martedì 10 aprile 2018

Un plagio di scala planetaria


Testo di Paolo Sensini


Dietro l'attacco chimico in Siria ci sono gli stessi protagonisti che hanno tentato anche quelli precedenti del 2013 e 2017. Le stesse forze che vogliono la guerra a ogni costo e che non si capacitano di aver subito una simile batosta sul campo. Contro la Turchia, paese NATO che ha fatto strage di curdi ad Afrin, violando la sovranità siriana nessuno dice nulla. Eppure tutto ciò avviene sotto gli occhi del mondo intero. Alle porte di Damasco, invece, c’è un attacco presunto (molto presunto) e si prepara la guerra. Ma perché questa smania guerrafondaia? Il complesso militare industriale ha bisogno di un nemico tecnologico, che non possono essere i tagliagole jihadisti. Ha necessità di una corsa agli armamenti che generi affari stratosferici, quindi s'inventa il nemico russo. E con le fake news ripetute in simultanea dall'intero sistema di disinformazione globale la gente, perlomeno in Occidente, è disposta a bersi qualsiasi fandonia. Mai nella storia si era giunti a un tale plagio su scala planetaria.

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