giovedì 2 dicembre 2021

Sono tormentato dai sensi di colpa


 

Domani seppellisco il mio cane, morto d'infarto stanotte all'età di sei anni. Ditemi qualche parola di conforto perché non mi sento molto bene.

29 commenti:

  1. Almeno per 6 anni ha avuto un padrone che gli ha voluto bene !
    Mica e' una roba da poco... Visto le carogne che vi stanno in giro...
    Sono tutte buone azioni che a tempo debito il Signore giudicherà

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    1. In realtà, la presi tre anni fa già adulta, in un allevamento privato.

      Era una fattrice ma la cedettero ancora in forze, mettendo l'annuncio su internet, perché probabilmente era già malata. Diarrea cronica, mentre della sua cardiopatia non sospettavo nulla.

      I cani di razza, fatti incrociare tra consanguinei, sono portatori di molte patologie.

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  2. Sono brutti colpi Roberto, mi dispiace. Se ne esce col temoo, diventano famigliari, persone. Circa 10 mesi fa abbiamo perso, ho perso, la mia cagnolona Lilly, dolcissima femmina di Amstaff. Era devastata all'interno, forse a causa del cibo liofilizzato, le crocchette. Aveva 10 anni già anziana per la razza, dicono. Ci ha fatto passare giorni felici, ci proteggeva. Mai avuto una brutta parola da lei, lo giuro. Sono convinto che parlasse, a suo modo, ma parlava. Mi capiva sempre,io quasi mai......

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    1. E' a causa della mia Bulla che ho intrapreso l'arduo cammino della ricerca di una casa di campagna, con tutte le difficoltà che ciò comporta e con un cortile di terra ed erba ove potesse fare i suoi bisogni, anziché sulle piastrelle della casa precedente.

      E lei, la mia Petunia, cosa mi combina?

      Va a morire!


      Dormiva in stalla, nella sua cuccia, al coperto, e soltanto due giorni fa vengo a sapere che era cardiopatica ed aveva un'aritmia cardiaca.

      La veterinaria aveva dato inizio a una cura che sembrava destinata a buon fine, cioè a farle sparire l'edema.
      Dopo la prima pastiglia di diuretico, Petunia lascia questa terra.

      Non è giusto!

      Forse, se l'avessi fatta dormire in casa, non sarebbe successo.

      Avrei dovuto accettare il mio destino di pulitore dei suoi bisogni.

      Ma io volevo voltare pagina e lasciarmi alle spalle due anni di incubo deiezioni.

      Dalle mie parti c'è un proverbio: "Finita la casa, arriva la morte!".

      Destino beffardo!

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  3. L'unico conforto, è ricordare i momenti belli passati con loro e sono pressoché tutti, perché anche quanto si sta davvero male, un cane riesce a farti stare bene.
    Tutti su questo blog, partecipano al tuo dolore.

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    1. Non ho pianto così nemmeno quando è morta mia madre.

      Per i benpensanti io devo essere proprio una...carogna!

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  4. ... mi spiace Roberto ... a noi un paio di anni fa è morta una delle cinque gatte ... anche lei problemi al cuore
    Piero

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  5. Posso immaginare quello che provi , io tutti i giorni ringrazio il cielo per avere ancora accanto il mio e alla fine della giornata il momento più bello è quando vado a letto e subito dopo sento i suoi passetti che si avvicinano alla camera e salta sul letto per accucciarsi vicino a me.
    Cerco di prepararmi mentalmente a quando mi lascerà , anche se in cuor mio vorrei che ce ne andassimo insieme.
    Cerca di pensare che tutto è predestinato , anche il cammino di questi esseri innocenti.

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  6. Roberto, ti capisco, oh si, come ti capisco.
    Non ti posso dire altro, perché se sei come me, le parole non bastano, sono troppe o troppo poche.O inutili.
    Ha avuto, la Petunia, un padrone che per lei, ha fatto anche cambio di casa.Ciao, Petunia.

    Zenzero

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  7. " Se raccogliete un cane affamato e lo nutrirete, non vi mordera'. Ecco la differenza fra l'uomo ed il cane".
    Mark Twain

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  8. So cosa passa nella testa di chi perde all'improvviso il suo amato animale.Non dico altro.
    Palladio

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  9. @ Roberto,
    io non ho mai avuto un cane, perchè quando ne prendi uno è come un bimbo che resterà tale per tutta la vita, ma credo che questa cosa sia la parte migliore, perchè resterà sempre come un bimbo, puro, ed è la sua purezza che ti fa innamorare di lui. Tu mi dirai, come fai a sapere queste cose se non ne hai mai avuto uno? In effetti ne ho avuto uno per procura, la Lady cagnetta bastardina di una mia amica, lei capiva,abbiamo camminato per Napoli, lei senza guinzaglio tra le auto io le parlavo e lei mi ascoltava, mi voleva bene, ed anch'io gliene ho voluto. Certo Petunia ti amava, e già questo scambio d'affetto è stato sufficiente a se stesso al vostro incontro, alla vostra amicizia. Ciao Rod.

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  10. coraggio Roberto, pensa all'amore che le hai dato e che ti ha dato, questo resta. e lei ti è grata. sei anni fa ho preso anch'io una ex fattrice, era traumatizzata, ora quando è sul divano vicino a me e mi guarda vedo l'amore e la fiducia. sono sicuro che anche tu hai visto questo, e lo ricorderai.
    paolo

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  11. Guardavo byoblu ora, mamma mia i nuovi cinque stelle, c era un qualcuno nn so chi sia che parlava in nome di sto fantomatico Ippocrate org...covid, le cure ci sono e via dicendo ahahah. Ma nn volevo dire questo volevo dire che parlava in spiaggia sotto un cielo a strisce ahahahahhahahah e pecoroniiiiii

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  12. A seddddd altro che italiani siamo i peggiori al mondo. Io lavoro in Francia e i francesi non sono così altro che leggende di baguette sotto le ascelle e lumache. È giusto sostituire anche cn negri o chicchessia finiamola di raccontarci le fragole gli italiani entro tot nn esisteranno più giusto così

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    1. Mah io se devo essere sincero quando ho visto la stazione di Parma trasformata in Congo mi sono sentito umiliato
      ma non per me che ero di passaggio
      ma per voi per gli impiegati che ci lavorano
      mi e'venuto il magone a vederli così rassegnati
      E d'altraparte vogliono arrivare tutti alla pensione cpsti quel che costi anche a costo di vivere in un posto dove ti può capitare una scimitarrata sul grugno
      Vi piace rimanere in un letamaio a cielo aperto dove ci sta gente che caga e piscia negli angoli della stazione xche non ha i soldi per il bagno

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  13. Scusatemi ho scritto sul post sbagliato :( io anche ho un cane e tre gatti prima erano quattro ma uno se n'è andato, mi dispiace

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  14. Io non v capivo cosa volesse dire cane fattrice poi sono andato a vedere
    Beh direi che si'e'goduta la vita la sua cagnetta prima si e'data fino allo sfinimento a fare cuccioli poi ha iincontrato l'umano lei che l'ha trattata come un uomo
    Qui da me i cani fanno mica una vita del genere
    Quasi sempre passano dalla strada alla tavola in un attimo anche se devo dire che se ne vede qualcuno in giro

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  15. Roberto mi dispiace tanto per Petunia. I sensi di colpa a volte possono farsi strada con facilità ma occorre allontanarli subito, poi soltanto il tempo può essere d'aiuto per alleviare il dolore ed elaborare la perdita. Un abbraccio.
    Saluti
    Dan

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  16. @Roberto,

    ricordiamoci SEMPRE che la PAROLA a Noi tanto cara "gli ANIMALI" deriva da ANIMA,pertanto anche se tu sei AGNOSTICO
    sappi che Lei ti sta aspettando, questo in un' altra DIMENSIONE energetica, assieme a TUTTI gli altri che hai
    CONOSCIUTO, ma NON come "padrone" ma come AMICO !

    SDEI/Sergio/Cervo Bianco
    (Il MESTRI-animalista)

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  17. Il dolore che si prova per un animale che muore è lo stesso che si prova per gli esseri umani. Persino un comunista come Asor Rosa piangeva come un vitello alla morte di Micio Nero, lo straordinario protagonista del suo bellissimo "Storie di animali e altri viventi" (Einaudi). Si vede che anche i comunisti hanno un'anima, un cuore (o almeno certuni),

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  18. Forse il trasferimento in campagna e' il regalo che Petunia le voleva fare prima di lasciarla, nonostante a lei ora possa sembrare una scelta sbagliata.
    E' inevitabile essere oppressi dai sensi di colpa in momenti come questo, ma nessuno e' veggente, soprattutto riguardo la vita degli altri, e lei ha fatto quanto di meglio potesse fare. Sono certa che Petunia questo lo sa molto bene, si leggeva tra le righe persino qui, quando ne parlava.
    Cari saluti,
    Ise

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  19. "Pa [Asor Rosa] gira piangendo per le stanze. A un certo punto s'arresta: si sorprende a pensare che sta piangendo come ha pianto per suo padre e sua madre. Ehi, che enormità: piangere per un gatto come per suo padre e, addirittura, sua madre? Pa vorrebbe trattenersi, ricomporsi: che strana follia è questa? Ma non può fare in modo che il suo pianto, le sue lacrime, la sua angoscia non siano magari diversi ma anche uguali a quelli."

    Asor Rosa, Storie di animali e altri viventi, Einaudi

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  20. Micio nero morto osserva il suo funerale

    "Pa il giorno prima si era comprato un paio di scarpe sportive. Va a ripescare in cantina la scatola di cartone e la trova pesante e ben sagomata, adatta allo scopo. Mi ci infila dentro, badando a non scomporre l'atteggiamento che ha assunto il mio corpo. Lega la scatola con un nastro rosso da dolci. Prende la vanga, e insieme andiamo verso la siepe, là dove querce e ulivi quasi si toccano, attenti però a non confondersi, siccome sono amici, molto amici, ma diversi, molto diversi. Scava una buca profonda, mi ci cala dentro delicatamente, la riempie di terra, sopra la terra mette alcuni pierroni. Alla fine si asciuga il sudore e si appoggia alla vanga. Ora gli è passata la voglia di piangere, siccome la fatica ha spinto il suo organismo in un'altra direzione (come, ahimè, capita in tutte le cose della vita). Poi torna verso casa, trascinandosi dietro la vanga."

    Storie di animali e altri viventi

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  21. Ultime riflessioni di Micio Nero sottoterra

    " ... torno a riposare nella mia cuccia sotterranea, nell'atteggiamento in cui fui fermato quel giorno dallo spillone del Doc, la testa appoggiata morbidamente su una delle due zampe anteriori, l'altra zampa proiettata in avanti come a sostenere ancora il peso del corpo. Nelle mie uscite notturne primaverili si consumerà a poco a poco quel quoziente di energie che ancora sopravvive alla dispersione crescente degli atomi del mio corpo: fino a quel giorno, credo non lontano, in cui gli atomi residui si mescoleranno al vortice universale della materia, là dove sono destinati a incontrare di nuovo gli atomi di tutti coloro che sono stati, da Pa a Mo a Hon'es'à, di tutti coloro che ho conosciuto e di tutti coloro che non ho conosciuto, pensando, come capita a tutte le creature viventi, di andare avanti e invece non facendo che tornare indietro a quel momento lontano in cui c'era già vita ma non c'erano ancora né la divisione né le distinzioni delle specie. Allora, finalmente, superate tutte le costrizioni delle identità e degli intrecci, delle diversità e dei linguaggi, saremo liberi e tutti insieme. Allora, solo allora, saremo, e per sempre, finalmente felici."

    Storie di animali e altri viventi

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  22. Perché ti senti in colpa?

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  23. A leggere questi post mi si riapre la ferita causata dalla morte della mia gatta.
    Ora gratto la sua sosia, la gatta della vicina di casa e come la mia è selvatica, mordace, graffiante, tutta nera ma con due macchie bianche: reggiseno e mutandine.

    Renè

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