martedì 25 settembre 2018

Luigi Di Maio vuole emulare Macron


Testo di Fabio Salamida

Il Presidente francese Macron annuncia un maxi-taglio fiscale del 25% e Giggino, quello che voleva fare il premier, esulta su Twitter: «La Francia - scrive Giggino - per finanziare la sua manovra economica farà un deficit del 2,8%. Siamo un paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia». Peccato che non sia così semplice. La Francia ha un debito pubblico al 97,7%, l'Italia al 133,4%, il secondo più alto dopo la Grecia. I nostri cugini d'oltralpe crescono anche molto più di noi, basta vedere le tabelle del PIL degli ultimi anni. Quindi no, non possiamo fare come la Francia. E non serve una laurea in economia per capirlo. C'è poi una questione di merito. Macron forza sui conti abbassando sensibilmente le tasse su cittadini e imprese: l'obiettivo è quello di creare un boom economico e rilanciare l'economia. Giggino e i suoi vogliono forzare su un'economia assai più debole per il reddito di nullafacenza, una misura assistenzialista che rischia di affossare definitivamente i conti dell'Italia.


3 commenti:

  1. Il debito pubbliconon esiste se tenuto dai cittadini e non da stranieri e dalle banche. Infatti gli interessi pagati dallo Stato vengono reimpiegati nel risparmio (che è ricchezza nazionale) o spesi aumentando il consumo e perciò l'occupazione con una conseguente maggiore massa di contribuenti.

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    1. Benché l'economia sia materia ostica, questo concetto appare chiaro anche a me.

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