Fonte:
Paolo D’Arpini
Le
Associazioni promotrici ed aderenti trovano profondamente ingiusta la decisione
della FIFA di designare Israele come stato ospitante gli europei di calcio
under 21.
L’assegnazione
di questo campionato vuole essere un ulteriore riconoscimento dello Stato
sionista, una ulteriore legittimazione alla sua politica di aggressione e
annessione.
Uno
Stato che pratica una politica di apartheid nei confronti della popolazione palestinese.
I
palestinesi non hanno la possibilità di praticare lo sport. I loro impianti
sportivi, a Gaza, sono stati distrutti durante l’operazione “piombo fuso” e mai
più ricostruiti. I giovani palestinesi che vivono in Israele e nei territori
occupati non dispongono di palestre e impianti sportivi dove poter praticare lo
sport.
Sono
impossibilitati, di fatto, perfino ad assistere alle partite viste le barriere
e i muri che sono stati costruiti.
Siamo
convinti che uno Stato che pratica l’apartheid debba essere isolato anche nel campo sportivo, così
come in quello culturale, accademico ed economico, così come fu fatto
allora con lo Stato del Sud Africa.
Scopo
di questo sit-in è, dunque, di invitare i cittadini che credono nello sport
come mezzo di comprensione ed amicizia fra i popoli a boicottare questo
campionato per dire no alla politica di apartheid e di annessione dello Stato d’Israele.
La
manifestazione si terrà mercoledì 5 giugno (giorno di inaugurazione del campionato)
alle ore 17,30 in Piazza Costituzione, a Cagliari.
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