Fonte: Una pillola di storia antica al giorno
Nell'Impero romano gli animali erano considerati esseri privi di intelligenza, destinati a essere sfruttati dall'uomo come fonte di cibo, divertimenti, lavoro e sacrifici religiosi. O almeno, questa era la mentalità generale, ma non tutti la condividevano. Il filosofo Porfirio, per esempio, scrisse un trattato in difesa degli animali promuovendo una dieta vegetariana. Il trattato, scritto intorno al 270 d.C., era dedicato a un amico che mangiava carne: Porfirio provò a convincerlo a smettere criticando le idee di coloro che mangiavano gli animali. A chi sosteneva che gli Dèi avevano creato gli animali per l'uomo, Porfirio rispose che era impossibile perché esistevano molti animali dannosi come le zanzare e gli scorpioni. A chi promuoveva i sacrifici, Porfirio rispose che questi risultavano crudeli per gli animali e offensivi verso gli dèi, in quanto "i loro altari venivano contaminati dal sangue delle vittime". Propose quindi di sostituire i sacrifici con preghiere e offerte di vegetali. A chi riteneva che gli animali fossero esseri irrazionali incapaci di comunicare, Porfirio rispose che in realtà avevano un loro linguaggio. Per dimostrarlo ricorse a un'analogia: così come i greci non riuscivano a comprendere le parole degli Indiani, allo stesso modo non capivano i versi delle gru. Questo, tuttavia, non implicava che gli Indiani e le gru non avessero un linguaggio, ma solo che i greci non riuscivano a comprenderlo. A testimoniare l'esistenza di linguaggi animali era la varietà dei loro versi: "Essi, infatti, gridano in un modo quando hanno paura, in un altro quando chiamano, in un altro ancora quando vogliono nutrirsi…" Secondo Porfirio, gli animali per certi versi erano persino migliori delle persone. Le bestie feroci, infatti, "quando uccidono gli uomini che gli capitano davanti, li divorano senza fare niente di più crudele di ciò che facciamo noi. Anzi, gli animali sono spinti a questa ingiustizia dalla necessità e dalla fame, mentre noi nelle arene e nelle cacce uccidiamo la maggior parte degli animali arbitrariamente, a causa dei nostri piaceri e spesso addirittura per diletto".
Questo post l' ho letto ieri su facebook e mi aveva colpito per la sua logica ; diciamo che in 1800 anni le cose non sono cambiate molto ...
RispondiElimina"L'uomo è sempre l'eterno uomo", diceva Baudelaire. Freeanimals
EliminaSi veda anche "De esu carnium" (Del mangiare carne) di Plutarco. È già stato detto tutto sul senso del vegetarienesimo duemila anni fa. È interessante che i cattolici considerino il vegetarienesimo come espressione di ateismo. Se gli togli la bistecca vanno in apnea e si appellano al padreterno che consegnò all'uomo la terra col permesso di farne quel che volevano. Poi anche Gesù mangiava carne e pesce.
RispondiEliminaIl Gesù Zelota probabilmente sì, ma il Gesù Esseno non credo che mangiasse carne. Freeanimals
EliminaMah, la proposta di Porfirio di offrire agli dei verzure anziché animali da sacrificare mi pare alquanto ridicola, se così posso dire, considerata la bassa lega dei nostri creatori, ovvero entità crudeli, sanguinarie, gelose e vendicative, più inclini a bearsi, gioire del sangue e delle sofferenze umane ed animali, piuttosto che la vista di raperonzoli, melanzane e friarelli napoletani... Sempre parlando per assurdo, come sovente fanno i filosofi, forse preposti a confonder le poche idee nelle già aride zucche vuote umane.
RispondiEliminaAd ogni piccolo segnale di evoluzione morale umana, corrisponde un robusto giro di vite dei nostri aguzzini, operato dai sacerdoti, filosofi infingardi, capipopolo disonesti e prezzolati. Così successe nel quarto secolo era volgare con il criminale Costantino ed i suoi accoliti. Così mi pare stia succedendo adesso, con il dilagare dell'islam e della negritudine. Ora "legale" dell'umanità, riportare le lancette indietro di un'ora. Mai il contrario.
La diffamazione nei confronti del vegetarismo ha origini antiche perché Caino, che passò alla storia come omicida, offriva a Geova sacrifici di verdure, mentre suo fratello Abele, che faceva il pastore, offriva agnelli e pecore, cioè veri sacrifici di sangue. Freeanimals
EliminaPer questo mi fanno orrore le religioni monoteiste, perché promuovono l'uccisione di animali innocenti e il mangiare carne. Oltre che costringere uomini e donne a una vita contro natura. E ogni cosa che facciamo è peccato. L'unico peccato è ammazzare e cibarsi di vittime innocenti. Gli umani poi non sono tanto più intelligenti dei cosiddetti animali, visto che vanno contro se stessi e contro tutta la natura che ospita loro.
RispondiEliminaG.
Sagge parole. L'induismo, almeno, comprende la non violenza. Freeanimals
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