domenica 24 marzo 2019

Un partito che scatena tempeste in un bicchiere d’acqua


Ascoltando ieri sera su Rete 4 le affermazioni di Monica Cirinnà, in merito al prossimo congresso mondiale della famiglia a Verona, mentre diceva che andrà a protestare perché sono state escluse le famiglie non convenzionali, mi viene da fare alcune considerazioni. Il partito a cui appartiene, oltre ad aver promosso la legge sulle unioni civili di cui porta il nome, è caratterizzato anche dalla campagna per far ottenere ai bambini figli di stranieri, ma nati in Italia, la cittadinanza tramite il cosiddetto “ius soli”. Se poi ci metto vicino le istanze per la costruzione della TAV, chiesta non solo dal PD ma anche dalla Lega e da Forza Italia, mi viene da pensare che in tutti e tre i casi si tratta di tempeste in un bicchier d’acqua.


Spiego perché, uno alla volta.
1) Cosa comportano le unioni civili? Che le coppie omosessuali abbiano gli stessi diritti di quelle eterosessuali, in riferimento all’eredità, all’adozione di minori e, presumo, ad altri diritti già ora elargiti alle coppie etero. Vorrei sapere quali sono gli altri diritti, se ce ne sono. La legge Cirinnà equipara anche le coppie etero conviventi “more uxorio”, ma in questo caso, se una coppia di fatto decide di non passare attraverso il giogo della burocrazia, né sposandosi in municipio, né in chiesa, è una loro scelta poiché preferiscono sentirsi liberi piuttosto che vincolati, anche rinunciando all’eredità in caso di premorienza di uno dei due. Aver voluto legiferare sulle coppie omo, o non sposate, per garantire loro gli stessi diritti degli altri, ha appiattito l’istituzione del matrimonio, ridicolizzandolo, considerando che il passo successivo potrebbe essere quello della famiglia allargata, con più individui tutti sposati fra loro, o quello del singolo individuo che sposa se stesso, o quello dell’individuo che sposa il proprio cane o il proprio gatto. Insomma, una pagliacciata, nonché una tempesta in un bicchier d’acqua.

2) La cittadinanza ai bambini stranieri. Se una coppia di stranieri vive in Italia da dieci anni, significa che si trova bene qui da noi e che forse non ha intenzione di ritornare nel paese d’origine. Se mette al mondo bambini mentre è in Italia, gode già dei diritti all’istruzione dei figli e alla sanità gratuita, che in altre parti del mondo si sognano. Allo scadere dei dieci anni di residenza in Italia, tale coppia di stranieri può chiedere la cittadinanza che, automaticamente, verrà estesa anche ai figli nati su suolo patrio. In una coppia di stranieri che non faccia domanda per prendere la cittadinanza italianac’è comunque la possibilità che gli eventuali figli nati in Italia possano autonomamente richiederla al compimento del diciottesimo anno d’età, fino al quale nessun diritto sarà stato loro negato. Dunque, si tratta solo di avere pazienza, ché nessun bambino straniero nato in Italia verrà mai discriminato. Ai bambini stranieri nati in Italia, se seguono regolari studi nelle scuole pubbliche, l’integrazione viene facile e non dovrebbero avere problemi di identità. Prova ne sono i bambini Rom che, non frequentando le scuole italiane, si sentono di appartenere a un’etnia diversa da quella italica, pur avendo i loro genitori la cittadinanza italiana. Anche con la battaglia per lo “ius soli”, il PD sta facendo una tempesta in un bicchier d’acqua.

3) Il tunnel della TAV. Come già detto, qui non c’è solo il PD a volere questo inutile traforo. Siccome per i passeggeri esiste già la linea ferroviaria Torino Lione, quella della TAV sarebbe destinata al solo traffico delle merci, che però stando a recenti studi sono in diminuzione rispetto a quando 25 anni fa furono cominciati i lavori per il tunnel di prospezione. Lo scopo è di dirottare miliardi di euro di denaro pubblico nelle tasche di pochi imprenditori senza scrupoli. Per non parlare della Mafia. Questo inutile, faraonico, dispendioso progetto, stante che i viaggiatori possono andare ugualmente dall’Italia a Lione, è, al pari delle inutili unioni civili e dell’inutile “ius soli”, una mastodontica, grandiosa, pazzesca, incredibile tempesta in un bicchier d’acqua. 

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