mercoledì 11 luglio 2018

Protestano con lo smart-phone in mano


Il Papa, almeno, sta a parecchi metri d’altezza e parla da un balcone. Salvini invece ha voluto mescolarsi con la folla, sebbene protetto da un servizio d’ordine di poliziotti. Ha voluto sincerarsi di persona delle condizioni in cui vivono gli schiavi pagati un euro a cassetta di frutta o ortaggi. Ora l’opposizione non potrà dire che non conosce il problema, visto che ha camminato fra le baracche, è entrato nelle tende dove, su otto materassi, dormono in 15. Ha visto con i suoi occhi e ha potuto immaginare che, con 40 gradi di temperatura, anche per un africano è soffocante vivere così, per non parlare di quando sono sotto il sole a raccogliere pomodori. Salvini dice di essere andato a San Ferdinando per risolvere il problema, non per aumentarlo, ma verso la fine della sua visita un “Salvini figlio di puttana” si è sentito benissimo, più di una volta, uscire dalla bocca di qualche africano. E infatti, verso la fine della sua visita, sono saltati fuori gli scudi in plexiglass e i cordoni della polizia attorno a lui erano due, non più uno solo. Entro la fine del mandato vuole dare una sistemazione dignitosa a questi schiavi, a quelli che sono in regola, per lo meno. Se riuscirà a farlo, metterà a tacere i buonisti, ma ora l’importante è non farne arrivare altri, ché non c’è posto per tutti.

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