venerdì 30 dicembre 2022

Lo Zen applicato



Testo di Anonimo

Nel sud del Giappone, paese che ha tanto da insegnarci, lungo il fiume Nishiki, esiste una stazione ferroviaria che non ha entrata, non ha uscita, né biglietteria, né bar o sala d'attesa. I treni, infatti, fermano al fianco della banchina, i passeggeri possono scendere, ma poi non possono andare da nessuna parte e per allontanarsi devono aspettare il convoglio successivo. Vicino non ci sono attrazioni turistiche, paesi o città, centri commerciali od attrazioni turistiche, il luogo è disabitato e la stazione per noi occidentali potrebbe sembrare del tutto inutile. La stazione in questione si chiama "Seiryu Miharashi Eki", che si traduce come “piattaforma di vista del fiume”, ed è stata pensata con la sola funzione di ricordare l’importanza del fermarsi, sia dal punto di vista fisico che mentale. I viaggiatori vi possono sostare per ammirare il panorama, per fare una semplice pausa, per meditare, per godere del silenzio circostante. Attività, queste, che spesso si dimenticano, soprattutto nelle società della fretta, della produttività, in cui non si può e non si deve avere coscienza di quanto si stia facendo, vivendo, perché si deve solo produrre, produrre, produrre, ed eventualmente consumare. Ecco, ora converrebbe che, facendo un grande respiro, si capisse che il silenzio e la riflessione in certi momenti sono fondamentali per resistere e per ripartire. Ricordiamocelo. Il tempo della vita è irripetibile, godiamocelo con responsabilità e senza farci schiacciare da consumo, profitto e potere.

2 commenti:

  1. Popolo che ha molto da insegnarci, sono dei contemplatori. Le studentesse nipponiche vendono a caro prezzo il loro intimo usato, che i prodi ex samurai acquistano a prezzi folli solo per sniffare gli effluvii vari. Vi sono poi case di tolleranza dove i predetti ex samurai vanno a guardare fissamente, senza toccare, il leggiadro sesso femminile, più guardi più paghi. Sono degli ottusi. Noi non avremmo niente da imparare, da nessuno, se non fosse che abbiamo dei governanti che non ci meriteremmo, oltre alla enorme palla al piede vaticana.
    Ma ci facciano il piacere!

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    1. Forse si può applicare ai popoli quello che il manoscritto "Desiderata" dice a proposito dei singoli: "Ascolta gli ignoranti, anch'essi hanno una storia da raccontare".


      Nella fattispecie, il Giappone era di cultura medievale fino al XX secolo, con un imperatore considerato l'incarnazione del Dio.

      Poi si sono occidentalizzati (un po' come fece Ataturk in Turchia), per decisione dell'imperatore stesso. Ma il loro processo di occidentalizzazione ha preso strade contorte, dal nostro puto di vista di occidentali DOC.

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