Claudio Coccarelli: Rampini ha centrato benissimo il problema. Il Pd non è più il partito del proletariato, è diventato il partito dei miliardari e delle star. E questo è assurdo.
Franco: È la prima volta che apprezzo Rampimi perché dice il vero!
Ernesto: Purtroppo è diventato il partito delle classi sociali più abbienti, dimenticando la propria vocazione in difesa del proletariato. Infatti ottiene i maggiori consensi elettorali nelle zone più esclusive delle grandi città, ed è soprannominato il partito delle ZTL.
Paolikkio: Si pongono due domande: - perché lo dice, e proprio adesso? - perché lo invitano in continuazione, nonostante quello che dice?
Mi viene in mente il panfilo di un mega direttore galattico di Fantozzi. Il Bracciante, era il nome dell'imbarcazione....
RispondiEliminaIn tempi non sospetti (anno 2006) ebbi modo di apprezzare Rampini come scrittore, quando lessi questo libro.
EliminaMa finiamola! Forse gli attivisti erano convinti di essere il partito del proletariato, ma le alte sfere sanno da sempre che l'unico obbiettivo di questo partito è quello di abbattere ogni etica travestendo obbrobri da diritti.
RispondiEliminaHanno finto di conquistare attraverso le lotte qualche beneficio solo per poi aprire le braccia e dire che il tempo delle lotte è finito, bisogna trattare, scendere a compromessi, fare buon viso a cattiva sorte, mentre le grandi aziende tagliavano, riducevano, dislocavano, precarizzavano,...adesso manco fingono più, portano avanti lotte che francamente non si capisce che cacchio c'entrino col proletariato e il mondo del lavoro. Niente! Ecco cosa c'entrano.
Stramaledetto partito di massoni!
... la sinistra fa SEMPRE il gioco del grande capitale, a volte, "senza saperlo"
RispondiEliminaOswald Spengler, Il tramonto dell'Occidente - 1922
come diceva il compianto Renzo Montagnani, svegliaa, le stelle in cielo, un son sceriffi morti
saluti
Piero