lunedì 19 aprile 2021

Gli amici del ministro


Testo di Lorenzo Tosa

“Noi stiamo con Roberto”. Da Corrado Augias a Gianrico Carofiglio, da don Ciotti a Sabrina Ferilli, da Luciana Castellina a Monica Guerritore, passando per Michele Serra, Neri Marcoré e tanti altri, 130 tra intellettuali, scrittori, attori, donne e uomini di cultura hanno sottoscritto un vero e proprio manifesto a sostegno e in difesa del ministro della salute Roberto Speranza, bersaglio in questi giorni del fuoco incrociato di destra, sovranisti e interessi putrescenti e incancreniti di questo Paese. Si conclude così: “Dentro queste immani difficoltà, il ministro è stato e continua ad essere un punto di riferimento decisivo a difesa della sanità pubblica e del principio di massima precauzione. E tuttavia (anzi, probabilmente proprio per questo) è da giorni nel mirino di un attacco politico e personale ignobile. Insulti, minacce, accuse intollerabili. Come cittadine e cittadini, come donne e uomini della cultura, del lavoro, dell’arte, dello sport, della scienza, ci teniamo a esprimere il nostro consenso, il nostro sostegno umano e politico e la nostra solidarietà al ministro della Salute Speranza.” Siamo in tantissimi a pensarla così. Quando tutto sarà finito, ricordiamoci chi ha firmato, chi ha preso posizione, chi ci ha messo la faccia.

13 commenti:

  1. Una bella compagnia. Gli attori venivano seppelliti in terra sconsacrata. Gli scrittori spesso copiano da altri, spesso annoiano pure. Donne e uomini di cultura... Intellettuali. Parolone impegnativo. Fa pensare ad un enorme cervello con giusto due zampette per deambulare. Prendono tutto maledettamente sul serio. Anche l'espletamento delle funzioni corporali. Indugiano nei bagni, nei cessi, nelle ritirate. Non ne uscirebbero mai. Luoghi di raccoglimento. Sembra che molte idee geniali siano nate sul water. Merito anche dell'intestino pigro.

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  2. Gli intellettuali, la rovina del nostro paese. Quelli intellettualmente onesti non sono mai pervenuti a noi, il resto ha voluto intellettualizzare tutto, per questo si sta ancora a chiacchierare nei salotti virtuali su questa distopia in atto, come se ce lo potessimo permettere.

    Notavo ultimamente anche nella controinformazione ormai non sanno piu' cosa dire (e cos'altro vogliamo dire?), stanno diventando solo autoreferenziali, tipo: "l'ho detto nel mio libro che uscira' tra poco", il tema e' trattato nel mio ultimo libro", "quello che sta accadendo io l'avevo detto due anni fa", "io pero' l'avevo gia' sentito 100 anni fa prima di nascere" e via dicendo...Non saprei dire quale dei due fronti ormai mi ha stancata di piu'.
    Verde Mare

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    1. Che i....complottisti facciano previsioni che poi si verificano puntualmente è un dato obiettivo.

      Lo sto sperimentando da una decina d'anni a questa parte, con me stesso.

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    2. Non lo metto in dubbio, e non mi riferisco a tutti i complottisti (uso il termine per praticita'), molti dei quali han tutta la mia stima.
      Mi riferivo a quelli che hanno iniziato a fare marketing anziche' vero attivismo ed il cui fine sembra essere piu' il business piuttosto che instillare consapevolezza nelle persone (anche se ormai credo sia tardi per tale nobile proposito).

      A volte rivendicare il fatto di avere detto per primi certe cose o di essere censurati e' una sorta di pubblicita' al loro "prodotto", che puo' essere un sito web, un canale, o un libro. Il confine e'molto sottile lo so, ma ultimamente ne vedo sempre piu' trasformarsi in businessmen, seppure ben camuffati. Sara' che il complottismo non ha piu' senso di esistere in quanto i complotti che immaginavamo sono divenuti realta'... bisognerebbe passare ai fatti, in quanto non c'e' quasi piu' nulla di "nascosto" da svelare, l'abominio e' davanti ai nostri occhi, ma niente... E comunque l'autoreferenzialita' mi ha sempre dato fastidio. Saro' io che sono troppo idealista.
      Verde Mare

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  3. Comunque Monica Guerritore nel film "la prima volta sull'erba" ha turbato qualche sonno della mia giovinezza

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  4. Quando i vaccini, e tutto il resto delle diavolerie, avranno portato a termine la missione voglio proprio vedere per chi questa gente potrà continuare a "lavorare".
    Per chi giocheranno a calcio?
    Per chi gireranno film, allestiranno spettacoli teatrali o musicali?
    A chi propineranno a pagamento le loro opinioni e visioni distorte?
    Insomma, per chi faranno ancora cul(o)tura?
    Pensano veramente che solo in virtù dell'essersi venduti e asserviti riceveranno una contropartita?
    Prenderanno invece delle gran bastonate e dal loro padrone che li usa e li disprezza, proprio perché facilmente corruttibili, e da chi si ricorderà di loro e di quale narrazione hanno deciso di sostenere.

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  5. Per chi lo faranno?
    Beh , basta uscire e guardarsi intorno e c'è già la risposta.

    Non è che fino a marzo 2020 la cultura e lo spettacolo fossero arti raffinate mirate ad elevare lo spirito e la conoscenza ; è un tutt'uno , un filo conduttore che degrada sempre più ma che ha origini lontanissime.

    Conosco gente che si è fatta la prima dose e attende trepidante la seconda per tornare a viaggiare , di quei viaggi "culturali" dove seguono in gruppo (mascherati , suppongo ) una guida che gli spara 4 minchiate su qualche palazzo o monumento , in attesa di andarsi ad abbuffare ( sempre mascherati , suppongo ) nel ristorante convenzionato.
    Oppure conosco anche chi si è iniettato per poter tornare a qualche concerto di quei grandi artisti che ci vengono concessi , tipo Achille Lauro o simili ; oppure chi lo fa per poter andare al mc donald's , o tornare allo stadio , nei centri commerciali.
    Come vedi questi la clientela non la perderanno mai ; poi ogni tanto , qualcuno non più utile viene espulso dopo aver fatto il lavoro sporco , vedi Grillo che adesso piange per il figlio incriminato ma non si vergogna di avere ignobilmente preso per il c ... ops per il fondelli almeno 10 milioni di Italiani per oltre 10 anni.

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    1. Dopo che i vaccini avranno fatto il loro dovere non so quanta gente ci sarà ancora in giro. Temo che ci sarà penuria di clienti e di spettatori.

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  6. salve
    in qualsiasi dittatura, tranne rare eccezioni, il mondo "intellettuale" si è sempre schierato con il regime imperante ... salvo poi, a regime finito, diventarne il più feroce critico, pieno di livore e furore omicida nei confronti di chi è stato fedele sia nella prima che nell'ultima ora.
    Due esempi italici: Eugenio Scalfari e Giorgio Bocca ... ma anche Bobbio e altri
    un saluto
    Piero

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  7. @ Piero
    Mettici anche Enzo Biagi che ci ha tormentato per decenni, alla TV. Comunque costoro non sono neanche intellettuali fra virgolette. Sono zecche petecchiali, schifosi parassiti dalla coscienza sporca. E la memoria corta.

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