venerdì 19 ottobre 2018

Si affossano gli eroi e s'innalzano i derelitti


Testo di Danila Ticconi

Le strade si intitolano agli eroi, agli scienziati, a chi ha fatto la storia, a chi è morto per difendere la Patria. Ma questo povero ragazzo era un tossico derelitto, allontanato dalla sua famiglia, uno spacciatore, vittima prima di se stesso e poi della Giustizia. È doveroso che i bastardi che lo hanno ammazzato di botte paghino severamente, ha fatto bene la sorella a lottare per anni affinché venisse fuori la verità. Ma non è un eroe! Anzi, alla sorella, in mezzo a tanti discorsi di anni, poteva pure venire in mente di chiedere scusa alle famiglie di quei ragazzi a cui lui dispensava orrore. Chissà quanti ne ha contribuito a rovinare. Era uno spacciatore, è assurdo intitolargli una strada. Si dovrebbero sentire offese le famiglie dei tanti giovani carabinieri che muoiono per svolgere il loro lavoro o i pompieri che rimangono sotto le macerie per salvare vite e i cui nomi vengono a malapena menzionati. Nessuna strada con il loro nome!





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