Fonte: Un’Europa diversa
La campagna elettorale è
già cominciata. I partiti stanno giocando a chi la spara più grossa
senza affrontare i temi veramente importanti per il futuro del Paese.
Questo significa che alla fine non cambierà nulla. A iniziare
dall’euro. M5S propone un referendum consultivo sulla moneta unica.
Una maniera per buttare la palla in tribuna e guadagnare tempo per
non decidere. Neanche ai leghisti piace l’attuale sistema
monetario. Vagheggiano di soluzioni radicali ma senza
concretezza. Per cui non illudiamoci. Semmai preoccupiamoci di
quello che la Ue potrà pretendere dal prossimo esecutivo. Facciamo una premessa per comprendere
in che gabbia siamo. Ormai lo sanno anche i sassi che da quando
utilizziamo l’euro, l’azione governativa è limitata: il ciclo
economico (per un Paese come il nostro che esporta molto) è deciso
dal cambio con il dollaro. Per noi il prezzo giusto sarebbe
intorno a 1,16. Se questo valore è ben più alto andiamo male
(ricordate come eravamo con l’euro a 1,40? Recessione). A fine anno
la Bce terminerà di stampare moneta: di fatto, complice la ripresa,
l’euro è destinato a rivalutarsi. E noi a rimetterci.
L’euro e, in generale, tutte le
politiche comunitarie sono state utilizzate dai nostri governi come
un tappeto per nascondere la polvere. Chiunque arriverà a
Palazzo Chigi sarà sorvegliato speciale a Bruxelles. Tanto più che
in Germania il debito continua a scendere, mentre da noi sale,
nonostante la Bce abbia portato tassi fra zero e sotto zero. Se il
Pil iniziasse a balbettare, gli euroburocrati sono pronti a prendere
carta e penna per scrivere letterine al premier, chiedendo sacrifici
e nuove misure, tipo introduzione della tassa di successione e
inasprimento del prelievo sugli immobili. Si potrebbe mandare a quel
paese la Ue, che solo di quota annuale costa un 16-17 miliardi: basta
dimostrare di saper crescere e tagliare il debito da soli, senza
suggerimenti comunitari. Come fare? Meno tasse, subito, e meno spesa
pubblica, immediatamente. Raro però che un politico italiano, in
campagna elettorale permanente, prenda in mano le forbici per
tagliare balzelli. Si continuerà così fino a quando la strega di
Bruxelles ci commissarierà. È già successo con Monti. Occhio.
I 5 stelle cambiano idea su Euro, Europa ed immigrazione 2 o 3 volte al giorno. Sono un esperimento sociale, un referendum occulto: quanti sono i minus habens in Italia? Contatene i voti!
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