In sé l'idea è
affascinante: anziché combattere direttamente i virus, togliere loro
il terreno di sotto i piedi. Vale a dire: se un ladro cerca di
entrarti in casa, anziché sparargli, fare in modo che non possa
entrare, magari cambiando le scale o l'accesso all'abitazione. E
questo perché i virus hanno la capacità di adattarsi a ogni tipo di
antibiotico, riproducendosi velocemente e creando ceppi virali
inattaccabili. Il che porterebbe a dover ricominciare tutto daccapo,
cosa utile per le industrie, ma disastrosa per i malati. Peccato che
verso la fine del filmato caschi l'asino, cioè si scopra di aver a
che fare con vivisettori non dissimili da quelli che dominano il
mondo accademico e chi lo comanda: BigPharma e le multinazionali. Una
versione sul tema dell'errore metodologico. Nuovi guadagni in vista
per i padroni delle malattie. Quando gli antibiotici non
funzioneranno più, cominceranno a diffondere le nuove tecniche. La
stessa cosa che succede con l'energia: finito tutto il petrolio, si
darà il via ai motori che non usano fonti fossili. Ma a guadagnarci
sarà sempre la stessa banda criminale.
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