domenica 23 settembre 2018

Pausa pranzo: vado a stamparmi da mangiare!


Fonte: Repubblica

Come spesso accade, tutto nasce da un errore. Nei laboratori di ingegneria dei tessuti del Politecnico della Catalogna si progettano muscoli, cartilagini e perfino organi interi per la chirurgia del domani. Giuseppe Scionti, ingegnere biomedico italiano, si cimenta con la biostampa tridimensionale di un orecchio, talmente morbido e compatto da sembrare vero. “I colleghi ci scherzavano sopra: che schifo, cos’è quella cosa? Non avevano tutti i torti: allo stato attuale non è possibile trapiantare un orecchio artificiale”, sorride Scionti, ricordando il percorso che l’ha spinto a fondare la startup Novameat e brevettare una tecnologia innovativa per l’industria alimentare. Sebbene sia appena agli inizi, negli ultimi cinque anni – cioè da quando fu presentato il primo hamburger ricavato da cellule staminali di vacca, nell’agosto del 2013 – il settore della carne sintetica ha fatto passi da gigante, soprattutto in Paesi come la Cina e gli Stati Uniti.



L’impatto ambientale della filiera della carne è elevatissimo, sia in termini di emissioni di gas serra sia di consumo delle risorse. Le direzioni intraprese dalle varie aziende per ottenere un surrogato sono sostanzialmente due. “La carne può essere ottenuta crescendo in laboratorio cellule muscolari oppure sintetizzata a partire da componenti vegetali. Entrambi i metodi hanno i loro svantaggi”, riassume Scionti. Il primo è un procedimento estremamente lento e costoso: le cellule vanno nutrite per quattro settimane con siero fetale bovino. Viceversa, gli hamburger vegetali sono informi: anche qualora il sapore si avvicini a quello della carne, la loro consistenza scoraggia l’appetito. È per ovviare a quest’ultimo problema che entra in gioco il bistrattato orecchio creato da Scionti. “Grazie a una particolare tecnica mista ereditata dalla biomedicina, le proteine vegetali possono essere organizzare a livello nanometrico come se fossero fibre muscolari. Si può così ottenere una bistecca stampata in 3D con la consistenza fibrosa tipica della carne animale. Del tutto priva di OGM”, rivela l’ingegnere. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Ciascuna fibra muscolare è il risultato della fusione di più cellule ed è rivestita da un sottile strato di tessuto connettivo.


“Siamo ancora lontani dal ricreare in laboratorio un muscolo perfettamente funzionante, però una sua semplificazione è già possibile. In fin dei conti, chi morde un petto di pollo non si cura della possibilità che esso possa contrarsi o meno”, ragiona Scionti. Tuttavia, pollo e manzo hanno consistenza differente. E il maiale è ancora diverso. Per questo motivo ciascun prodotto non può prescindere da uno studio istologico della carne di partenza. Le proprietà meccaniche vengono esaminate altrettanto attentamente e quindi riprodotte nella carne sintetica. La valutazione della fedeltà non prevede il maltrattamento di nessun buongustaio: essa avviene tramite prove di compressione e di trazione. I prototipi finora sviluppati dalla Novameat sono due: il petto di pollo e la bistecca di manzo. “La stampa di un petto di pollo da 100 grammi richiede 40 minuti ma una volta che il processo sarà ingegnerizzato a grande scala ne basteranno 5. Il suo costo? In linea con quello della carne di allevamento ma è destinato a ridursi drasticamente, fino a raggiungere i 20 centesimi al chilo”, riassume l’ingegnere.


Una prospettiva intrigante, tanto da attirare le attenzioni della FAO. Infatti, la carne sintetica di origine vegetale può essere fortificata, “contribuendo a contrastare la carenza di specifici nutrienti nei Paesi in via di sviluppo. La sua distribuzione sarebbe più pratica ed efficace rispetto a quella degli attuali beveroni, peraltro difficili da far accettare alla popolazione”, spiega Scionti. Sebbene il futuro della carne sintetica rimanga tutto da decifrare, l’avvento delle biostampanti tridimensionali e la costante riduzione del loro prezzo potrebbero letteralmente rivoluzionare la nostra concezione di cibo. “I modelli più economici costano circa mille euro e in rete è già possibile acquistare preparati di vitamine, proteine e lipidi. In un futuro non lontano le persone potrebbero stampare direttamente in cucina buona parte degli alimenti” ipotizza l’ingegnere. Uno scenario forse privo di romanticismo. Ma di cui il pianeta ci sarebbe grato.

[N.d.R. Grazie a Francesco Spizzirri]

9 commenti:

  1. Il dio dei massoni si sa e' il Progresso ,progresso per il bene dell'umanita ' se poi I salari degli operai sono da fame e ci stiano morti di fame in ogni continente quelli soon effetti secondari, progresso sempre accompagnato da dei bei rivoli di oro e denaro proveniente dai Forzieri delle Banche Ebree banche sempre piene e inesauribili , vedevo nelle TV provinciali del mio paesello Rosso le trasmissioni di Cultura e di economia ,solo dei ciechi non Riconoscerebbero LA mano massonico ebraica dietro a tutto I'll marchio del Ghetto ,e vi dico anche anche I canali TV parma telereggio telesanterno ecc soon tutti massoni tutti I Giornalisti sono una cricca di traditori da forca che seguono le direttive dei Maestri di loggia ,nel loro cervellino ci Stan solo 2 parole soldi e progresso del popolo ignaro se ne fottono altamente ,Il popolo e' sempre composto da una massa informe di cornuti che pur di conservare un po di tranquillita se lo farebbe infilare anche dall'ultimo cioccolatino del Congo ,ecco cosa pensano di noi I giornalisti

    RispondiElimina
  2. questo fa il paio con il bordello delle bambole di silicone. Un surrogato, mai un cambiamento. Comunque coi surrogati di questo genere almeno non soffre nessuno. Forso solo il fesso che preferisce il falso pur di non rinunciare ai suoivizi abietti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se penso a un cambiamento etico nell'alimentazione dei carnivori, mi viene in mente che....non si può cavar sangue da una rapa.

      Un vero carnivoro non rinuncerebbe mai alla sua bistecca. Non ne vede il motivo.

      Elimina
  3. Leggevo che l'osservatorio antisemetismo che per me e' un po come un punto di riferimento un punto d'arrivo ha nominato il suo sito e nella descrizione del blog diceva di Roberto d. Convinto animalista , era inevitable che lei Freeanimals si scontrasse con I Circoncisi Ebrei ,quests gente compie olocausti di animali da millenni per compiacere il proprio dio sanguinario jeovah , in aereo mi soon beccato di vicino il rabbino americano che si faceva portare il piatto con scritto kosher, si vogliono differenziare anche in quello c'era da chiedere il cambio di posto o io o lui

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bene che gli ebrei abbiano nominato il mio sito. Lo considero una medaglia al merito. Prima o poi doveva succedere, comunque.

      Se può, mi metta il link, ché sono curioso!

      Elimina
  4. Digiti:" osservatorio antisemita veritas vincit blog" ha tutte le fortune , uno dei pochi ad avere questo privilegio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie.

      Bisogna riconoscere che sono ottimi recensori.


      Non gli sfugge niente.

      Elimina
  5. Celine scriveva che le vere notizie quelle succose si trovavano solo nei giornali Giudei sempre aggiornatissimi su ogni avvenimento anzi lo precedevano mentre LA nostra stampa era un ridicolo tritume ripetitivo di notizie ,sempre le stesse notizie un piattume da gregge addomesticato,leggevo " LA lente di Marx " focus on Israel che tra I siti amici CE ne stanno alcuni Ebrei fatti veramente bene mi sembra occhi sul sionismo o giu di li il penultimo Della lista ,invece tra I siti favoriti dai forumisti di Stormfront ,ci sta " l'uomo libero .com"

    RispondiElimina