martedì 22 dicembre 2020

Il ghigno sardonico

Testo di Danilo Santini

Sono buffi vero? Questo palcoscenico mediatico sta facendo emergere quanti burattini in questi anni si sono prestati alla causa globalista, per sottomettere il popolo. Mi raccomando, continuate a credere a questa gente!

6 commenti:

  1. Ma, io non li trovo buffi ma spietati e terribili. Saranno anche cloni disumani ma li trovo tutti, indifferentemente, mostruosi. Sono non umani messi a guardia del gregge.

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  2. La fisiognomica del volto non sbaglia mai vedi anche lerner Saviano Fiano Parenzo Ferrara esteticamente sono dei mostriciattoli Giudei figuriamoci che problemi si fanno a vedervi tutti mascherati,
    non lamentatevi troppo
    Xche'ai vostri vecchi hanno fatto fare anche di peggio gli e' toccato fare fin la guerra
    stavolta si sono limitati a mascherarvi da matti un po come fanno le bambine con le barbie ecco voi siete le barbie ,
    Dovete accendere un cero votivo ai Giudei padroni di Tutto se fino ad ora non vi hanno sbattuto ancora al fronte

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    1. Citazione:

      "ecco voi siete le barbie".


      Apprezzo la sua creatività nell'insultarci.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Letamiao sarebbe perfetto nel ruolo di Babbo natale. Come passa lui attraverso il camino, nessuno mai.

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  5. Il Sed ha particolarmente in uggia Emanuele Fiano. Vero gli è che il corpulento uomo politico è indubbiamente ebreo, da parte di madre e di padre. Innegabile. Pacioso, burroso, sembra imparentato con la Bellanova. Non ha le physique du Rol del classico giudeo:ossuto, naso adunco mani unghiose e luride... Tipo il bieco Fagin, dal romanzo Oliver Twist, di Dickens. A volte come contorno ci mette, il Sed, Saviano o Lerner, più raramente gli Agnelli o loro consanguinei. Meglio non rischiare, uno può sempre aver bisogno di una Panda, nella vita......

    Nelle farneticanti, febbricitanti, sgrammaticate filippiche del Vaste, vi è sempre un inserto, un accenno, un rimando, dedicato al Fiano. Immancabile come lo stand dedicato alla letteratura cecoslovacca, prima della divisione del paese in due distinte repubbliche. Alle Feste dell'Unità, ovviamente.

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