mercoledì 7 marzo 2018

Se tutto va bene siamo rovinati



Finiti i ludi cartacei, sfogata la rabbia, placati gli insulti feroci, cessati gli sproloqui di promesse impossibili copiate, ribadite e moltiplicate, resta un risultato elettorale che lascia la nazione nel grigiore di una situazione di stallo difficilmente, se non impossibilmente risolvibile a meno di giravolte acrobatiche e di salti della quaglia difficilmente giustificabili a fronte delle nette prese di posizione della vigilia elettorale. Il PD afferma di NON accettare compromessi e di non volere fare da stampella né alla lega, né ai 5 stelle, i 5 stelle dichiarano di essere fermi sulle loro precedenti posizioni e di NON volere fare accordi con nessuno, la coalizione di centro destra che ha visto Berlusconi sonoramente e miseramente sconfitto da Salvini, NON ha i numeri per una maggioranza autonoma né trova un alleato che le fornisca i voti mancanti per avere la maggioranza necessaria a formare un governo, mentre gli altri microbi politici sono talmente inconsistenti da non contare nulla.



Certo, l’esperienza ci insegna che a fronte di promesse e proclami roboanti, quando ci sono di mezzo le poltrone, i politici si ammorbidiscono e sono disponibili ai più squallidi compromessi dimenticando promesse, proclami e dignitá per salvaguardare una posizione, ma la situazione ci pare tanto complicata da rendere difficile ogni accordo che abbia la possibilitá di durare più di un attimo. Non vorremmo essere nei panni di Mattarella che, sebbene non ci piaccia, in questo frangente ci fa pena data la difficoltà politica ed istituzionale che deve affrontare. Inoltre, un’Italia divisa nettamente in due con il nord nettamente Leghista ed il sud totalmente pentastellato, il che non fa che aumentare divisioni, contrasti ed incompatibilità. La base poi di questa divisione ha in comune la radice delle motivazioni che, sia per il voto leghista, che per quello dato ai 5 stelle, NON è causato da convinzioni politiche ed ideologiche, ma nasce dalla protesta contro la politica tradizionale che ha portato inefficienza, corruzione e malaffare per decenni senza mai rispondere alle esigenze della gente.

Insomma, come diceva quello :” se tutto va bene siamo rovinati…”
Certo che dopo una dittatura che peró ha creato lo stato sociale e fatto le riforme che ancora oggi reggono lo stato, questa repubblica, nata dalla resistenza, in 73 anni ci ha portati nello stato pietoso in cui siamo.

C’è di che pensare!

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