martedì 10 aprile 2018

Nonostante le apparenze, Trump non vuole la guerra


Testo di Andrea Salvucci

Trump annuncia il ritiro americano dalla Siria.

- Puntualmente arriva l'attacco chimico che viene attribuito ad Assad, anche se ovviamente sarebbe una mossa troppo stupida per essere credibile da qualunque punto di vista, quindi non c'è nemmeno bisogno di argomentare: se l'attacco chimico c'è stato non è stato Assad.
- Trump quindi dichiara che Assad è un animale e fa dichiarazioni di fuoco che sembrano preludere alla guerra, ma qui faccio notare che sembrava fossimo ad un passo dalla guerra in Corea del Nord eppure adesso si parla di disarmo ed anche di riunificazione. Qualcuno dirà: "sì, ma lo scorso anno Trump bombardò veramente la Siria". Vero, attaccò una pista di un aeroporto militare, dopo aver avvertito i russi e quindi i siriani che sgomberarono il grosso degli aerei, con questa mossa rimandò per un almeno un mesetto ogni tentativo di spodestarlo tramite il russiagate e vista la tiepida reazione russa sembrò di capire che loro avevano capito e che avessero interesse ad aiutare Trump a rimanere dove è.
- I media internazionali iniziano a battere sulla grancassa della guerra ed a descrivere un Trump che ora deve attaccare per forza (vedi Corriere della Sera), il tutto senza ancora avere la certezza della responsabilità per l'attacco chimico. Certezza che arriverà state tranquilli, solo che sarà dei ribelli.
- Comunque sia un bombardamento parte veramente, colpisce un aeroporto militare ed in un primo momento si pensa che sia un attacco americano ma poco dopo il pentagono smentisce ogni coinvolgimento.
- Gli indizi sembrano puntare verso Israele, la vera patria dei neocons, che ad ora sembra non confermare né smentire.

Fin qui i fatti, adesso le mie opinabilissime opinioni.


Forse i neocons si sono stufati di attendere che Trump gli faccia scoppiare la guerra e quindi hanno dato mandato ai loro burattini in Siria di inscenare un attacco chimico, credendo di mettere nell'angolo Trump ed obbligandolo ad attaccare, Trump come al solito si è limitato alle parole ed allora sono passati al secondo tentativo, attaccare la Siria da qualche paese controllato per far pensare ad un attacco americano, magari sperando di avere una reazione russa e poter così iniziare la guerra mondiale vera a cui aspirano e di cui hanno bisogno.

Voi direte che è dietrologia, molti diranno che Trump è un burattino del Deep State (i più spinti diranno "degli illuminati"), che è un bluff, che è controllato come tutti gli altri, che è il solito neocon guerrafondaio, ecc. Magari avete ragione ma a me la logica continua a dirmi qualcos'altro, e cioè che se vuoi che il tuo presidente faccia scoppiare una grande guerra, vuoi anche che passi come il buono della situazione, quindi cerchi di rendere la sua figura una sorta di divinità internazionale, magari conferendogli un Nobel per la pace o incensandolo con i media in molti altri modi, presentandolo come buono e progressista; non fai partire ogni genere di propaganda volta a demonizzarlo agli occhi del pubblico interno come estero, le guerre si decidono anche con la propaganda, e quella di ridicolizzare e demonizzare il proprio burattino per poi fargli fare una guerra non è proprio una strategia vincente, ne convenite?

La verità deve essere un'altra: Trump è stato messo lì da una certa fazione del potere americano per NON far scoppiare la guerra che invece liberals e necons vogliono a tutti i costi, e loro troveranno ogni modo possibile per cercare di forzarlo a farla, almeno finché lui non riuscirà a rimuoverli da tutti i gangli del potere in America. Allora loro useranno i burattini internazionali per raggiungere lo stesso scopo. In ogni caso, se mi sbaglio poco male, se la guerra partisse domani Trump o non Trump io saprei con chi stare, con quelli con cui sono sempre stato, quelli che difendono la visione di un mondo libero e multipolare. E sono quasi certo che prima o poi questa guerra partirà, ma con minori probabilità se Trump riuscirà a decapitare il Deep State, ma partirà immediatamente se Trump fallisse e in qualche modo venisse rimosso dal posto che attualmente occupa.

4 commenti:

  1. La situazione in Siria è preoccupante. C'è alta tensione tra USA e Russia. Che sia forse giunto il momento di scappare in un bunker?

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    1. In Svizzera ci sono circa 300.000 bunkers. Quel paese è storicamente neutrale, e non è un componente della guerrafondaia NATO. L'Italia è malauguratamente nell'Alleanza Atlantica, ma da noi quanti rifugi ci sono? Io penso meno che in Svizzera. Gli americani ci sacrificheranno sull'altare del loro Moloch. Presto o tardi, comunque accadrà. La pace non è eterna.

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    2. Almeno morirò felice (parlo per me) con la consapevolezza che ero nel giusto.

      In punto di morte, davanti a una platea di cadaveri, potrò dire, col ditino alzato a mo' di ammonimento: "Io ve l'avevo detto!".

      Magra consolazione.

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