domenica 18 novembre 2018

Basta un poco di microchip e il piccolo va giù!



Mamma lancia figlio di 18 mesi nudo dal sesto piano: “Voci mi dicevano di sacrificarlo”. Una perizia psichiatrica ha stabilito che la 23enne soffre di schizofrenia paranoica e credeva che Dio le stesse dicendo di sacrificare il bambino. Non andrà in carcere. “Sentivo delle voci in testa che mi dicevano di sacrificare un bambino”, così si è giustificata davanti ai giudici Gemma Procter, una giovane mamma britannica di 23 anni  accusata di aver ucciso il figlioletto di appena 18 mesi gettandolo dal sesto piano di un palazzo di Bradford, nello Yorkshire occidentale, in Inghilterra. Il piccolo trovò una morte atroce dopo un volo nel vuoto di oltre 15 metri schiantandosi sul marciapiede sottostante all’edificio. L’episodio contestato alla donna risale all’ottobre dello scorso anno, quando i residenti del palazzo si ritrovarono davanti alla scena agghiacciante del bimbo sui ciottoli del marciapiede.


“Abbiamo sentito un tonfo e ci siamo affacciati scorgendo qualcosa nel cortile. In un primo momento credevamo fosse una bambola, poi osservando che cercava di prendere fiato e la sua pancia si muoveva, ci siamo resi conto che era un bimbo”, avevano raccontato i residenti. Per il piccolo Elliott furono inutili i successivi soccorsi sanitari intervenuti sul posto. Quando i servizi di emergenza arrivarono il bimbo  era ancora vivo, anche se con ferite gravissime, ma purtroppo i tentativi di rianimarlo furono vani e i medici dovettero dichiararne il decesso sul posto poco dopo. Dopo aver raccolto le testimonianze, la polizia arrestò subito la 23enne che era l’unica in casa al momento del fatto. Durante il processo la donna prima ha parlato di un incidente, poi ha ammesso il terribile omicidio del figlio dicendo però di aver sentito delle voci che la invitavano a farlo. Una perizia psichiatrica ha stabilito che la 23enne soffre di schizofrenia paranoica e credeva che Dio le stesse dicendo di sacrificare il bambino. Per questo non andrà in carcere, ma sarà costretta a un ricovero ospedaliero e a cure psichiatriche obbligatorie.

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