Fonte:
All 4 Animals
Non
si placano le proteste relative alla morte orribile (e ripresa in video)
dell’anziana elefantessa da circo Madi, di cui avevamo già parlato.
Gli
attivisti per i diritti animali richiedono infatti a gran voce una
investigazione nei confronti dell’uomo che, nelle riprese, salta e balla sul
corpo dell’animale agonizzante mentre, con la proboscide nell’acqua, affoga
dopo un attacco di cuore.
Madi
aveva 48 anni, era anziana e fragile eppure veniva ancora utilizzata
all’interno del circo tedesco Universal Circus Renz. Al
momento dell’incidente costatole da vita, il carrozzone si trovava in Estonia. Dalle
riprese risulta chiaro che Madi non fosse forte e in salute. Secondo
l’associazione animalista Pro Wildlife, era in effetti troppo debole per continuare a viaggiare, un fatto che
sarebbe già stato fatto notare al circo in tempi non sospetti.
Secondo
quanto trapelato nel momento in cui la notizia è diventata di dominio pubblico,
Madi era stata portata nei pressi di un fiume nella città di Narva, perché
facesse un bagno. Nel video, Madi sembra inizialmente godersi d’acqua fino a
che non perde l’equilibro e ci finisce dentro a peso morto, sdraiata su un
fianco.
I
secondi successivi sono agghiaccianti: un uomo successivamente identificato
come Rene Renz, fratello del proprietario del circo Daniel Renz, si issa sul
corpo sommerso di Madi e inizia a saltellare, come se ballasse.
Quello
che pare evidente è la sua assoluta noncuranza nei confronti delle condizioni
dell’elefante: neppure per un istante Renz cerca di issarle la proboscide fuori
dall’acqua in modo che possa respirare. Non fa nulla che somigli lontanamente
ad un’assistenza. Al contrario, sembra quasi che il suo comportamento renda
ancora più difficile, per Madi, rimettersi in piedi – casomai ci fosse
riuscita.
I
soccorsi non arrivano, nonostante le numerose persone presenti sul posto.
Nell’arco di qualche minuto, Madi affonda ulteriormente nell’acqua e muore.
I
presenti issano a quel punto il suo corpo sulla battigia, e qui Renz le monta
di nuovo addosso.
Successivamente,
il corpo di Madi viene prelevato e trasportato da una sorta di argano.
Prima
della morte di Madi, almeno quattro denunce erano state inviate alle autorità
lettoni relativamente al trattamento che veniva riservato a questo elefante
all’interno del circo Renz: si parlava di pugni, di abusi continui, di
richieste eccessive per un animale così anziano e fragile. La questione si era
ulteriormente aggravata quando era stata diffusa la notizia che Madi non fosse
nata in cattività, ma in natura: un dettaglio di non poca importanza, visto che
il prelevamento di un elefante indiano dal suo habitat per utilizzi di questo
tipo viola la convenzione CITES sulle specie in via di estinzione.
È
stato invece ormai confermato che Madi sia morta per un attacco di cuore, e
sembra che il suo addestratore dovrà pagare una multa di 400 euro per
“maltrattamento”. È probabile che le autorità lettoni non procederanno con
ulteriori accuse o indagini.
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