giovedì 8 agosto 2013

Degni figli dei vichinghi

 
 
La Svezia è in shock per l’odioso caso di crudeltà animale proveniente dall’Oland Zoo.
Qui, alcuni dipendenti sono accusati di aver ammazzato a bastonate alcuni animali per risparmiare sulle spese veterinarie.
Caroline Ryding racconta di aver rassegnato le dimissioni da quella che, nel Paese, è definita come una delle più grandi e famose attrazioni turistiche dopo essere stata testimone di continui maltrattamenti agli animali.
L’ex impiegata ha dichiarato: “Una capra e un coati sono stati picchiati a morte con delle mazze da baseball”.
“Per loro non c’era posto e non potevano permettersi un veterinario”, continua la Ryding, “Così i proprietari ci hanno intimato di non dire nulla, perché quello che avevano fatto era illegale. Quello che hanno fatto è terribile, e se ne devono prendere la responsabilità. Mi risulta anche che un cucciolo di leone sia stato lasciato morire di fame, ma non posso confermarlo”.


Altri ex dipendenti sostengono che una scimmia venne lasciata morire dallo staff dello zoo dopo un aborto, perché la chiamata al veterinario era stata fatta con estremo, imperdonabile ritardo.
“Ho lasciato l’impiego perché non potevo più lavorare lì. Spero che le cose migliorino, voglio che si prendano cura degli animali”, dichiara la ex dipendente.
A seguito della denuncia, le istituzioni locali hanno deciso per un’ispezione della struttura, mentre l’Associazione degli Zoo Svedesi ha promesso un’investigazione a tutto campo.
Al parco, naturalmente, ogni accusa è stata negata.
Il portavoce dello zoo Hans Uhrus sostiene che i veterinari si sono sempre presi cura degli animali: “Ci prendiamo cura di loro. Non ci sono mai state lamentele verso il parco”.

La versione di Uhrus è stata confermata da uno dei veterinari della struttura, il dottor Karl Johan Nordfel: “Come chirurgo veterinario del parco, visito la struttura almeno una volta alla settimana per vedere come vengono tenuti gli animali. Il loro benessere è controllato ogni giorno dallo staff e da me durante le mie visite. Non ho critiche da muovere”.

Nelle scorse ore, tuttavia, nuove accuse sono piovute sullo staff, che avrebbe utilizzato parti degli animali uccisi per la mensa dipendenti: si tratterebbe di resti di capre, galline e maiali.
Una dei dipendenti ha dichiarato al Daily Mail: “A volte, dopo averli uccisi, facevamo agli animali un’iniezione in modo che fosse difficile stabilire che erano stati uccisi nel modo sbagliato, nel caso di un’ispezione. Ma spesso le capre venivano semplicemente sgozzate”.

I dipendenti stagionali, poi, sarebbero trattati male quanto gli animali: costretti a lavorare su turni massacranti e sottopagati, licenziati se osano lamentarsi. La mensa, inclusa nel contratto di lavoro con il parco, ospiterebbe resti degli animali uccisi.
Niclas, un ex dipendente, ha dichiarato di aver personalmente ucciso uno dei maiali dello zoo per utilizzarne la carne alla mensa aziendale.
Lo zoo accusato, che si trova sull’isola baltica di Oland, sulla costa est della Svezia, detiene cento specie diverse.

6 commenti:

  1. Se mi è consentito un piccolo sconfinamento nella volgarità ("Semel in anno licet insanire" dicevano i latini) piuttosto che "figli dei Vichinghi" userei "figli di P******"

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  2. ...mah, a livello storico i Vichinghi non erano particolarmente noti per la violenza sugli animali, quanto per ben altro;
    per un caso avvenuto in Svezia, se ne contano centinaia in Italia, su tutto il territorio, comprendendo sia enti pubblici che singoli privati (il signor Stoppa di Striscia la notizia ne puo' tranquillamente e superficialmente cavalcare l'onda mediatica) ... se questo articolo è un tentativo di risposta alle campagne pubblicitarie svedesi in cui si sconsigliava la vacanza in Italia perchè "fa piangere i bambini" direi che il tentativo è davvero malriuscito... bisognerebbe trovare argomentazioni piu' forti per poterci permettere di competere in campo di civiltà e diritti (sia umani che animali - escludendo la mattanza dei globicefali delle isole Faroer) con la maggior parte degli stati scandinavi...
    ne è poi testimonianza l'incipit dell'articolo "La Svezia è in shock per l’odioso caso di crudeltà animale proveniente dall’Oland Zoo" ... quando mai l'ITALIA intera è rimasta shockata per le efferatezze quotidiane, che tu puntualmente riporti, nei confronti dei nostri fratelli animali?
    Poi, tutto il mondo è paese e la madre (meretrice) dei bastardi è sempre incinta, quindi nessuno stato è esente dall'onta della violenza nei confronti degli animali, ma noi come Italiani credo dovremmo guardarci un po piu' in casa...

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    1. Concordo con te sul livello di civiltà degli scandinavi, un po' più elevato di quello delle genti latine.


      Tuttavia, non ci sono solo le mattanze dei globicefali, compiute da popolazioni danesi, ma anche i norvegesi che, al pari degli islandesi, non hanno mai smesso di cacciare cetacei.
      Non a livello dei giapponesi, ma sempre in nome di un'antica tradizione peschereccia.

      Quando nel 1981 sono stato in Svezia, ho visto molti alcolizzati, segno che la gente del luogo non è felice. Anche in Friuli l'alcolismo non scherza e infatti i miei conterranei sono particolarmente....musoni, a cominciare da me.

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  3. indiscutibile l'evidenza dell'alcolismo, forse le cause scatenanti pero' sono differenti...pare anche che le lunghe notti, o di contro il sole a mezzanotte causi non pochi problemi, tra cui anche un alto tasso di suicidi... quando ad ogni modo andai a Stoccolma e Goteborg, nel '92, rimasi esterefatto per l'allora irraggiungibile livello di civiltà (e se lo era allora, figuriamoci di quanto possa essersi divaricata la forbice ora)...
    Ad ogni modo, ammetto di aver vergognosamente dimenticato l'argomento "caccia ai cetacei", riprovevole e violentissima pratica sulla quale pubblicai http://eco-active.blogspot.it/2013/05/islanda-come-il-giappone.html ... tralaltro, la mattanza dei globicefali non è neppure in nome di un'antica tradizione perchereccia, quando di un'antica pratica "iniziatica" alla maggior età, insomma, un rituale propiziatorio... questo è effettivamente degradante...

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    1. Tribù primitive nordiche che iniziano i giovani alla maggiore età.

      I Masai lo fanno uccidendo un leone con la lancia.

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