venerdì 26 marzo 2021

Una firma per la nostra libertà di movimento


Fonte: R2020

Il 17 marzo 2021 la Commissione europea ha presentato una proposta intesa a creare un certificato verde digitale per “agevolare la libera circolazione sicura dei cittadini nell’UE” durante la pandemia di COVID-19. I certificati verdi digitali saranno validi in tutti gli Stati membri dell’UE. Stiamo parlando di un pass digitale a prova che una persona:

  • sia stata vaccinata contro la COVID-19

  • abbia ottenuto un risultato negativo al test oppure

  • sia guarita dalla COVID-19.

Tutto ciò non ha alcun fondamento scientifico, non garantisce nessuna efficacia e lede pesantemente i diritti fondamentali dell’uomo, le Costituzioni dei paesi democratici in questione e le libertà personali dei cittadini europei. Per questo chiediamo a tutti i cittadini di mobilitarsi inviando una mail agli eurodeputati, per fermare immediatamente questo grave tentativo di imporre un passaporto vaccinale in Europa. [Prosegue]

5 commenti:

  1. La carta verde per i cittadini viaggiatori. Mi ricorda la carta verde per le automobili, assicurazione per l'estero. Ma già, il verde è il colore del via libera, avanti, si può passare. Magari metteranno anche restrizioni in patria. Riscopriremo "il mare nel cassetto" famosa canzone anni 60 di Gianni Meccia, se ben ricordo. Si sbalio, ovviamente, mi corigerete. Non in faccia, né troppo vicino, lo interpreterei come un gesto un pochino irrispettoso...

    Mentre noi prepariamo clamorose iniziative di disubbidienza civile, lorsignori fanno il porco comodaccio loro. Qui l'affare si fa serio, il bubbone si inciprignisce. Non se ne esce, lunedì altre zone rosse, stiamo andando fuori di melone. Legati alla mangiatoia, quando va bene, come i buoi nella stalla, a ruminar bile e foraggio. Sogniamo prati liberi, forse sarà domani. Saggiata la lunghezza della catena, torniamo a stravaccarci sul divano ormai logoro e avvilito dalle macchie. La nostra lettiera andrebbe cambiata, ripulita vivaddio! Ci penseremo domani. Forse.

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    1. Citazione:

      "Sogniamo prati liberi".


      Io sono fra i sognatori, ma non mi limiterò a sognare, perché quando mi metto in testa una cosa, in genere la faccio!

      L'unica cosa che mi porterò dietro, nel mio prossimo eremitaggio, sarà la connessione internet.

      E le cagnette, ovviamente!

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    2. ... se eremitaggio sarà, allora che lo sia in toto ... tutto il fardello che ci appesantisce e rattrista, dovrà essere dimenticato, lasciato, sepolto altrimenti resteremo legati, perennemente alla catena.
      Anche a 8000mt
      un saluto
      Piero
      ps: quando sono nell'orto, non ho nulla di tecnologico: ne cellulare, cuffiette musicali, neppure l'orologio e vivo d'incanto

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    3. C'è chi vi è riuscito.


      Comunque, sognare di vivere da eremita è un po' come pensare al suicidio. E', in entrambi i casi, una valvola di sfogo.

      Sapere di poterla far finita o di andarsene definitivamente via dal mondo, ci aiuta a proseguire in questa vita e ci fa sentire meno pesanti le catene dell'essere.

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  2. Il suicidio come potenziale valvola di sfogo, ultima via di uscita è una immagine veramente potente. A volte ci ho pensato pure io.... Mi par di ricordare vi abbia accennato anche Hermann Hesse nel suo "Il Lupo Della Steppa", letto un secolo fa....

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