lunedì 26 marzo 2018

Quella sporca dozzina di famiglie ebree


Felicità, sicurezza, identità e sovranità sono i quattro pilastri interconnessi senza i quali l’individuo non può realizzarsi, secondo Alessandro Meluzzi. Il più importante dei quattro è però la sovranità, senza la quale i primi tre non possono avere piena realizzazione. Se non ci sono confini attorno alla comunità di appartenenza, che ci difendano dall’altro da noi, i cosiddetti stranieri, non possiamo essere felici, non possiamo sentirci sicuri e non sappiamo più chi siamo. Se, all’interno dei confini, non abbiamo qualcuno che stabilisca delle regole, non possiamo sentirci sicuri, né tanto meno felici. Se non c’è qualcuno che dia il giusto valore a me, come individuo, e al mio lavoro, pagandomi la giusta mercede, non posso sentirmi realizzato e quindi felice. Se vengo privato del lavoro e mantenuto con il reddito di cittadinanza, vengo tagliato fuori dal processo produttivo e ridotto al mero ruolo di consumatore, facendomi perdere anche la mia identità perché non posso più dire “Sono un medico” o “Sono un avvocato” e non posso più dire nemmeno “Sono disoccupato”, ma finisco per confluire in una massa anonima idonea a sottomettersi al NWO. Il quale, con molta probabilità, sarà realizzato da quella sporca dozzina di famiglie ebraiche che già ora dominano il mondo mediante la finanza e l’emissione della moneta. Alla fine, andiamo sempre a parare lì, giacché tutti i salmi finiscono in gloria e tutte le redini sono tirate da una cricca di potentissime dinastie ebree. 

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