Abbiamo tempo un mese e venti giorni per scongiurare la fine del mondo. Ovvero l’ennesimo Reset che i Padroni dell’Universo intendono attuare sul pianeta Terra. Altri ne hanno attuati nei secoli scorsi, narrando poi storie false che facessero dimenticare a noi, bravi scolari, nonché adulti persuasi, la vera storia dell’uomo e delle sue varie civiltà scomparse. Abbiamo un mese e venti giorni all’insediamento di Trump alla Casa Bianca. Al momento, al Pentagono, secondo Roberto Mazzoni, c’è chi tiene il “freno tirato” e non vuole che si arrivi alla morte di milioni di europei, visto che noi, abitanti della Vecchia Europa, siamo stati scelti come vittime sacrificali. Male fanno quindi i negri a venirci a trovare, perché qui si rischia grosso, mentre l’Africa, in caso di scoppio di guerra atomica, resterebbe al sicuro. Ma mentre noi nativi europei siamo stati condannati a morire inceneriti, per colpe di cui non sappiamo nulla, i negri che morirebbero con noi bruciati dalle radiazioni sono solo un surplus di quelli che rimangono sul continente nero, fecondo e prolifico come nessun altro territorio nel mondo. La Russia ha in mano le redini della situazione, in questo momento, e alla Nato non sanno che pesci pigliare. Avendo dato dimostrazione che un solo missile Oreshnik può suddividersi in sei altri missili, che a loro volta sfornano ciascuno altre sei testate, impossibile, tale Oreshnik, ad intercettarsi, hanno il coltello dalla parte del manico e dettano le regole del gioco. Putin ha già detto che, in caso di ulteriore provocazione da parte della Nato, o della Francia, o peggio ancora dell’imprevedibile Inghilterra, il bersaglio sarà la Polonia, e precisamente una base missilistica polacca, senza che ne venga colpita la popolazione confinante. Queste dichiarazioni da parte della Russia mi tranquillizzano un po’, perché io abito nelle vicinanze di Aviano, e se quella matta della Meloni dovesse fare qualcosa che indispettisca Putin oltre una certa misura, la base di Aviano sarebbe la prima ad essere colpita, così vicina com’è all’ex confine orientale. Abbiamo messo a capo dell’Italia una stupida caciottara.
Vista la tua attività di automedonte, Free, spesso sulle perigliose arterie infestate da tossici, imbriaghi, depressi e denutriti mentali, io presterei massima attenzione nell'esercizio delle funzioni, piuttosto che preoccuparsi dei missili saetta russi viaggianti a mach 7 ed oltre, destinati alle cantine belliche di Aviano, dove maturano ed invecchiano le famigerate 27 testate nucleari, metodo champenoise.....
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