mercoledì 7 marzo 2018

Niente mistificazioni, per favore!



Qualunque cosa sia successa a quel povero afroamericano, i due – chiamiamoli così – soccorritori farebbero bene a togliersi quel sorriso idiota dalla faccia. Posso immaginare, piuttosto, che al malcapitato sia finita una mano sotto un tram, in maniera del tutto accidentale e sebbene negli anni Cinquanta il razzismo negli stati del sud degli USA fosse ancora vivo e vegeto, escludo che i due bianchi siano i responsabili dell’accaduto. Primo, perché il Ku Klux Klan agiva in zone rurali e non in città. Secondo, perché il metodo più usato per sopprimere i “negri” era l’impiccagione. Oppure grosse dosi di bastonate, oltre all’incendio delle loro abitazioni. La frase della parte superiore, secondo me, è quindi chiaramente una mistificazione, volta a introdurre il testo successivo, che riguarda la foto a destra. 


Anche in questo caso si tratta di una mistificazione, poiché in Unione Sovietica le uniche persone di colore erano e sono anche oggi membri di ambasciate e consolati africani, oltre a quelle degli USA. La foto potrebbe anche non essere stata fatta in Russia e dunque, con tutta l’ammirazione che possiamo avere per Putin e la sua politica, non è corretto paragonare la situazione di una società multietnica piena di problemi, come quella americana, con un popolo che nel suo passato ha avuto, sì, una forte componente antisemita, ma non abbonda certo di migranti africani come in Italia, né tanto meno di clandestini di colore. E nemmeno di persone di colore dotate di cittadinanza. La foto del signore africano che vota è da interpretare come il risultato della concessione del diritto di voto ai neri ed è probabile che sia stata fatta negli Stati Uniti, forse negli anni Sessanta, quando ci sono state coraggiose lotte per la conquista dei diritti civili. Le strumentalizzazioni pertanto non sono lecite.

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