Fonte: Il Fatto Quotidiano
“Come si vive qui? Sono 16 anni che non chiudo la porta di
casa”. Dopo una vita passata in giro per il mondo, Rodolfo Rizzo,
77 anni, vicentino, ha deciso di fermarsi alle Isole Azzorre,
l’arcipelago di origine vulcanica al centro dell’oceano
Atlantico, sotto bandiera portoghese. L’Italia? “No, non mi
manca”, racconta. Rodolfo, classe 1940, ha cominciato a navigare da
giovane con la nave Leonardo Da Vinci, direzione New York. Poi, col
suo lavoro di pilota prima e di fotografo poi, è passato da Capo
Horn all’Alaska, dal Kenya a Shanghai. “Ho girato il mondo sia
come marinaio che come fotografo – racconta – Di posti belli ne
ho visti, ma la prima volta che sono sbarcato qui alle Azzorre ho
pensato fosse un paradiso”.
Dopo tre sopralluoghi insieme alla famiglia, Rodolfo ha comprato
casa a São Miguel, l’isola principale del piccolo arcipelago in
mezzo all’Atlantico. Tra queste, alcune sono disabitate. Ma a São
Miguel c’è tutto: ospedali, università, supermercati. Giornata
tipo? “Hai presente uno che vive in perenne vacanza? – spiega
Rodolfo – Di mattina coltivo fiori, gioco con i cani, tengo i
contatti con i miei amici. Si va a passeggiare e a pescare, si
organizzano barbecue o cene a base di cibo italiano. Si va al
supermercato o a seguire eventi sportivi”.
La temperatura resta tutto l’anno tra i 10 e i 30 gradi. Il
costo della vita in media è più basso del 30% rispetto all’Italia.
Di pesce ce n’è in abbondanza, “quasi te lo regalano”,
racconta Rodolfo. Così come la carne. Qualche anno fa c’erano
problemi con le verdure, ma oggi se ne producono in abbondanza: “Le
Azzorre sono diventate enormi serre a cielo aperto”, spiega. “E
poi non si spende per il riscaldamento”, sorride.
Gli accordi bilaterali tra Portogallo e Italia, inoltre, prevedono
che le tasse devono essere pagate nel Paese in cui il cittadino ha
spostato la residenza, evitando così la doppia imposizione. “E il
trattamento sanitario è in certi casi migliore rispetto a quello
italiano”, aggiunge Rodolfo. Difetti? “Anche qui ci sono cose che
potrebbero essere migliorate, ma nel contesto generale sarebbe
vergognoso lamentarsi”. Le Azzorre sono un Paese relativamente
giovane, con appena 500 anni di storia. “Negli ultimi tempi si ha
la sensazione di un netto miglioramento”, aggiunge l’ex fotografo
vicentino. Anche suo figlio, Thomas, dopo lo choc iniziale legato al
trasferimento, è riuscito ad adattarsi alla grande. Oggi ha 24 anni,
lavora all’Ambasciata italiana ed è il più giovane Console
Onorario d’Europa. “E pensare che all’inizio non capiva neanche
una parola di portoghese”, sorride Rodolfo.
Dopo la chiusura della rotta sul Nord Africa legata al terrorismo
internazionale, sono sempre più gli italiani che stanno arrivando
alle Azzorre. “Parliamo in media di una famiglia al mese –
racconta –. Comprano casa a prezzi di mercato decisamente più
bassi rispetto all’Italia e decidono di stabilirsi qui”.
L’Italia? “No, non mi manca”, risponde Rodolfo. Dopo 16 anni
trascorsi in un paradiso come le Azzorre, “ti posso confermare che
il concetto di vivere nel bello esiste”, continua. Grazie a
internet, poi, si sono accorciate notevolmente le distanze, così da
essere in contatto quotidianamente con amici e familiari. Tornare?
No, grazie. “Queste isole sono ancora tutte da scoprire. Non esiste
la parola criminalità, non esiste il fenomeno del terrorismo. In
Italia, invece – continua Rodolfo – c’è troppa delinquenza
protetta dallo Stato”.
Le Azzorre, insomma, sono dipinte come un posto prevalentemente
per pensionati. Ma non mancano le opportunità per i giovani italiani
che vorrebbero trasferirsi. In primis per i medici: “Basta arrivare
qui con una laurea in medicina – racconta l’ex fotografo – e in
poco tempo si troverebbe posto nell’ospedale dell’isola”. Ma ci
sono parecchie possibilità di crescita e investimento anche nei
settori della pesca e dell’agricoltura, passando per le immersioni:
“In certi punti al largo della Azzorre la visibilità del fondale a
occhio nudo tocca i 50 metri: per gli esperti, questo, è tra i 5
mari più belli al mondo”, continua.
Ai giovani italiani, comunque, l’ex fotografo consiglia di
prepararsi professionalmente “in modo serio”. E di andare via
dall’Italia: “Ci sono Paesi come Cina, Brasile o Norvegia, che
offrono grandi spazi, grandi guadagni e grandi opportunità”.
Rodolfo, intanto, resta nella sua villa a São Miguel: “Ora che è
arrivata qui anche la Ryanair sta aumentando il traffico turistico.
Il mondo fino ad ora ci ha dimenticati – conclude – Speriamo
continui così”.
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