mercoledì 28 aprile 2021

Incontrarsi e dirsi addio


Rudy Freddi: Mi sono reso conto che quando incrocio qualcuno a piedi mascherato, istintivamente cerco di evitarlo, magari cambiando lato, senza sapere il perché. Oggi, all'ennesimo incrociamento ed evitamento, in un flash ho realizzato, la sensazione ha preso forma. Mi procurano un senso di disgusto, sanno di ammalato in via di decomposizione precoce, mi ricordano un concetto di senzafaccia ridotti a putridi ammassi molecolari informi, perché privati della loro esclusiva caratteristica natura umana individuale, assoggettati in qualità di semplici androidi molecolari a qualche entità demoniaca. Ma come ben sappiamo, tutto ciò che cerca di vivere in contrasto con le leggi della natura viene eliminato da quest'ultima, decomponendolo appunto, perché la natura è la regina dell'ecologia. Ci ho messo più di un anno a realizzare in forma concreta ciò che era una sensazione astratta ed ho capito anche l'origine di quello strano odore che percepisco quando sono costretto ad indossarla per entrare in qualche locale al chiuso.




Carla Di Fonzo: Strano che non siano loro a cambiare strada. A me succede così, quando mi vedono a volte si fermano interdetti e poi attraversano la strada, oppure se ce l'hanno calata giù la tirano su in fretta, tante volte gli attaccassi la salute! La cosa che mi rattrista è che spesso sono gli adolescenti e i giovani a far così.

8 commenti:

  1. Nella foto in alto potete vedere la signora Rita e la signora Rdata.

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  2. Ma voi invece, state facendo qualcosa di concreto per opporvi? O scrivete solo stupidaggini sui siti alternativi per scaricare la vostra frustrazione? Non offendetevi comunque, é solo una curiosità.

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    1. Le forze in campo sono sproporzionate. Io sono già idealmente schierato dalla parte della giustizia e della verità e non ho nessuna intenzione di schierarmi dalla parte dell'ingiustizia e della falsità.

      Cerco di sopravvivere con il minor danno possibile in mezzo a una marea di miei simili che hanno scelto di piegarsi alla dittatura.

      L'essermi schierato dalla parte della giustizia e della verità mi procura quasi ogni giorno alcune difficoltà esistenziali, che fino a poco più di un anno fa non avevo.
      Per esempio, non posso entrare nei locali chiusi (tranne un panificio).

      Esprimere la mia opinione e dare la possibilità ad altri che la pensano come me di fare altrettanto, è uno degli ultimi piaceri che ancora posso concedermi, nella speranza che le forze in campo, a noi per lo più invisibili, finiscano l'antica lotta tra bene e male con la vittoria del primo sul secondo.

      A volte è preferibile aspettare. Lassù qualcuno ci ama!

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  3. Non ci offendiamo, non mi offendo. Ci mancherebbe. Ma vedi, anonimo, non si può sempre stare in gramaglie a fare le prefiche, nel senso di lamentatrici.... Un po' di ironia, di satira, di sarcasmo, aiuta ad andare avanti. L'unica voce di dissenso, nella Roma papalina, era quella di Pasquino, se non ricordo male. Poi venivano i patrioti duri e puri che avrebbero affidato, prima o poi, le loro capocce alle "amorevoli" mani di Mastro Titta... Proprio quello che il popolo, alla fine, voleva, desiderava. Una pubblica esecuzione era un passatempo non da poco, a quei tempi.

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