lunedì 2 luglio 2018

La lana caprina dei cristiani che non si sentono cattolici


In principio era la manipolazione, la manipolazione era presso Dio, e la manipolazione era Dio. Agli storici era demandato il compito di riferire i fatti storici, con un occhio di riguardo ai potenti di turno, ma ai filosofi era concesso di cavalcare l’onda della loro fantasia, laddove il raziocinio non bastava più. Uno storico che visse nel periodo di cui mi sto occupando, il primo secolo dell’Era Volgare, non parla mai di un tale chiamato Gesù. Nelle sue opere, Giuseppe Flavio fa un accenno ai cristiani, ma pare si tratti di un’interpolazione, tanto per cambiare. I seguaci di Cristo furono una realtà storica e si possono definire i Testimoni di Geova dei primi tre secoli. Erano persone sincere ma ingannate, come i loro emuli moderni della Torre di Guardia. L’equivoco fu divulgato a fin di bene dalla scuola dei Terapeuti di Alessandria d’Egitto, che aveva forti legami culturali con il buddhismo Theravada. Se dovesse sembrarci strano che filosofi alessandrini avessero contatti con i mistici indiani, teniamo presente che nell’antichità la gente usava le gambe (e i cavalli) più di oggi e facevano viaggi di migliaia di chilometri. Vedi Marco Polo.


I Terapeuti di Alessandria fusero la figura di un santone Esseno vissuto una ventina d’anni prima dell’Era Volgare con quella di un facinoroso Zelota che fu giustiziato sul palo dai romani occupanti, dopo che con i suoi seguaci aveva sgozzato un bel po’ di legionari. Perché fecero una cosa del genere? Per invidia. Vedevano che i romani avevano una quantità di Dei, che facevano cose strabilianti (per forza, con la tecnologia aliena che avevano!) e non vollero essere da meno. Essendo ebrei, quei filosofi residenti in Egitto, s’inventarono una figura carismatica che facesse impallidire le divinità romane e, memori dei sacri testi della Torah, decisero che il Messia era giunto in Israele per salvare il mondo dal peccato originale, che tra l’altro non ci fu neanche. Gli ebrei aspettavano un Messia che scacciasse i romani? I Terapeuti gliene diedero uno un po’ diverso, marcatamente spirituale e agli ebrei dell’epoca non piacque né punto, né poco. E infatti lo rigettarono.

Giuseppe Flavio ci racconta nella sua autobiografia che fu mandato dal Sinedrio in quelle zone della Palestina dove operavano gli insorti, con lo scopo di sottometterli al potere di Roma. Non parla di Gesù, né come leader spirituale, né come terrorista, per il semplice motivo che di Sicari e Zeloti ce n’erano in grande abbondanza. Fatto sta che i Vangeli, nelle loro varie versioni, circolarono fra la popolazione ed ebbero un successo strepitoso, con tanto di imitazioni da cui, come dice la Settimana Enigmistica, diffidare. Accadde la stessa cosa provocata da Orson Welles nel 1938 con quella famosa trasmissione radiofonica. I Terapeuti pensavano di dare una speranza ai giudei invasi e invece la diedero a moltitudini di disperati di tutto il mondo allora conosciuto. Anzi, quando ci si mise di mezzo Saulo di Tarso, che scriveva in greco, il successo dei Vangeli si diffuse ed ampliò più nel mondo greco-romano che non in quello ebraico.

Per i primi tre secoli, la nuova religione, che ebbe in San Paolo il suo maggiore e originario propagandista entusiasta, crebbe a tal punto che sorsero varie comunità unite da quella strana fede, a volte tollerata, a volte perseguitata dagli imperatori romani. Finché non si arrivò a Costantino il Grande. Il quale, da opportunista qual era, vide nella grande diffusione di quella nuova fede, che nel frattempo si era pure annacquata se pensiamo all’esistenza di soldati romani cristiani, che a noi sembrano del tutto contradditori, uno strumento utile per il suo potere, cosicché convocò il Concilio di Nicea nel 325. Fece venire i cristiani della parte orientale dell’Impero, ma anche sacerdoti egizi, persiani e perfino, pare, dei druidi. A tutti loro disse: “Voi non uscirete di qui finché non mi farete avere una dottrina universale, che vada bene per tutto l’impero!”. Nacque così la religione cattolica, che significa precisamente universale.

Si può dire, a questo punto, che il cattolicesimo fu la prosecuzione delle favole inventate dal cristianesimo primitivo, che a sua volta era la prosecuzione dell’ebraismo della Torah, con qualche spolverata di buddhismo indiano. Dal 325 ad oggi, il cristianesimo cattolico non ha smesso mai di evolversi, mediante le manipolazioni più varie, tutte finalizzate a tenere il popolo nell’ignoranza allo scopo di dominarlo più facilmente. Esattamente ciò che avviene oggi. Successivamente, come l’Impero romano si spaccò in due tra occidente e oriente, così la dottrina cattolica andò incontro allo scisma degli ortodossi, i quali, volendo rimanere attaccati alle tradizioni, non riconobbero più l’autorità del Papato romano e andarono per la loro strada. La data ufficiale della nascita della Chiesa ortodossa è il 1054.

Poi arrivò Lutero, nel 1517, con le sue 95 tesi. E fu l’inizio della fine. Oggi abbiamo le idee un po’ più chiare, forse perché siamo come quei famosi nani sulle spalle dei giganti e vediamo più lontano. Oggi sappiamo che l’intera storia religiosa dell’Europa e del Medio Oriente fu caratterizzata da un’ininterrotta manipolazione dei testi cosiddetti sacri, a cui il popolo credette di volta in volta, non senza spargimenti di sangue, perché è nella natura dell’uomo di credere e aver fiducia nelle autorità, religiose o laiche che siano. Ciò avviene, se escludiamo i ribelli e i bastiancontrari, a causa dell’imprinting che riceviamo nella prima infanzia, che ci porta ad avere fiducia nei genitori, soprattutto nella figura paterna e, per traslazione, nei capintesta, visti come surrogati dei genitori. Oggi abbiamo cristiani che si vergognano di essere cattolici e cattolici che credono ancora di essere cristiani, ma si sentono frastornati, anche grazie all’ultimo Papa gesuita.

Oggi ci sono persone che ci tengono a precisare di non essere cattolici, ma cristiani, e ne conosco sia su internet, sia nella vita reale. Vorrei che mi spiegassero perché provano vergogna a dichiararsi cattolici, quando l’intero universo mondo, per lo meno nelle aree di competenza, si dichiara cattolico senza farsi venire le fisime. Ma forse il motivo lo so o lo posso imaginare. Il cattolicesimo, benché copra gran parte dei secoli di presunto cristianesimo, segna il fallimento dei principi cristiani di amore, bontà, pace e perdono. Con un Papato che può annoverarsi fra le monarchie più ricche del mondo, con uno stillicidio di scandali sessuali entro le sue mura, dalla pedofilia allo stupro, con l’appoggio a dittature oppressive, per non parlare delle ingerenze nelle democrazie parlamentari, per lo meno in Italia, si capisce che molte persone devote ne abbiano abbastanza di tanta ipocrisia e preferiscano dichiararsi cristiane. Del resto, i primi tre secoli videro i cristiani perseguitati e privi di potere, mentre a partire da Costantino ci fu l’esatto opposto. I cristiani, ormai battezzati cattolici, divennero persecutori e assunsero il potere, sotto forma di Papi o imperatori. 

Il problema a questo punto è: come fanno questi moderni cristiani a bypassare 17 secoli di storia? Io, per fortuna, non sono né cristiano, né tanto meno cattolico, non ho questo problema e mi rifugio nella comoda nicchia dell’agnosticismo.

26 commenti:

  1. Io addirittura sono ateo, perciò ho meno motivazioni di te nel sostenere l’una o l’altra tesi.
    A parte il riferimento allo zampino dei soliti alieni, in cui abbandoni il tuo agnosticismo, è una disamina che non fa una grinza e condivido pienamente.
    Ma appunto, le varie divisioni della cristianità si sono compiute o per convenienza o per dissenso nei confronti della dottrina universale (cattolica), perciò cosa autorizza chicchessia a vietare ad un calvinista, a un greco ortodosso, a un copto, eccetera, di distinguersi dai cattolici attuali?
    Io non penso che sia una questione di lana caprina. Altrimenti come gli islandesi dovremmo tutti chiamarci Adamsson o Adamsdotter (ovviamente è un mio modo per giocare).

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    1. Sono agnostico, ma non sono scemo!

      Le manipolazioni genetiche di cui siamo stati soggetti in passato sono la spiegazione più razionale che ci possa essere, dopo aver preso in esame evoluzionismo e creazionismo biblico.

      Le divisioni tra le sette cristiane non mi meravigliano: ci sono fattori di spazio e di tempo che le spiegano, ma che un fedele moderno si dichiari cristiano e non cattolico mi sembra paradossale.

      Forse qualcuno, anche nella vita reale, mi spiegherà come possa succedere una cosa del genere.

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    2. Tu, che non perdi occasione di far notare la differenza fra friulani e chiunque altro, anzi fai addirittura distinzione fra friulani di ceppi diversi, nonostante il comune DNA alieno, come puoi sostenere che un luterano, ad esempio, essendo cristiano, stessa matrice, debba giocoforza essere cattolico? Ho citato i luterani essendo fra quelle nati proprio in aspro dissenso con la chiesa di Roma.
      È probabile che sia un mio limite, ma il fatto stesso che noi due (stesso DNA alieno) non siamo d’accordo su molti punti, non è una dimostrazione pratica che si possa appartenere alla stessa grande famiglia ed essere al contempo diversi?
      A pensarci bene, ciò sarà confermato dalla reciproca continuità nelle proprie convinzioni.

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  2. Credo che ci sia stato un equivoco.

    I luterani hanno tutto il diritto di non sentirsi cattolici. Ci mancherebbe.

    Quello che non capisco è un italiano (o uno spagnolo) che non accetta di dirsi cattolico ma preferisce dirsi cristiano.


    E' questo che non capisco.

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    1. Insomma, abbiamo fatto una disquisizione sull’aria fritta! Eppure ero convinto del contrario.

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    2. No, solo che non mi ero spiegato bene. Non ci siamo capiti.

      Per fortuna, domani mi incontro con un amico cattocomunista e gli potrò chiedere spiegazioni.

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  3. Duria quando si è finiti nelle sabbie mobili è accortezza non muoversi, facendolo si sprofonda sempre di più.

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    1. Invece, a me piace sfrucugliare nei credi religiosi, rimestando nel torbido.

      Da agnostico osservatore esterno posso farlo.

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  4. Certo, il tuo agnosticismo ha un suo perché, ma si potrebbe obiettare che, se la coscienza umana è ancora bambina, è corretto da parte degli adulti non creare le premesse per un sano sviluppo?

    Sarebbe come dire: "quando sarà grande, se lo vorrà, si farà battezzare".

    Ma noi sappiamo che un'infanzia senza religione, sviluppa un adulto monco di forze animiche.

    Allora, se l'obiettivo è quello di risvegliare le coscienze, e se questo obiettivo è raggiungibile da ogni uomo esclusivamente attingendo alle proprie forze di pensiero, non rimarrebbe nient'altro da fare che aspettare.

    Ma come può pensare lo spirito - chi è costretto a pensare al proprio corpo?

    Con queste piccole provocazioni, sto appositamente facendo l'avvocato del Diavolo, perché sono rimasto molto colpito dall'attivismo di Gioele Magaldi e compagni e da quelle 'imprese' che quei massoni perseguono con ogni mezzo, mentre nonostante gli svariati anni di antroposofia, ancora non ho ben chiaro un cammino comune da perseguire, sebbene un cammino individuale sia già stato abbozzato dai maestri (R.S. e M.S.).

    Quindi, nonostante io concordi con il pensiero di Freeanimals, vorrei chiarificare a me stesso se le cose stiano effettivamente così oppure se c'è una strada da percorrere...

    Poiché dobbiamo vivere in questo mondo, e poiché sappiamo che il regno del Cristo "non è di questo mondo", dobbiamo trovare un compromesso, tra le finalità dell'altro mondo e la contingenza di questo.

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    1. Parli da dotto e da esegeta.
      E ti ringrazio per sentirti concorde con me.

      Ma se cominci a parlare di "forze animiche", non credo di riuscire più a seguirti.


      Citazione: "un'infanzia senza religione, sviluppa un adulto monco".

      Mi pare fosse J.J. Rousseau a dire che il fanciullo, fino ai 12 anni, non deve sentir parlare di religione. Egli è considerato un grande pedagogista.

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    2. Egr. K, lei che si diletta di antroposofia perché non suggerisce al nostro ospite una via d'uscita al dilemma Cristo/Gesù?
      Grazie per quanto riterrà condividere.

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  5. La religione tra gnostici e atei muove più di quanto muove tra i fedeli ��
    Ognuno cerca un senso, lasciate che così sia.

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    1. Certo, perché i fedeli sono addormentati nelle certezze, mentre atei e agnostici sono svegli nel dubbio.

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    2. Tutti i terrestri, Duria, sono Cristiani, atei o non, agnostici o non.

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    3. Hai detto l'ennesimo non senso paradossale.

      Ancora insolenze, come in altro post, e dovrò chiudere la porta ai tuoi commenti.

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    4. “Tutti i terrestri, Duria, sono Cristiani, atei o non, agnostici o non.” Mi sembra un’affermazione più che impegnativa, che meriterebbe un approfondimento da parte di Andretta. Per quanto mi riguarda, io so esattamente qual è il mio pensiero nei riguardi della religione, ma può darsi che sia cristiano a mia insaputa.

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    5. Alcuni sostengono che Gesù da giovane sia andato a scuola in India, dai guru induisti, e nel testo ho fatto riferimento ai Terapeuti che pare avessero legami culturali con il Buddhismo Teravada.

      Ne consegue che l'intera umanità, se si schiera dalla parte del Bene, è....cristiana a sua insaputa.

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    6. Egr. ambrogio negri, il Poeta ci invita a seguire "virtute e canascenza" nonostante le minacce dell'ospite.
      Non credo che Gesù (quale?) abbia fondato religioni di sorta chi l'ha fatto sono stati altri.
      Vede Bergoglio è gesuita, non mi sembra che ci siano i cristianiti.

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    7. Duria me ne farò una ragione, tanto non è la prima volta che ghigliottina i miei commenti, cercherò di sopravvivere.
      Chi ha la faretra intellettiva sfornita passa subito alle minacce od al dileggio.

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    8. Personalmente la proprietà transitiva la ritengo adottabile solo in matematica, ma potrei essere parzialmente d’accordo ammesso che fosse definita inoppugnabilmente la vexata quaestio del concetto di Bene e posto che solo Gesù ne sia stato l’esclusivo propugnatore.
      Ciò che è Bene è stato ampiamente accomodato alle esigenze transitorie ed opportunistiche in ogni tempo. Ad esempio: gli inquisitori ritenevano che fosse Bene bruciare i cosiddetti eretici; qualche frequentatore del tuo blog ritiene che sia Bene quando negri o musulmani affogano nel tentativo di raggiungere l’Europa; per certi musulmani è Bene sgozzare gli infedeli. Evito di continuare con questa lista, per non rischiare di doverci impiegare il resto della mia vita.
      Ovviamente, per cervelli senza insane propensioni, non dovrebbe essere difficile riconoscere il vero Bene, però affidarsi alla tua ipotesi, che giustamente collochi al condizionale, scarterebbe una consistente percentuale di terrestri, dunque non sarebbe soddisfatta la tesi di Andretta, che sostiene che TUTTI i terrestri sono cristiani.
      Perciò, ripropongo che sia egli stesso a chiarirci l’arcano.

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    9. Signor Andretta, impari l'educazione e faccia meno lo spocchioso.

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    10. Signor Negri, quello che lei dice è corretto.

      Purtroppo, non c'è un concetto di Bene che vada bene per tutti gli uomini.

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    11. Sig. negri, lei si dichiara ateo, cosa gliene frega di sapere cos è la cristianità se non mera curiosità? Per l'ateo il trascendente non esiste ed io non sono amante della cicuta.

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    12. Sig. Andretta, essere ateo non significa non essere speculativo. Mi interessa capire, nel limite del possibile, poiché in questo mondo ci vivo e sono circondato da credenti, anche in famiglia. Nulla di più.

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    13. Credere non significa conoscere e come anticipato la sua è curiosità indice d'intelligenza oltre che di speculazione, leggere sempre le accezioni dei lemmi in negativo non è buona cosa.
      Non la invidio dal momento che lei ateo è circondato da credenti.

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  6. @Gentili & attenti LETTORI,

    come è già successo QUI sul BLOG ci risiamo si SONO ri-formate per l' eterna LEGGE degli OPPOSTI almeno 2
    FAZIONI, quella dei CREDENTI-RELIGIOSI-FIDEISTI e quella degli ATEI-AGNOSTICI-MISCREDENTI entrambi con le proprie VERITA' & CONVINZIONI;

    ma su questo importante TEMA desidero portare anch' Io dei "mattoncini" insomma delle altre VERITA' & RIFLESSIONI, ad es. è ISTINTIVO & NATURALE per ogni ESSERE scienziente CONOSCERE oltre ai propri GENITORI biologici anche quelli CREATORI/GENERATORI della RAZZA e/o SPECIE UMANA/TERRESTRE;

    per AVERE una risposta ecco che in TEMPI & LUOGHI diversi SONO nate le RELIGIONI prima POLITEISTE poi MONOTEISTE gestite dai SACERDOTI, degli ESSERI depositari della CONOSCENZA quella potente che è la MISTERICA;

    ecco allora nascere delle FIGURE MITICHE & DIVINE tra cui l' amato GESU' in CRISTO nel quale molti credono ma altri no, ma allora LUI è veramente esistito per Me certamente che SI lo dico convinto PERCHE' conosco il grande POTERE delle MENTI unite in un' EG(G)REGORA;

    inoltre esistono anche degli ESSERI energetici definiti gli IMMORTALI ad es. il 3 volte GRANDE MAESTRO il Divino ERMETE TRISMEGISTO=TOTH=ERMES=......CONTE di S. GERMAIN;

    VERO o FALSO fate Voi quello che è certo dal KAOS assolutamente NON può NASCERE la PERFEZIONE della VITA
    UMANA ma neanche quella del MONDO, straordinario dei MINERALI dei VEGETALI degli ANIMALI insomma dell' ENERGIA=PRANA che si manifesta negli INFINITI modi !!!

    BUONA VITA

    SERGIO/SDEI
    (GNOSTICO CRISTICO)

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