Non conoscevo questo canale. Sono riprese, senza camuffamento e a mano libera, che solo in un paese anglosassone possono essere fatte. Da noi, la distanza di sicurezza di uno scoiattolo non permetterebbe un tal genere di confidenza. Gli scoiattoli nostrani si guardano bene dall’avvicinarsi agli esseri umani. Qui invece, non senza una certa dose di pazienza, una donna è riuscita a creare addirittura un canale You Tube pubblicando i rapporti amichevoli con diversi scoiattoli, sotto lo sguardo indifferente del gatto di casa, dando a ciascuno di essi un nome, cioè riuscendo a riconoscerli. Qui da noi, non solo gli scoiattoli non si fidano, ma avrebbero uno stuolo di naturalisti che arriccerebbero il naso, sollevando proteste perché a loro dire non si devono abituare gli animali selvatici a prendere il cibo dalle mani dell’uomo. Ma chi l’ha detto? Solo perché molti trogloditi umanoidi, che circolano tra noi, sarebbero disposti a far loro del male (basta vedere cosa sta succedendo in Trentino con orsi e lupi) non significa che noi, gente per bene e amanti della natura, dobbiamo rinunciare al piacere di familiarizzare con queste bellissime creature. Lasciamo pure che i naturalisti accademici sbraitino e levino alti lai, tirando noiosamente in ballo i film di Walt Disney, come se quelli fossero la fonte delle nostre scelte di amicizia con le altre specie! Gli scoiattoli hanno già come nemici i gatti di famiglia, tranne quello che appare nel video, senza bisogno d'incontrare l'ostilità di contadini, cacciatori e naturalisti, usciti dal tritacarne universitario. Siamo noi a creare il nostro mondo e io, dando da mangiare agli scoiattoli, cosa che purtroppo in Italia non mi è possibile fare, causa basso livello di civilizzazione, creo un mondo di amicizia e solidarietà con i miei fratelli animali. Tutto ciò che io posso fare, anche se sui social mi è stato detto che sbaglio, è offrire cibo a passeri e cince. E per far questo, sto spendendo un patrimonio in granaglie, visto che con il freddo non trovano da mangiare in natura. Anche stavolta devo ringraziare Francesco, un utente del blog che mi suggerisce spesso argomenti, articoli e filmati interessanti. E che ovviamente ringrazio.
La curiosa - e carina - etimologia di "scoiattolo":
RispondiEliminascoiàttolo s.m. [sec. XV]
~ piccolo roditore con tronco snello e coda molto lunga.
LATINO PROVENIENTE DAL GRECO: dim. del lat. volg. *scuriŏlu(m), dim. di sciūrus (da cui SCIURIDE), dal gr. skíuros, comp. di skiá ‘ombra’ e urá ‘coda’ nel senso di ‘che si fa ombra con la coda’ ► fr. écureuil, occit. esquirol.
(L'Etimologico di Alberto Nocentini)
Infatti, il suo nome latino è Sciurus vulgaris.
Eliminain fondo gli scoiattoli sono ratti con la coda pelosa.
RispondiEliminapensa che festa sarebbe per il gatto rosso del tuo vicino avere questi scoiattoli a portata di zampa
Quando abitavo in una baita in montagna, dal 2000 al 2006, anno in cui ci siamo conosciuti (all'aeroporto Malpensa), avevo un gatto grigio di nome Mitch (pronuncia Mic con la C dolce).
EliminaAvevo anche il sottotetto infestato dai ghiri e a volte Mitch mi faceva trovare le loro teste davanti alla porta di casa, se non addirittura il loro corpo intero, segno che si era saziato e non aveva più fame.
Misi anche un dissuasore elettronico che emetteva onde radio, per allontanarli, perché correndo come pazzi in soffitta non mi lasciavano dormire.
Ovviamente, il dispositivo elettronico non ha mai funzionato. A differenza di Mitch.