In Italia e in Europa convivono due popoli: "i traditori ex rossi di sinistra e i centristi popolari" e gli “ultimi veri patrioti italiani detti populisti”, che resistono. Quando si giunge a rinnegare la propria etnia, le tradizioni, i valori, è come rinnegare tutti quei vecchi nostri antenati che hanno dato la vita per costruire la nostra libertà. Adesso gli esempi di civiltà sono gli emigrati che fanno a pezzi le persone, i Rom che delinquono in tutti i modi possibili, le famiglie arcobaleno, i gay, ecc. Si capisce che chi ci ha governato - e ancora difende questo modo di pensare nonostante il disastro che si profila all’orizzonte - va di certo reso innocuo politicamente e relegato ai confini del mondo del quale vuole difendere i diritti. Non si può distruggere casa nostra, che è costata milioni di vite umane italiane per avere la libertà e i servizi che abbiamo oggi, per far finta di salvare il mondo. Il mondo si salva solo se ogni popolo sta a casa sua e cerca di migliorare le proprie condizioni di vita, combattendo contro le avversità che si ritrova come abbiamo fatto noi. Di certo le multinazionali europee che fanno capo a George Soros sanno i disastri che fanno in giro per il mondo, ma noi italiani non abbiamo mai partecipato e avuto vantaggi da questi disastri, quindi è giusto che le migrazioni invadano quei paesi che da secoli fanno i negrieri e mercanti di schiavi, cioè Francia, Olanda, Belgio, Danimarca, Svezia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Germania. Noi italiani non abbiamo mai fatto i negrieri in giro per il mondo. Bene, se siamo ancora un popolo, difendiamoci da questa cultura che snatura la nostra dignità.