giovedì 31 maggio 2018

Un Sergio scrive a un altro Sergio


Testo di Sergio B.

Buongiorno a tutti. Offeso come cittadino e anche "schifato" dal modo di agire poco "ortodosso" del nostro Presidente, per la prima volta nella mia vita ho dovuto esprimere il mio dissenso alla più alta carica dello Stato italiano. Penserete che non servirà a niente, ma chi conosce il mondo delle energie sa quanto è importante e quanta forza ha l'intenzione. Pertanto, convinto l'ho fatto, così non sarò "complice" con il mio silenzio di questa deriva democratica!
HASTA SIEMPRE. MANDI da Sergio. 

Egregio Presidente della Repubblica Italiana, memore dell'antico DETTO che recita "Chi tace acconsente" in qualità di anziano CITTADINO di questa giovane REPUBBLICA Ti esprimo "liberamente" il mio PENSIERO riguardo alla Tua "sofferta"(!?) decisione di fare "abortire" sul nascere il Governo promosso dai due Partiti protagonisti vincenti dell'ultima tornata elettorale, al di là dei "bizantinismi" giuridici ed "equilibrismi" lessicali a cui molti di Voi siete abituati e protagonisti, di fatto hai tenuto in nulla o molto scarsa considerazione il VOLERE di gran parte del POPOLO SOVRANO(!?) ITALIANO, espresso democraticamente con il VOTO popolare.


Al di la delle solite trite e ritrite PAROLE di circostanza in realtà Ti sei schierato con quella OLIGARCHIA finanziaria che detiene il vero POTERE globale e che "schiavizza e sfrutta"  l'UMANITA' intera da secoli e di questo renderai conto in PRIMIS a NOI Popolani ma sopratutto alla STORIA quella declinata con tutte le LETTERE maiuscole, vero è che avete vinto una BATTAGLIA importante ma ricordo che anche il "nazifascismo" ne ha vinte molte di importanti ma alla resa dei conti ha perso la guerra quindi TEMPO al TEMPO e nel ricordo storico di un certo PIRRO pazientemente aspettiamo.

Questa mia e-mail che qualche segretario/a e/o solerte funzionario/a si premurrà di "cestinare" in quanto scomoda sottolinea due aspetti: l'ho inviata NON come iscritto ad alcun Partito, né come votante dei due VINCITORI politici elettorali, ma con uno SPIRITO LIBERO disgustato di vedere l'antica POLIS "dissacrata" in questo modo. Ricordo dispiaciuto che noi due abbiamo in comune SOLO lo stesso NOME derivante dall' antico SERGIUS, latino che significa materialmente "il CUSTODE delle mandrie & dei pascoli=AMBIENTE" e spiritualmente "il CUSTODE delle TRADIZIONI=ETICA",  un NOME che cerco SEMPRE di "onorare" e Tu lo fai così!?

Concludendo, l'Augurio che Ti  faccio è che assieme ai Tuoi SIMILI, raccogliate fino in fondo quello che avete "seminato", ciò secondo la divina LEGGE universale del KARMA!

7 commenti:

  1. Risposte
    1. Il Diavolo veste Prada.
      Tranne che per Bergoglio, che ha rinunciato alle famose scarpette rosse.

      Il senso del tuo commento, se non ho capito male, è che trattandosi di "aristocrazia politica", benché teoricamente eletta dal popolo, scrivere a Mattarella è come scrivere a Babbo Natale: lascia il tempo che trova.

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    2. La frase si legge in entrambi i versi: chi veste Prada è il Diavolo, è difficile colorare l'ironia nel bianco e nero.
      Il popolo è ammesso solamente alle votazioni di cartone.

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  2. @Giorgio ANDRETTA,

    Ti leggo SEMPRE molto volentieri PERCHE' il Tuo STILE sui BLOG è inconfondibile e stimola il PENSARE & il CERCARE, fatta questa doverosa premessa lo sappiamo entrambi che il POTERE è PIRAMIDALE e chi sta su verso il VERTICE veste PRADA e stampa a piacimento la MONETA=POTERE;

    però Ti dirò che un numero SEMPRE più alto di PERSONE si sta "svegliando" e NON è più disposta a "subire" ogni forma di "sfruttamento & umiliazione", qualche LETTORE si chiederà ma di chi(!?) da quelli che "impropriamente" vengono definiti gli ILLUMINATI ma che in realtà SONO gli ESSERI "OSCURI" !!!

    PACE & BENE
    con STIMA

    SERGIO/SDEI

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    1. Spero sia vero, come dici, che sempre più persone si stanno svegliando.

      A volte ho qualche dubbio in proposito.

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    2. Tutto ricambiato ed a maggior conforto di ciò che sostieni le votazioni del 4 di marzo ne sono una testimonianza che ad onor del vero non si deve leggere omogeneamente ma singolarmente, cioè caso per caso.
      A rileggerti.

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