lunedì 26 agosto 2024

Donne che commettono crimini efferati


Testo di Francesco

Lei si chiamava Lola Daviet, era una bambina di 12 anni. Parigi, 18 ottobre 2022, Lola esce da scuola, abita molto vicino, 200 metri. Ma viene fermata da una donna, immigrata algerina di 24 anni, Dhabia Benkired. Con l’inganno la porta nell’appartamento della sorella, lì la stupra e la costringe a praticarle sesso orale, poi la lega con del nastro adesivo e le copre la bocca. Mentre Lola è legata la criminale beve un caffè e ascolta della musica, dopodiché con un paio di forbici si accanisce sul corpo della povera ragazza, colpendola violentemente, soprattutto al collo, non contenta la soffoca. Muore così Lola, terrorizzata, tra sofferenze atroci, per asfissia. L’algerina mette il corpo in una valigia e lo abbandona in strada. Tutti i fatti vengono freddamente descritti nel dettaglio dall’immigrata, che aggiunge anche di aver raccolto il sangue di Lola in una bottiglietta e averlo successivamente bevuto. Tutta questo, tutta questa crudeltà, solo per vendicarsi della madre di Lola, colpevole di non averle consegnato un badge. L’algerina viene condannata all’ergastolo.

2 commenti:

  1. e non si puo' questo efferato abominevole gesto catalogarlo come femminicidio ?

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    1. Qui entriamo nell'ambito della strumentalizzazione delle parole.

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