domenica 12 maggio 2019

Tanto paga Soros!


Si dice che la Lega stia perdendo consensi. Il motivo forse è da ricercarsi nella scollatura tra le buone intenzioni di Salvini e i dati della realtà. Da una parte il ministro continua a ripetere che i porti sono chiusi, dall’altra la marina militare e Casarini continuano a far sbarcare gruppi di clandestini. Questo genera frustrazione negli italiani, per lo meno in quelli che hanno riposto la fiducia nel “Capitano”, che ha promesso di fermare l’invasione. Conscio di ciò, forse Salvini è corso ai ripari con il “Decreto sicurezza 2”, un addendum al primo, nel quale due sono i punti principali: l’attribuzione a sé, cioè al ministero degli interni, dell’autorità sui porti, che ora è divisa con il presidente del consiglio e il ministro delle infrastrutture. E, secondo punto inedito, la multa di 5.500 euro da comminare alle navi ONG per ciascun migrante sbarcato su suolo italiano, entrambe rifiutate da Antonio Caprarica in collegamento da Londra, nella trasmissione “Stasera Italia”, di Rete 4, andata in onda ieri sera. Il motivo sarebbe l’anticostituzionalità e Gianni Cuperlo, ospite in studio, si è affrettato a dire che è un controsenso far pagare una tassa a chi salva vite (io gli avrei risposto: tanto paga Soros!).


Lo scontro tra buonisti e cattivisti si può spiegare così: lo straniero va incontro a un fenomeno di straniamento, con relative turbe mentali, più o meno gravi. E questo accade perché ci sono due protagonisti nella storia dei migranti: il singolo soggetto e il contesto. Il soggetto all’estero fa di tutto per ricreare il contesto che si è lasciato alle spalle. In quest’ottica si capisce perché i maomettani vogliono le moschee in Europa. Noi autoctoni facciamo di tutto affinché quel contesto non si ricrei perché altrimenti diventiamo noi stessi stranieri in casa nostra e la sensazione di straniamento la proviamo noi. La soluzione per noi è che il soggetto ritorni in seno al suo contesto sociale, così finiscono le sue turbe, mentre per i migranti e per quella parte politica nostrana che li protegge, la soluzione è ricreare il contesto di partenza dei migranti. 

Sgozzare pecore per la strada fa parte del contesto sociale dei musulmani e, per un animalista, chiedere che non vengano più seguaci di Maometto nelle nostre terre significa bloccare sul nascere la creazione del contesto che li farebbe sentire a casa propria. Ma questa non è casa loro e il loro contesto non ci piace né punto, né poco. Idem con le donne velate. E qui, sempre quella parte politica venduta agli stranieri, finisce in un cul-de-sac, in una contraddizione insanabile, poiché le nostre donne ci hanno messo decenni per arrivare ad ottenere la parità fra i sessi e ora si vorrebbe distruggere tutto il lavoro fatto dalle femministe. Questo ci lascia decisamente perplessi. Come fanno a non accorgersi? Insomma, Salvini sta correndo ai ripari, la situazione è fluida, i porti al momento sono aperti, la magistratura è infestata da zecche rosse e la nostra pazienza è messa a dura prova.

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