Sapevo che c’era e avrei potuto andarci, ma non avevo voglia di
prendere il treno per andare a Udine. Ho preferito passare il sabato
passeggiando con la mia cagnetta e facendo le cose che faccio sempre,
quando sono pervaso dall’istinto sedentario. E poi, posso
approfittare del fotografo del Messaggero Veneto, che oltretutto
viene pagato, a differenza di me che ci rimetto di tasca mia. Fare il
blogger, cioè il simil-giornalista, è entusiasmante, ma non rende.
E allora, tanto valeva rimanere a casa. Un primo dato che salta agli occhi è stata la presenza del
sindaco di Udine, Honsell, e della Serracchiani, governatore del
Friuli Venezia Giulia, in testa al corteo. Ora, io mi chiedo: c’è
qualcuno che capisce la differenza tra una manifestazione senza
l’appoggio delle autorità e una sponsorizzata dalle istituzioni? A
me viene in mente Robert Pirsig che, come tanti altri prima e dopo di
lui, disse: “Le istituzioni quali le scuole, le chiese, i governi e
le organizzazioni politiche di ogni sorta tendono a orientare il
pensiero verso fini diversi dalla verità, a utilizzarlo per la
perpetuazione delle proprie funzioni e per il controllo degli
individui al servizio di tali funzioni”.
Ma senza scomodare l’autore de “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, basta chiedersi: quando mai noi
animalisti abbiamo avuto il sindaco e il governatore regionale alle
nostre manifestazioni? Portare avanti le rivendicazioni dei diritti
animali è dirompente per una società basata sul loro sfruttamento e
le battaglie animaliste vanno, per tale ragione, a collocarsi in zone
di confine, borderline, come si usa dire. Idem con le recenti
proteste dei genitori contro l’imposizione dei vaccini. Silenzio
dei media e nessuna simpatia da parte di sindaci e governatori. Solo
qualche sparuto personaggio politico si è chiamato fuori da questo
ostracismo generale: Sibilia, per i 5 Stelle e una consigliera dellaVal d’Aosta. Di altri politici non ne sono al corrente.
Sia gli animalisti che le persone che chiedono libertà di scelta
vaccinale hanno lo stesso nemico, quelle industrie farmaceutiche che
sadicamente e criminosamente torturano gli animali e sperimentano i
loro veleni sui bambini e sulla popolazione adulta, dietro la cortina
fumogena di tesi menzognere e grazie alla complicità di ministri
senza cervello. La differenza tra i due gruppi è che per gli
animalisti, la lotta, è più dura, giacché i vaccini sono una parte
settoriale di una più vasta truffa che inizia nei laboratori di
ricerca e finisce nelle corsie degli ospedali e nelle farmacie.
Ma parliamo del Gay Pride di Udine, ché qui siamo andati fuori
tema! Il mio pensiero, da bravo anarchico individualista, è che
sulle scelte del singolo, su come cioè esprimere la propria
sessualità, nessuno deve mettere lingua. Non c’è niente da
sindacare. Nel chiuso delle proprie abitazioni, fra adulti
consenzienti, ognuno è libero di cercare la felicità come meglio
crede e come meglio può, basta che non si faccia del male ad animali
e bambini.
Detto questo, vanno fatte alcune considerazioni di natura
politica, ovvero sociale, dal momento che siamo animali sociali e
dobbiamo giocoforza relazionarci con chi ci sta attorno. Ogni popolo
ha avuto il suo percorso e in Europa, fino a qualche decennio fa,
l’omosessualità era disapprovata dall’opinione pubblica. Ciò
non significa che quel tipo di società bigotta fosse quello
moralmente migliore, e la lotta dei gay può essere accomunata alle
altre lotte di liberazione, della donna, degli animali, ecc. Ma se il
movimento femminista – e lo si è scoperto decenni dopo – è nato
con lo scopo di destabilizzare la famiglia, perché non immaginare
che anche quello LGTB abbia lo stesso scopo? E magari la stessa
matrice?
Per il momento, le lotte animaliste non sono state sponsorizzate
dalle istituzioni, né quindi strumentalizzate, se si esclude il
goffo tentativo di Berlusconi di riacquistare una verginità perduta
appoggiando la nobile causa degli animali. Perché è proprio questo
il punto, secondo me: le pari opportunità dei gay vengono
strumentalizzate dal Potere per i propri fini, come diceva Robert
Pirsig. Io ci sento lo storico “Fetor judaicus”, ma forse sono
solo io a sentirlo. E’ vero che nel Vecchio Testamento, ribadito
poi da Paolo di Tarso, la sodomia era condannata, ma in epoca moderna
c’è un potere occulto che domina il mondo e che ha tra le sue fila
un gran numero di ebrei. Prima, inter pares, la stirpe Rothschild,
padrona di Israele, oltre che della maggior parte dei mass-media
mondiali.
I gay di Udine, giunti anche da Slovenia, Austria, Veneto e
Trentino, non lo sanno e non c’è bisogno che lo sappiano: le loro
rivendicazioni sono strumentalizzate da chi ha in mente di instaurare
il nuovo ordine mondiale. Una popolazione meticcia, condizionata
mentalmente, che non si riproduca più come fanno gli altri animali,
ma che deleghi alle autorità il compito di sviluppare embrioni in
provetta. Dietro l’euforia per la libertà sessuale, si nasconde la
mazzata futura della peggiore dittatura mai esistita su questo
pianeta, sempre che l’agenda sionista arrivi ad essere
implementata. Qualcosa potrebbe andare storto, vista la fretta con
cui i padroni del mondo spingono sull’acceleratore del NWO. Una
fetta di popolazione potrebbe svegliarsi dall’incantesimo e
riuscire a vedere il quadro generale, immaginando dove gli Illuminati
vogliono andare a parare.
Come si fomenta odio verso i fanatici animalisti e si fanno
passare i genitori consapevoli per oscurantisti, così basta dire che
chi non vuole i matrimoni gay e le adozioni dei bambini a coppie
omosessuali è fascista e il gioco è fatto. I sionisti sono da
sempre abili nel metodo del “divide et impera”. Del resto, avendo
in mano giornali, televisioni, cinema ed editoria, lo scherzetto gli
riesce facile. Ne deriva che, anche essendo rimasto fermo alle mie
convinzioni di trenta anni fa, ora mi si sta appiccicando l’etichetta
di – nell’ordine - fanatico, oscurantista e fascista. E vabbé,
me ne farò una ragione. Io, finché me lo lasceranno fare,
continuerò a denunciarli. I massoni sionisti mondialisti ingannano
milioni di persone, vogliono assumere il comando definitivo di questo
mondo e lo fanno mentendo spudoratamente. Ora i gay sono messi sugli
altari, è il loro momento, ma durerà poco. Dove andremo a parare,
con queste e altre parate, lo scopriremo ben presto.
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