Il virus che ha spaccato in due il popolo italiano

Testo di Antonella Lucato

Giorno dopo giorno i più si adeguano a restrizioni sempre più limitanti: al coprifuoco, a non poter più vedere i propri cari, a non muoversi da casa, a non abbracciarsi, toccarsi, a non sfiorarsi nemmeno con la mano, al sorriso nascosto dietro una maschera, a non viaggiare e nemmeno uscire dal proprio Comune, a non potersi riunire, a non andare ad un concerto, ad essere intimoriti di pagare multe salate, vere e proprie estorsioni legalizzate, ad essere controllati e giustificare ogni spostamento, a vivere agli arresti domiciliari come i delinquenti a cui invece viene permesso di uscire, a veder morire attività messe in piedi con la fatica di una vita, a vedere chiusi i luoghi d’incontro, dai bar alle caffetterie, dai ristoranti ai negozi, dalle librerie ai cinema ai teatri. E la Chiesa invece di organizzare cerchi di preghiera per offrire conforto ed elevare gli animi pur nel rispetto delle regole, impone la mestizia persino per la celebrazione della Gioia della Nascita di Gesù nel Natale. 

Le tasse in Italia per i contribuenti erano già tra le più alte al mondo e in un momento di chiusura invece che dare speranza per un rilancio, tagliando le tasse, l’unica cosa che sanno proporre è una patrimoniale per metter mano sui risparmi di una vita degli italiani e sulla casa già super tassata. I media asserviti al potere amplificano la paura, il terrorismo psicologico, il disorientamento per far passare queste limitazioni come unica soluzione. Il virus esiste sì, non si può negare, ma la soluzione non può essere distruggere la vita dei sani, delle sane relazioni familiari, amorose ed affettive. Uccidere la vita culturale, musicale, sociale, chiudere attività autonome, eliminare le libertà duramente conquistate, impoverire i cittadini, tassare i già super tartassati contribuenti, imponendo paura, terrore, povertà, desolazione, disperazione. Coloro che impongono queste restrizioni agli altri, fateci caso, se ne stanno al calduccio nelle loro dimore con i loro bonifici mensili, i benefits ed i privilegi pagati dai contribuenti, mentre i predatori si arricchiscono ed aumentano il loro potere, usando il virus distruggono gli autonomi, considerati gli ultimi ribelli ancora non assoggettati al loro potere e strozzano i contribuenti per asservirli. C’è chi dal virus ci guadagna in termini di potere, controllo, soldi, prestigio, notorietà, poltrone, posizioni e privilegi. Fateci caso.