Mara Bonnet: La croce è l'unione tra il sopra ed il sotto, tra il
bianco ed il nero, mai stati divisi fondamentalmente, se non nella
dimensione terrena di terza dimensione, dove per far esperienza e
realizzare ciò che realmente siamo, abbiamo bisogno della dualità
(quindi, illusoria separazione). Il punto importante sta nel centro
della croce, nell'intersecazione delle due linee. In quel punto c'è
il nulla, c'è il vuoto assoluto, dove giungeremo dopo aver compreso
tramite l'esperienza.. E gioiremo perché nel qui e ora vedremo ciò
che realmente è in tutto ciò che ci circonda il raggiungimento
della consapevolezza.
Agelo Domin: Hai ragione, ma è come fosse anche il simbolo del
potere ai 4 angoli della terra o dell'universo.
Mara Bonnet: Sì, comprendo ciò che vuoi dire. Potere è sempre
una forma illusoria dell'Ego. Il potere si esercita sfruttando la
paura. La paura è anch'essa legata a bassa vibrazione, quindi,
proiezione della mente, mente scollegata ovviamente dal cuore. Nella
croce, ognuno può vedere ciò che sente. E ciò che uno sente è la
proiezione del suo stato di consapevolezza.
Agelo Domin: Veritas omni domus.
Diletta Olivieri: Come è sopra, così è sotto, cielo e terra
sono uniti da pensieri, entità, esseri viventi. L'universo intero è
una parte di noi.
Francesco Noetic: Nei popoli antichi la croce ha rappresentato sia
il sole, sia l'uomo.
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