venerdì 29 novembre 2024

Eppure, non sarebbe una cattiva idea!


Fonte: Open

Guidando per le strade del Canada non è raro trovarsi di fronte a un cervo. Ma un animale con questa livrea, gli abitanti di McBride, cittadina nella Columbia Britannica, non lo avevano mai visto. Ritratto nelle foto condivise sui social dagli increduli cittadini è un cervo con addosso un giubbotto catarifrangente. La domanda che tutti si fanno é come abbia fatto a indossarlo. A sollevare il caso per prima, il 25 novembre, è stata Andrea Arnold, giornalista della testata locale Rocky Mountain Goat, una storia poi ripresa anche dal Guardian. Come descrive la reporter, le zampe dell’animale passano perfettamente nei fori del giubbotto catarifrangente e la cerniera centrale è ben chiusa, come se qualcuno lo avesse infilato all’artiodattilo premurandosi di imbacuccarlo bene.

Illegale stuzzicare (e vestire) i cervi

Ora la cittadina si interroga non solo su chi abbia vestito il cervo, ma anche sul perché lo avrebbe fatto. Un comportamento che per altro viola le norme in vigore. In base alla legge della Columbia Britannica sulla fauna selvatica, è illegale «preoccupare, esaurire, affaticare, infastidire, tormentare, assillare, o stuzzicare» un animale. Curioso anche che l’animale non mostri ferite di qualche tipo, dato che in condizioni normali un cervo non si lascerebbe avvicinare tanto da potergli mettere un gilet. I forestali sono impegnati in queste ore nella ricerca del cerbiatto con l’obiettivo di capire se la giacca debba essere rimossa. La speranza è che il capo d’abbigliamento possa cadere da solo, ma il mistero, per ora, rimane irrisolto.

15 commenti:

  1. Come no
    Io gli farei pure un corso di educazione stradale

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    1. Sono milioni gli animali, piccoli e grandi, che vengono investiti sulle strade.

      Io stesso ne sposto a decine ogni anno, sull'erba, dai serpenti, alle nutrie agli uccelli e perfino agli insetti.

      Gli animali possono essere investiti in due modi: o per sbaglio o di proposito.


      Con i maledetti che li investono di proposito, non si può fare nulla, ma con quelli che lo fanno loro malgrado, si può dare un aiuto rendendo gli animali visibili da lontano.

      Noi creiamo il nostro mondo e io vorrei creare un mondo dove ci sia sicurezza per tutti, animali selvatici compresi.

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    2. Se li vai a stanare per mettergli un giubbotto catarifrangente non sono più selvatici

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    3. Non è un problema!

      Siamo stati noi, razza padrona, a dividerli in selvatici e domestici, ma loro non lo sanno, sono inconsapevoli di avere status differenti e obbediscono agli istinti di cui la natura li ha dotati.

      Loro, che siano domestici o selvatici, conoscono la paura, che provano quando incontrano la "scimmia assassina".

      Ma, se anche riuscissimo ad abolire la caccia, cosa che farebbe fare un salto di qualità notevole agli esseri umani, resterebbe il traffico, come fonte di pericolo.

      Possiamo abolire le automobili?

      Non credo, ma, caso strano, l'Agenda 2030 lo prevede.

      Io, tra l'altro, facendo l'autista, con l'auto ci campo.

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    4. Si potrebbe eliminare la caccia , le automobili e in ultima analisi anche l' uomo .
      Ma poi restano i predatori naturali e la legge naturale della sopravvivenza.
      A quel punto chi mette il giubbotto a chi?

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    5. Allora, a questo punto dobbiamo metterci d'accordo.
      Dobbiamo decidere!
      Di quale regno vogliamo far parte? Capisco che "l'uomo è una corda tesa tra la scimmia e il Superuomo", per dirla secondo Nietzsche, ma dobbiamo fare una scelta di campo, perché non possiamo, quando ci fa comodo, dire di far parte della natura e quando non ci fa più comodo, dire che non facciamo parte della natura.

      Dobbiamo decidere se seguire le leggi della Natura o quelle dello Spirito.

      Per quanto mi riguarda, io opto per le seconde, perché i vantaggi sono infinitamente superiori rispetto alle altre.

      Ma ci sono troppi individui che fanno i furbetti. Quelli che tirano in ballo la legge della predazione per giustificare la loro passione venatoria, che viene attuata non con artigli e zanne, ma con strumenti tecnologici.

      Che andassero a caccia nudi, questi ipocriti!

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  2. Ridicoli anglosassoni e francofoni. Basta pagare e puoi sparare ai cervidi, alci, caribou, orsi grizzly eccetera. Altro che pettorina!

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    1. Secondo logica, la pettorina non dovrebbe essergli stata messa da un cacciatore, ma se tutti i cervi ne avessero una, gli investimenti stradali notturni diminuirebbero.

      Gli anglosassoni, i latini e le altre razze padrone, hanno in comune l'antropocentrismo, e negli uffici della caccia, pesca e natura prevale l'idea della..."gestione" della fauna, come fosse cosa nostra. Merce da gestire. E quindi, formulano leggi consequenziali, atte a soddisfare la voglia di uccidere dei cacciatori.

      Non tutti però sono d'accordo con queste inutili stragi. Anzi, secondo le statistiche, la maggioranza della popolazione è contraria alla caccia.

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  3. Quindi , allora , se vogliamo fare le cose per bene facciamole seriamente e per tutti , altrimenti potrei pensare che oltre l' antropocentrismo c' è anche una diversa valutazione della vita animale.

    Nella mia , ormai , lunga vita ne ho viste di tutte
    Tralasciamo animali morti in mezzo a boschi o in posti sperduti dove era evidente che non era la mano dell' orribile homo erectus la colpevole , ma cause naturali o predatorie ,
    ho visto , ai bordi delle strade , topi , talpe , pantegane , lontre , gatti , cani , uccelli , cerbiatti , poi le cronache riportano di daini , cinghiali ,lupi , e sicuramente tanti altri, magari più piccoli che passano inosservati.

    Per coerenza bisognerebbe mettere la pettorina a tutti ... bene ...
    Ma proprio tutti , dai 2 centimetri ai 4 metri .

    Si può fare , lanciamo l' idea , io ci sto , magari diamo da lavorare a qualche disoccupato o immigrato , e poi , sotto natale , si risparmierebbe sugli addobbi.

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    1. Questo è un commento...iperbolico.

      Io penso invece che "in medio stat virtus" e, ammettendo che la caccia sia abolita, per evitare incidenti stradali, si dovrebbe insegnare agli automobilisti un maggior rispetto e a stare più attenti al bordo della strada, soprattutto di notte, quando i mammiferi sono in circolazione.

      Ma mi rendo conto che hai voluto...prendermi in giro o, come dicono a Roma, "pijarmi per culo".

      Va bene così, non c'è problema.

      Io comunque alle nutrie la pettorina ce la metterei. E quando si stacca, ne metterei un'altra.

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    2. Citazione:

      "Per coerenza bisognerebbe mettere la pettorina a tutti"


      Oppure, eliminiamo totalmente i mezzi a motore, e anche quelli elettrici, per i quali siamo già sulla buona strada.

      In tal caso, se non è possibile una maturazione spontanea degli esseri umani verso la Civiltà, lasciamo che i padroni del mondo attuino l'Agenda 2030.

      Mi dispiace, ma non ci avete lasciato scelta!

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    3. Deduco che prima di inventare i mezzi a motore non moriva nessuno animale .

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    4. Ma certo che morivano, perché la morte è la padrona di tutti i viventi.
      Freeanimals

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  4. Aspirazione, compressione, scoppio e....scarico. prosaiche aderenze al funzionamento della macchina umana. Tutto a spese di altri organismi oppure combustibili eccetera eccetera. Elementare Watson, fin troppo Elementare, desolante ma illuminante, a ben pensarci.

    Moto, attività, a spese altrui. Per contro, chi per convinzioni etiche alimenta la propria caldaia con vegetali non senzienti, così sembrerebbe, ha già fatto il suo dovere, ovvero si è sganciato dalla catena del dolore degli allevamenti, mattatoi e via andare.

    Difficile convertire la massa intera. E poi, non sono forse molti i chiamati ma pochi gli eletti?

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    1. Anche Guido ceronetti diceva che scegliere un'alimentazione vegana significa sottrarre una piccola particella all'eterna comune condanna a fare il male e a patirlo.
      È una piccola goccia di refrigerio nell'immensa fornace del male.
      Freeanimals

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