sabato 22 settembre 2018

Non solo pomodori



I lavori che gli italiani non vogliono fare più... Ma andate a quel paese! Ci sono tanti giovani italiani che mandano curriculum con la speranza di essere assunti e poi arrivano ‘sti cazzo di furboni e senza fatica trovano posto con la scusa che sono richiedenti asilo (ma di che? Da cosa?). È uno scandalo!

10 commenti:

  1. I media In mano agli ebrei e ai massoni impestati vogliono con queste notizie far vedere che ormai l'assimilazione di sti cioccolatini e'una pratica del tutto normale ineluttabile mentre invece Basta sentire un po in giro nei bar in piazza nei "filossi" di paese serpeggia uno scetticismo misto ilarita' a volte anche odio che e' tutto l'opposto , qui da me I negretti sia che abbiano I soldi o meno sono considerati poco o niente rispetto all'occidentale bianco chiamato SIR ,difatti quando alla Malpensa terminal 2 ho visto l'africa mi son sentito un po come Charlton Heston nella scena finale del pianeta delle scimmie ,mi tiri via se vuole non me LA prendo credevo di essere sdoganato e invece Alceste e altri pavidi mi rimbalzano

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    1. Io sono animalista e se lei paragona i negri alle scimmie non mi fa lo stesso effetto che farebbe a un non animalista. Lo trovo corretto.


      Desmond Morris: Siamo tutti scimmie.

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  2. Posto che siano stati riconosciuti come profughi, semmai non lo fossero va indagato chi gli ha attribuito lo status. Posto che abbiano fatto il corso di lingua italiana e che siano stati selezionati con i normali canali e prove attitudinali, cosa c’è di tanto riprovevole?
    È forse meglio spendere 35 euro al giorno a carico della comunità o è meglio che sia l’Ikea a prendersene carico?
    Saranno le mie domande ingenue, ma a quanto pare non va mai bene nulla. D’accordo per i clandestini e gli irregolari, ma per i profughi valgono le stesse obiezioni?
    Anche a me piacerebbe che tutti stessero a casa loro, ma ancora siamo un Paese che aderisce a diversi accordi internazionali.
    Saverio

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    1. Poco fa ho incontrato una signora che mi ha raccontato di essersi offesa e di essersene andata, quando, ad una conferenza, l'oratore si è messo a parlare in friulano.

      Lei lo ha definito "maleducato" e ha aggiunto che in Friuli l'80 % dei residenti NON è friulano e che ci vorrebbe almeno un interprete.

      Ecco, quello che succede nella mia regione, succede, più in grande, in Italia: c'è una sostituzione etnica in corso.


      I friulani che parlano la lingua friulana sono in estinzione? Vabbé, ce ne faremo una ragione.

      Gli italiani che parlano la lingua italiana sono in estinzione?
      Vabbé, anche qui ce ne faremo una ragione.

      Così hanno deciso gli Illuminati. Così la comunità di Sant'Egidio ha collaborato. Così l'Ikea ha fatto la sua parte.

      I più deboli (friulani, disoccupati italiani, ecc.) che vadano a farsi fottere!

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    2. Di italiani che parlano l’italiano ce ne dovrebbero essere almeno 54 milioni. Ancora il rischio d’estinzione degli italiani e della lingua dovrebbe essere lontano. Certo è diverso per i dialetti, anche per la forte migrazione interna che c’è stata specialmente in alcune regioni. Io stesso ho qualche difficoltà a comprendere appieno alcuni dialetti della mia stessa regione e non me ne faccio un cruccio.

      Vicino a casa mia c’è un’officina meccanica di precisione e sono circa 3 anni che espone il cartello “cercasi tornitore”. Anche nel settore edile, dove ho diversi amici con piccole imprese, tutti hanno la maggior parte di dipendenti di origine Est Europa, Nord Africa e vari altri Paesi, non perché non vorrebbero gli italiani ma perché non si offrono, con contratti, condizioni e orari regolari. Che dire?

      Il fatto è, secondo il mio modesto parere, che negli italiani è molto sviluppato il senso di vittimismo e la tendenza alla drammatizzazione e teatralità. Abbiamo anche una vigorosa tendenza di fare di ogni pelo un palo. Mica perché mi sfugge che abbiamo un alto tasso di disoccupazione, ma sono anche convintissimo del vituperato “choosey” della Fornero. Finché ci saranno babbo, mamma e nonni a dare una mano e a sperare il posto “buono” sarà così.

      Quando portavo al mare i miei bambini c’erano tante famiglie di tedeschi, nonni, genitori e bambini. Niente giovani, mentre di virgulti italiani maschi e femmine ce n’erano a iosa, a bighellonare e a organizzare la serata. Incuriosito, svolsi una sorta di indagine e i tedeschi, in varie salse mi spiegarono che i giovani restavano in patria a svolgere ogni tipo di lavoro temporaneo per il “pocket money” sì da pesare meno sulle famiglie. Aggiungo che le italiane cambiavano diversi costumi e abbigliamento, in misura minore anche gli uomini, mentre i tedeschi per l’intero periodo erano vestiti con pochissimi cambi.

      Forse un po’ di decrescita felice ci farebbe un gran bene.
      Saverio

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    3. Sia chiaro: a me dispiace che la lingua friulana si stia estinguendo, come disapprovo l'uso invasivo di termini inglesi nell'italiano, benché io stesso mi chiami......free animals.

      Ammetto che la nostra lingua nazionale per ora non si stia estinguendo, ma quando sarà implementato il NWO, se mai lo sarà, l'italiano verrà vietato per legge e ci sarà (o ci dovrebbe essere) una sola lingua.

      Per istinto aborro anche l'omologazione e il conformismo.


      Se la paga è buona, perché gli italiani non vogliono fare i tornitori o i saldatori? Eppure, le scuole professionali ci sono! O i giovani italiani fanno solo quelle alberghiere per diventare cuochi?

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    4. Io non credo che le lingue spariranno, anche in un ipotetico NWO. Pensa al fatto che ancora si studiano il greco, il latino e altre lingue morte.

      Il tornitore non si trova perché la piccola azienda è ritenuta più a rischio di quelle grandi e i bravi tornitori sono pochi e ricercati. Ecco un esempio di scollegamento fra scuola, mondo del lavoro e famiglie/giovani che vogliono un dottorato come minimo. Anche i saldatori, ora che me lo hai segnalato, so che si trovano con difficoltà.

      Per i cuochi, invece, vuoi mettere a confronto il miraggio di poter diventare un Marchesi o Vissani o Cannavacciuolo con quello di essere un bravo muratore, imbianchino, piastrellista, idraulico,ecc.? Che pure guadagnano bene, ma restano senza fama.

      Ecco spiegato in parte il motivo del disagio. Vogliamo tutti essere in qualche modo sulla ribalta.
      Saverio

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    5. Vero!

      Chissà se ci sarebbe audience in una serie televisiva dove, al posto dei cuochi, ci fossero tornitori e saldatori?


      Nessuno ci ha mai pensato.

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  3. Qui si torna sempre alla questione fondamentale I Dindi!! Non mi risulta che con il fare I'll saldatore l'operaio I'll tornitore ecc si abbia LA fuoriserie parcheggiata sottocasa,viceversa uno con uno stomaco alla bud Spencer che fa 2 uova sbattute e' capace di aver un bel gruzzoletto e le Mani senza calli ,essendo io abbastanza tiepido e disinteressato per I'll cibo tutti sti cuochi a mio modo gli convincerei a fare I cuochi per LA caritas e per l'esercito altroche' stipendi da favola cosi si accontenterebbero di un ave maria e di una licenza premio ,a pensare com'era scalcagnato il vitto dei nostri vecchi adesso c'e' da vergognarsi

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    1. Ci sono molti programmi di cucina in tivù perché la popolazione è per la maggior parte di sesso femminile. E' statistico.

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