giovedì 15 marzo 2018

L’impero colpisce ancora


Fonte: Controradio

Una bimba è rimasta sorda per un’otite non curata dai genitori, che avevano scelto di non usare farmaci come imposto loro da Mario Pianesi, il guru della setta macrobiotica scoperta dalla polizia. E’ uno dei casi che compaiono nelle interviste difensive delle vittime, alcune delle quali sono state raccolte dagli avvocati Donatella Casini e Paolo Florio del foro di Firenze. Secondo quanto emerso dalle dichiarazioni delle vittime, i figli degli adepti crescevano isolati dalla società, considerata negativa. L’inchiesta riguarda quella che gli inquirenti definiscono come una vera e propria psico-setta che schiavizzava persone fragili o malate, costringendole a diete da fame – una donna si era ridotta a 35 chili di peso – con il miraggio della guarigione. A lavorare gratis o quasi e a donare soldi in continuazione. Una holding dell’alimentazione naturale e della sofferenza, secondo la magistratura.
Al vertice della ‘setta’, secondo gli inquirenti, il guru Mario Pianesi, un pioniere del settore, inventore della dieta Ma.Pi. (dal suo nome), con contatti ad alto livello nel mondo scientifico ufficiale. Un sistema portato alla luce dalla polizia in un’inchiesta dai risvolti scioccanti. Quattro gli indagati: Pianesi, la moglie Loredana Volpi e 2 collaboratori.



Il santone 73enne, nonostante le sue relazioni, considerava “i medici assassini, le medicine inutili e dannose”. E questo diceva agli adepti, secondo diverse testimonianze. Molti erano indotti ad abbandonare le cure tradizionali, nonostante gravi patologie, abbracciando l’alimentazione imposta. Parecchi di loro, secondo le accuse della procura di Ancona, venivano ridotti di fatto in schiavitù. Dovevano lavorare sottopagati in decine di locali e punti vendita ‘macrobio’ in Italia, del cui marchio in franchising Pianesi e i suoi avevano la gestione. Negli stessi luoghi venivano spesso agganciati dalla setta.

Finché un’ex seguace 40enne nel 2013 ha denunciato tutto, dando il via all’indagine, durata cinque anni anche per la difficoltà di penetrazione in quell’ambiente. Passata da procura e squadra mobile di Forlì a quelle di Ancona per competenza – l’associazione Un Punto Macrobiotico (Upm) di Pianesi ha sede a Tolentino (Macerata) -, l’inchiesta si è arricchita di altre testimonianze di persone vessate e sfruttate, e degli accertamenti bancari sui flussi di denaro che finivano sui conti del guru e dei suoi sodali, un giro di affari di milioni di euro nell’arco di vari anni. Gli adepti che non donavano abbastanza erano costretti a un’autocritica pubblica. Il gruppo non presentava regolari dichiarazioni dei redditi, a quanto risulta. Associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamento, lesioni aggravate ed evasione fiscale i reati contestati a vario titolo ai quattro indagati. Guidavano una struttura piramidale con ‘capizona’ e ‘capicentro’.

“Mario Pianesi ha già pensato a tutto per noi, bisogna fare bene tutto quello che lui ci dice di fare, in modo da poter guarire sia le malattie fisiche che quelle dell’anima in modo da ripulire il nostro Karma – racconta un’ex adepta -, qualsiasi messa in discussione, ragionamento, domanda sul perché fare o non fare, mangiare o non mangiare, era soltanto una perdita di tempo perché lui aveva già sperimentato su di sè, sacrificandosi con infinito amore per noi e l’umanità”. Retorica da santone per un uomo che ha il diploma di terza media, discorsi che nascondevano, secondo l’indagine, una setta con spietati obiettivi di arricchimento e vessazioni alimentari e psicologiche nei confronti degli adepti. Chi è riuscito a uscirne, a caro prezzo fisico e morale, ha rivelato un altro volto di Pianesi e della Upm.

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