passare dal caos, legato a Saturno e all’inverno, alla Primavera Cosmica, l’alba di una nuova era. È quello che sta succedendo, secondo me, e questo spiega perché i “potenti” cercano di provocare guerre.

Florinda – Perché?

Giuliana – I “potenti” dominano il mondo con la paura e “devono” esasperarla per conservare il loro potere, perché la forza sta mutando ciò che finora abbiamo creduto immutabile: il tempo. Il tempo comune è il giorno, legato alla rotazione della Terra che sta rallentando. Per ben 36 volte negli ultimi 30 anni hanno aggiunto un “leap second” agli orologi atomici. Ciò significa che non c’è un unico tempo sul quale basare tutti i conti (finanze, lavoro, scienze, ecc.). Siamo alla “fine dei tempi” com’è scritto nell’Apocalisse di Giovanni e non è la fine del mondo, ma la Rivelazione della grande Opera che compone i tempi, suscitando in noi sensazioni. Ora abbiamo trovato la “scarpetta di Cenerentola” e non è una favola, bensì la materia bianca, la porzione più cospicua del nostro cervello. Questa materia forma la “calzatura” della materia grigia – Cenerentola ridotta a un servomeccanismo – e può riportarla a un ruolo sovrano. La materia bianca usa un’energia oscura ed è composta di cellule speciali dalle forme stellari.

Florinda – Sono le cellule chiamate astrociti?

Giuliana – Sì, gli astrociti connettono ad alta velocità i neuroni, le cellule della lenta e rigida materia grigia. Per questo la materia bianca è anche chiamata “la metropolitana del cervello”. È la sede biologica della coscienza, secondo i neuro-scienziati, il senso d’identità che ci accompagna sempre, indipendente dall’età, dal tempo e dal momento storico, secondo me. La descrivo nel mio ultimo video UNIVERSO ORGANICO E L’EVOLUZIONE UMANA

Florinda – La nostra identità è quindi data dalle cellule di materia bianca del cervello?

Giuliana – E’ data dalla sua abilità a usare l’altra luce che agli occhi appare “oscura”, il messaggio vitale o flusso dei bosoni Z, il fiume della vita che è eterno e unisce ogni essere vivente all’infinito Universo. L’identità è il contatto con il messaggio cosmico che anima tutti e che quasi tutta la “conoscenza” ignora.

Florinda – Il messaggio di cui parlavamo all’inizio? 

Giuliana – Sì e mina qualsiasi potere perché connette ogni individuo all’intera collettività umana, alla terra e al cielo; il messaggio implica un’etica naturale, non ha bisogno di morale imposta, né di leggi che ci vincolano a un unico tempo immutabile. Il messaggio è come un abile direttore d’orchestra, dirige gli infiniti tempi o ritmi della Grande Opera.

Florinda – Siamo uniti al cosmo?

Giuliana – Sì, siamo uniti al tutto e non solo alla misera porzione osservata che, secondo i calcoli è appena il 5% della massa totale. Siamo uniti anche al restante 95% che non vediamo, ma che possiamo sentire, effetti dell’intelligenza organica che ha creato la matrix.

Florinda – Quindi lei sostiene che vediamo una matrix. Che cosa intende con ciò?

Giuliana – Intendo che siamo in una realtà virtuale di cui osserviamo lo schermo – lo spaziotempo in 4D – e di cui ignoriamo il cyberspazio e il messaggio vitale, il campo o forza che lo percorre e ci rende vivi. Se è la forza elettrodebole, abbiamo la conferma della millenaria tradizione ermetica. Secondo il modello standard della fisica i tre bosoni (W+, Z e W-) sono in comunione con tre generi di materia composti ciascuno di quattro particelle, in totale dodici, come gli apostoli intorno a Gesù. I tre generi di materia possono comporre i tre corpi di ogni essere umano, quelli che la tradizione ermetica chiama fisico, eterico e astrale. Sono tutti e tre mortali ma in comunione con quello eterno, composto dei tre bosoni, il corpo igneo, o di fuoco. Quest’ultimo è l’identità eterna che oggi possiamo riconoscere più facilmente perché assistiamo a eventi travolgenti tra cui la comparsa dell’antimateria.

Florinda – E che significato ha l’antimateria?

Giuliana – L’antimateria è materia con cariche e rotazioni opposte a quelle della materia. Se la materia gira in senso orario, l’antimateria in quello antiorario e proviene dal futuro che già esiste. Non lo vediamo perché la “mela”, la magnetosfera che ci avvolge, lo nasconde. Forse per questo “mangiare la mela” è un “peccato”: significa ignorare l’eternità di cui siamo partecipi. Ora l’antimateria sta apparendo all’improvviso ovunque, persino nei nuclei atomici che compongono i corpi fisici. In noi si manifesta come sensazione di un cambio epocale.

Florinda – Come compare l’antimateria?

Giuliana – In molti modi diversi. Il più evidente è connesso ai flash gamma terrestri (TGF – Terrestrial Gamma Flashes – in inglese). Le sonde spaziali li osservano in alta atmosfera ma possono avvenire anche al suolo ed essere inosservabili, perché l’atmosfera è opaca per queste frequenze. Sono osservati millecento TGF al giorno e ogni flash emette in millisecondi tanta energia quanta ne emette il sole in miliardi di anni. Inoltre i TGF precedono i fulmini luminosi che osserviamo con gli occhi.

Florinda – I flash gamma portano antimateria?

Giuliana – Sì e questo è un indizio della loro provenienza: un mondo nel futuro che già esiste e ora si svela in modo improvviso, ma già annunciato da molte profezie, sin dall’antichità. I flash gamma sono processi nucleari e non sono nocivi come si crede; al contrario sono benefici, partecipi del grandioso progetto della vita. È l’evoluzione genetica, un cambio della materia organica che compone il corpo umano e consente a chi vuole di divenire il sale della terra. Guarda caso, i fisici chiamano oggi “sapore” il numero quantico che dipende dalle relazioni tra un corpo e il messaggio, relazioni che dipendono in fondo dalla nostra volontà. Oggi possiamo contribuire a un nuovo sapore del mondo, compiere l’alchimia organica.

Florinda – Lei parlava di un cambio di spin nel corpo umano, non è così?

Giuliana – Sì, è un allineamento degli spin nucleari che compongono il nostro corpo, una sintropia che ci può guarire dal caos, ovvero l’entropia che determina la malattia, come oggi dimostra una diagnosi ben nota, la risonanza magnetica nucleare. L’allineamento implica coerenza con il progetto della forza e il suo lato luminoso: la libertà individuale e l’armonia collettiva.

Florinda – Il lato luminoso della forza ci fa pensare a Guerre stellari.

Giuliana – Sì, è uno dei suoi tanti nomi. In pratica è la comunione, ovvero il contatto con il messaggio vitale che non vediamo, ma che sentiamo come sensazione o intuizione, creatività o innovazione. E l’attenzione al messaggio dipende dalla nostra volontà.

Florinda – Lei dà un’interpretazione particolare del termine “pane quotidiano” che nel padre nostro sembra una richiesta di nutrimento materiale. Vorrebbe parlarne?

Giuliana – Secondo me il “pane quotidiano” è il pacchetto di ormoni secreti dalle nostre ghiandole endocrine ogni notte poco prima dell’alba. Sono centinaia di ormoni, grosse molecole organiche che appaiono dal nulla e influenzano i nostri umori. La secrezione ormonale è diretta dalla ghiandola pineale al centro della testa.

Florinda – La ghiandola che corrisponde al chakra della corona?

Giuliana – Sì, ed è un’altra occasione per uscire dalla babele dei nomi. Chakra, in sanscrito, significa “ruota”. Secondo me, i chakra sono buchi bianchi ruotanti che emettono materia (ormoni) e sono in istantaneo contatto con i buchi neri ruotanti che, invece, l’assorbono. Molti sanno dei buchi neri in cielo. Se i chakra sono buchi bianchi ruotanti, c’è la comunione tra ogni essere umano e l’Universo. Giordano Bruno parlava di “invisibili fili” che lo connettono al tutto. Oggi possiamo capire che il corpo umano è un terminale intelligente di una realtà cibernetica.

Florinda – Una realtà che si potrebbe paragonare a internet?

Giuliana – Sì, con in più l’elemento cruciale che manca a Internet: il messaggio vitale. Gli “invisibili fili” sono stati ritrovati. Un’equipe mondiale di astronomi ha studiato i movimenti dei nuclei di 100.000 galassie e ha riconosciuto che sono tutti allineati lungo fili (vedi video). Il campo elettromagnetico impiegherebbe miliardi di anni per allinearli. Che cosa li lega all’istante? Il messaggio, il flusso dei bosoni neutri che i fisici ora chiamano “corrente neutra debole”. Qualunque sia il nome, gli effetti sono i movimenti che ci uniscono al tutto, quelli che possiamo sentire come emo-zioni (moti del sangue – emo è sangue in greco), espressioni di quella forza straordinaria che è la vita, capace di superare catastrofi, morire e risorgere.

Florinda – Ci sarà un grande cambiamento imminente sulla terra?

Secondo me sì, e non solo sulla superficie, ma anche nel cielo in alto e nel cuore della terra in basso, soprattutto nella sensibilità umana. I moti in basso sono osservati dai geofisici che studiano la propagazione dei sismi, in fondo onde acustiche. Questi moti hanno scarsa eco nei media, più attenti agli astrofisici che osservano solo le luci e cioè le onde elettromagnetiche. Inoltre l’antimateria è stata osservata anche nei nuclei atomici e potrebbe essere perciò anche nei nostri corpi, essere percepita come progetto, cambio imminente.

Florinda – Secondo certe teorie esoteriche abbiamo sette corpi.

Sì, è proprio così. Ho detto che la forza comunica con tre generi di materia, per semplicità, ma è provato che comunica anche con tre generi di antimateria. Quelli di materia ruotano in senso orario, vanno dal passato al futuro, quelli di antimateria viceversa (senso antiorario), e il corpo igneo è l’eterno presente. Con il risveglio della forza i sette corpi possono essere le sette note di un’ottava. La loro sintonia è il matrimonio alchemico, prima riservato a pochi eroi e ora, grazie al risveglio della forza, esteso a tutti quelli che lo vogliono.

Florinda – Come dicono certe scuole esoteriche, certe persone cambieranno vibrazione e saranno in sintonia con i tempi e altre no?

Sì, è probabile una selezione, in fondo un’auto selezione. Attenzione ai nomi ingannevoli. Le “vibrazioni” sono effetti effimeri, legati all’illusoria luce elettromagnetica. Le rotazioni o spin coinvolgono i nuclei atomici che hanno una massa pari al 99,99% di ogni corpo. Se cambiano le rotazioni del “cuore”, il balzo è pratico e reale. Comunque questa è una realtà cibernetica, in fondo una scuola di emozioni e lo scopo è la loro comprensione, necessaria per fondersi con l’identità vera, il corpo di luce che è eterno e non muore.

Florinda – È difficile dire quando si realizzerà il balzo?

È difficile perché dipende anche da noi. A livello individuale molti lo stanno compiendo o lo hanno già compiuto. Il balzo collettivo potrebbe avvenire nel giro di pochi anni. La piccola mela – la magnetosfera terrestre – sta svanendo con ritmi accelerati. Secondo le accademie è uno “scudo protettivo”, ma chi sente e ama la Vita sa che è una Forza cosmica e non ha alcun bisogno di protezione. Ora c’è un’altra novità, osservata anche dalla NASA: la riconnessione magnetica tra la piccola magnetosfera terrestre e la Grossa Mela che avvolge l’intero sistema solare, l’eliosfera. Quest’ultima s’inverte ogni undici anni. La sua prossima inversione dovrebbe avvenire nel 2025 e potrebbe coinvolgere anche quella della piccola mela.

Florinda – Il cambiamento porterà catastrofi?

Il cambiamento è già evidente in eventi naturali che stanno avvenendo e non comportano catastrofi. Secondo me saranno provocate più dai conflitti umani che dalla Natura. Per questo, gli “eletti” o meglio gli auto-eletti possono svolgere un ruolo importante. La Natura sta ascendendo sulla scala celeste i cui gradini sono gli spin. Quelli che partecipano all’ascesa – cioè compiono azioni pratiche e utili al bene comune – cambiano le proprie relazioni con il messaggio che così diventa più intenso e favorisce l’ascesa degli altri pronti ad abbandonare il gradino inferiore. Quest’ultimo è dominato dal credo nel bipolarismo e/o nella lotta tra i presunti “opposti”, è il gradino che ci ha reso “nemici”. L’ascesa ci rende amici, disposti ad amare il prossimo, ad abbandonare armi e produzioni nocive, a superare i limiti, cioè capire che sono falsi.

1 commento:

  1. la libertà individuale e l’armonia collettiva... la botte piena e la moglie ubriaca. Troppo accentrato sull'animale u-mano, complicato, oscuro, contraddittorio. Non si attua, se non si capisce. Più che cackra, Tao, quello di Lao Tzu. Morgana

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