lunedì 11 febbraio 2019

Guerre, guerriglie, guerricciole e quaquaraqua


Quell’idea che la dialettica e il dialogo siano cosa buona e giusta è un’idea buonista, malsana e perniciosa. Il cervello umano è predisposto a ragionare sulla base del gruppo ristretto, del clan o tutt’al più dell’etnia. Voler far convivere insieme popoli diversi è fallimentare non solo geograficamente, ma anche mentalmente. L’arrivo di stranieri sul nostro territorio, nella nostrterra dei Padri, è un aggravio di difficoltà, perché già da prima eravamo in combutta con degli estranei. Polentoni contro terroni. Estraneo può diventare chiunque, anche se appartiene alla nostra stessa etnia. Possono i tifosi del Napoli andare d’amore e d’accordo con gli juventini? Decisamente no! Eppure, sono della stessa etnia, a parte che i primi sono più abbronzati dei secondi. Le linee di confine tra un clan e l’altro sono per lo più invisibili. Fare confronti tra i bianchi e i neri per condannare il razzismo, vuol dire avere una visione superficiale dei fenomeni sociali. Il razzismo tra bianchi e neri o tra gialli e arancioni è poca cosa rispetto all’astio separato da confini invisibili in seno alla stessa etnia. E’ come la punta dell’iceberg. 


Voler combattere il razzismo tralasciando l’odio che intercorre tra i membri della stessa etnia è fuorviante e non risolve il problema di fondo. Per prima cosa andrebbero abolite le religioni, sommo strumento degli Elohim per il controllo della mandria umana. Poi, bisognerebbe abolire i partiti politici, che sono una forma laica di religiosità. A chi volesse esprimere un sentimento trascendentale di amore per il Creato di devozione per qualche fenomeno naturale, si potrebbe fornire una droga istituzionale per fargli passare le paturnie. Oppure gli si potrebbe riservare unspazio apposito, come un monastero, dove pregare e svolgere tutte quelle inutili azioni che uno fa quando adora qualche Dio immaginario. L’importante è che tali persone malate, se non vogliono essere curate, se ne stiano all’interno dei loro elettrificati recinti e non vadano in giro a spargere i semi della loro infermità mentale. 



I Testimoni di Geova, per esempio, andrebbero rieducati con la forza e sequestrate tutte le loro riviste, libri e libretti. Prendiamo i musulmani, come ulteriore esempio. Tra sunniti e sciiti c’è un odio feroce e migliaia degli uni hanno ammazzato migliaia degli altri. E per cosa litigano poi? Per stabilire chi fu l’erede di Maometto, dopo che quel satanico personaggio ebbe fondato la sua perniciosa ideologia. Idem bisognerebbe fare con i comunisti, vittime e carnefici allo stesso tempo, di quell’altra infermità mentale scaturita dall’ebreo Marx. E così con i fascisti, anch’essi malati mentali, nati dalle paranoie del maestro di Predappio e di un austriaco seriamente disturbato. 



Verrebbe da pensare che non basterebbero tutti i manicomi del mondo, per rinchiudere quest’esercito di pazzi. Anzi, sembrerebbe che il mondo intero sia un immenso manicomio, dove i savi di mente, pochissimi dal punto di vista numerico, cercano di sopravvivere barcamenandosi e camuffandosi e mimetizzandosi per non farsi riconoscere, in mezzo a una pazza folla di hardiana memoria. Il modo per non farsi scoprire è quello di rimanere nascosti il più possibile. O di fingere di essere come loro! Rimanere defilati. Lasciare che si sbranino fra loro, ciechi che brandiscono il brando e si scannano l’un l’altro. Evitare i contatti. Tacere e respirare piano piano. Lasciare che urlino il loro disappunto ed esprimano le loro elucubrazioni mentali. Smettere di contendere. Rilassarsi. Osservarli da lontano. Non sollevare obiezioni. Crocifiggere Voltaire come eretico folle e maligno. Dare come scontato che delle religioni, delle dottrine, dei codici, delle norme e delle opinioni personali non sappiamo che farcene. Strame, tutt’al più. Letame per concimare campi sterili e pieni di spine. Discutere di politica, di religione, di calcio, di cibo e di sesso, di vita e di morte è materia per materialisti, morti che camminano. Migranti che scappano dalle paranoie mentali dei buonisti. Identitari che chiamano alle armi in difesa delle sacre identità. Guerre, guerriglie, guerricciole e quaquaraqua. Che vadano tutti al diavolo! Da cui sono venuti.

4 commenti:

  1. Quali donne ci fregano? Qui dalle mie parti dicono col secco va bene anche la tempesta! certe donne sarebbe una offesa così definirle.

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    1. La prima immagine è, nella didascalia, un po' scollata dall'articolo.
      Oltre al detto "Col secco va bene anche la tempesta", che non conoscevo, vale il più famoso "Moglie e buoi dei paesi tuoi".

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  2. Lei freeanimals piu che anarchico e' nihilista non le sta bene niente se fossimo tutti come lei e come me poveri noi,l'italia sarebbe gia da un pezzo Africa ,sui testimoni di geova le ricordo che oltre a essere invisi ad Adolfo pure ai giorni d'oggi nella Russia di Putin( che gli italiani amano cosi tanto) sono considerati dei fuorilegge e' dal 2017 che LA legge e' in vigore

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    1. Ieri era il mio compleanno ed ero inconsciamente incazzato di dover invecchiare. Per questo è uscito un articolo nichilista.

      Oggi sto meglio, c'è il sole e d'ora in poi potrò scrivere articoli più ottimisti e speranzosi.

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