martedì 30 aprile 2019

Un governo tutto chiacchiere, tweet e distintivo


Testo di Matteo Perego

Serraj ringrazia l’Italia, Haftar ci chiede di ritirare al più presto il nostro ospedale militare da Misurata (uno di quei consigli non richiesti, ma da ascoltare) e il premier Conte da Pechino? “Non sostengo né Haftar né Serraj”. Disarmante. ‬L’Italia ha perso ogni tipo di influenza nella regione, non ha uno straccio di strategia in politica estera se non rincorrere la Cina un giorno sì e l’altro pure. Nel mentre la Francia la fa da padrone (in silenzio), i nostri interessi strategici e diplomatici nel Nord Africa sono compressi, aumentano le vittime di un conflitto che non doveva neanche esplodere e Tripoli è assediata. ‬‪Chi è al governo, invece di preoccuparsi dei defollowing su Instagram, pensi al bene del Paese, al mantenimento della pace e alla difesa dei nostri assets militari, diplomatici, industriali ed economici. ‬Quanto sta accadendo in Libia avrà ripercussioni pesantissime di medio-lungo periodo sull’Italia e sull’Europa, ma noi ci ritroviamo con questo governo qui, fatto di propaganda, tweet e superficialità. Inaccettabile.

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