lunedì 1 marzo 2021

La passione come antidoto alla depressione


Lucia Borgonzoni ha detto che da tre anni non legge un libro. Perciò l’hanno nominata sottosegretario alla cultura. E questo è solo l’ultimo esempio di come i padroni neoliberisti del mondo, che manovrano la formazione dei governi, amino prenderci in giro, umiliandoci. Noi che invece i libri li leggiamo, a volte troviamo temi e argomenti interessantissimi, che ci coinvolgono emotivamente. Ed è giusto, nonché normale, che sia così. I libri che non ci coinvolgono, siano essi romanzi scadenti o saggistica poco interessante, si arenano e alla fine, nonostante tutta la nostra buona volontà, vengono messi da parte. Magari con un segnalibro all’interno, nella vana speranza che un giorno ne riprenderemo la lettura. Altri libri, invece, si leggono d’un fiato, anche in una sola notte, e alla fine ci viene spontaneo un senso di gratitudine verso l’autore. L’argomento deve toccare le corde più vibranti della nostra anima. E cosa c’è di più coinvolgente di un testo che parli del nostro passato, di noi come singoli, come specie, ma anche come appartenenti al regno animale? E cosa c’è di più appassionante degli scorci sulla profondità del tempo? Non viene spontaneo provare un senso di vertigine, pensando ai milioni d’anni della nostra Madre Terra? 

Si resta annichiliti, un po’ come osservare le stelle e immagino che l’astronomia faccia lo stesso effetto. I dinosauri, verso cui i bambini provano un’attrazione istintiva, sono le stelle della paleontologia, le prime donne della storia della Terra. E poi c’è la magia dei film. Finzione artificiosa ma istruttiva. Trovatemi qualcuno che non abbia visto “Jurassic Park”. Non lo troverete!


7 commenti:

  1. Presente, io non ho visto Jurassic Park né mi interessa vederlo

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  2. ... ed ecco il secondo; aborro quel (sotto) genere di pellicola
    i bambini, essendo molto influenzabili, sono attratti da ciò che viene ossessivamente proposto e da genitori che non gli danno, per comodità, alternative ...
    un saluto
    Piero

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  3. L'eccezione conferma la regola.

    Ci sono film, come ci sono libri, che non possono non essere visti/letti.

    Faccio alcuni esempi, del tutto personali.

    Tra i film:

    1) Piccolo grande uomo
    2) Blade runner
    3) Qualcuno volò sul nido del cuculo
    4) Arancia meccanica
    ...



    Tra i libri:

    1) Siddharta
    2) Sulla strada
    3) Avere o essere?
    4) I protocolli dei savi di Sion
    ...

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  4. I draghi, più o meno fiammeggianti e parenti dei dinosauri, compaiono in quasi tutte le leggende, di quasi tutti i popoli. Argomento che affascina, affascina anche me, che non sono più un bimbo.

    Provengono, provenivano, dalla terra cava, oppure dal lato opposto del grande piano orizzontale. Dovevano quindi avere le ali per raggiungere questa parte, la parte dove noi viviamo, in buona sostanza. Altrimenti non ce la avrebbero fatta. Troppo pesanti, e macilenti. In effetti, quasi tutti i draghi leggendari o mitologici sono alati... Che coincidenza. Forse vennero e se ne andarono. Rimasero probabilmente gli uccelli, alcuni tipi di uccelli più piccoli, lontani parenti dei... Questa sarebbe la leggenda.

    I dinosauri vengono più o meno raffigurati come dei draghi, senza ali, un po' più obesi. Alcuni ruminano, altri si pappano i colleghi ruminanti. Macelleria preistorica. Nihil sub sole Novi... Niente di nuovo sotto il sole.

    Alcuni complottisti dubitano dell'esistenza dei dinosauri. Sarebbero stati trovati solo dei grandi denti, e da questi reperti.... Tutto grasso che cola, alla fine, libri, saggi, lauti stipendi agli scienziati, e poi films, saghe.. Non ci sarebbe da stupirsi, alla fine.

    Goffi e sgraziati, i dinosauri terrestri, pascolavano stancamente in pianure sterminate. All'orizzonte coni di vulcani, rigorosamente attivi e fiammeggianti. Un dì fatale, un enorme asteroide..... Il resto lo sappiamo benissimo.

    Forse è una balla, forse no. Giova ogni tanto sconfinare nella leggenda, nella fantasia. La realtà, specialmente quella attuale, è terrificante.

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    1. Citazione:

      "Tutto grasso che cola, alla fine, libri, saggi, lauti stipendi agli scienziati".


      I due professori di paleontologia di cui ho parlato, Edward Cope e Charles Marsh, morirono in miseria, dopo aver dilapidato gli interi loro patrimoni.



      Tempo fa è capitato che un utente di questo blog sostenesse la tesi che i fossili altro non fossero che calchi in gesso fatti dai truffaldini paleontologi per sostenere la teoria dell'evoluzione.

      Chi la pensa così è paragonabile ai sostenitori della teoria della Terra Piatta.


      Inutile zizzania.

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  5. Mi associo al commento di Mauro , specialmente sulla parte complotto-consumistica ... chissà perchè queste storie mi evocano i ritrovamenti nel fosso reale di Livorno delle teste di Modigliani (oltre 30 anni fa , credo ) , dove fior di esperti li autenticarono salvo poi essere smontati dagli stessi autori della burla ( perchè di questo si trattava )
    E comunque , concordo anche col finale : la leggenda e la fantasia sono antidoti necessari al vivere quotidiano , sempre nella società materialistica , ancora di più in questi tempi di sconvolgimento psicologico.

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    1. Studiare i dinosauri rientra nella ricerca inerente le tre famose domande (che tanto piacciono a SDEI): chi siamo? da dove veniamo? Dove stiamo andando?

      E precisamente la seconda.



      Se fosse vero che le ossa di dinosauro sono dei calchi in gesso farlocchi, i truffaldini paleontologi sarebbero ancora lì a lavorare di gesso e stampi, di tante tonnellate di femori, scapole e crani che sono saltati fuori in ogni parte del mondo.

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