martedì 9 luglio 2019

Gli italiani non sono mai stati razzisti



Sentire oggi parlare di razzismo mi fa sorridere e pensare al mio prozio Tony emigrato in USA ad Atlanta nel 1950. Fatica, lavoro, onestà, fin quando aprì un ristorante di lusso. Le persone più benestanti andavo a cena da lui e lo ringraziavano, ma fuori dal ristorante era un emarginato, un ladro, un inaffidabile, ghettizzato, per gli americani era solo un mangia spaghetti, né bianco, né nero, ma brown. Nel periodo della segregazione dei neri la sua porta non fu mai chiusa a nessuno. Non potendo far entrare le persone di colore al ristorante, pena il ritiro della licenza, li invitava a casa sua in cene private. Altra stoffa.

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