martedì 16 febbraio 2021

C'è chi ne fa una questione di fede


Testo di Tiziana Guerrera

Da un anno siamo in pandemia. Una pandemia che ha ucciso, creato vuoti, dolori, solitudine, povertà. Abbiamo invocato per mesi quella normalità di una routine che prima ci annoiava. Un virus ha messo ko l'umanità e ci tiene al limite. Eppure la scienza non si è fatta annientare. Ora che finalmente arriva il vaccino, tanto atteso, mi sorprende e mi rattrista la reazione delle persone comuni che incontro. Invece di esultare, negazionisti montano le nostre paure ancestrali evocando complotti terribili e non ben identificati e la gente dubita e non vuole vaccinarsi, non si fida... Dopo l'anno trascorso, dopo famiglie distrutte, trapassi in solitudine, tu (generico) che non sei medico né scienziato né hai letto mai uno studio clinico in vita tua, hai il coraggio di mettere in discussione l'FDA, l'EMA, l'AIFA, L'OMS... Non è solo un'opportunità (dovresti fare un giro in terapia intensiva per capirlo) è anche, soprattutto, un dovere morale. Io mi sono vaccinata (ed ora aspetterò gli effetti a lungo termine).

4 commenti:

  1. Molto convincente e commovente.
    Corro a prenotarmi.
    Posso farne 2 o 3 ?
    Giusto per non scontentare nessuno.

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  2. Molto bella questa rubrica "il ritardo mentale del giorno".

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  3. Il sentimento religioso è connaturato nella psiche umana, ma essendo molto divisivo, ci rende particolarmente feroci.

    Ciò a cui stiamo assistendo non è niente rispetto a quello che si verificava nei secoli passati.

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  4. Tanto atteso?...Ma da chi??!
    Gli effetti a lungo termine?...Tanti auguri a Lei!!!

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