martedì 13 agosto 2013

La sindrome di Papillon

L'animale che scampa alla morte ha un grande impatto sulla psiche delle persone e porta molti a fare la scelta definitiva: adottare un'alimentazione cruelty free, l'unica scelta etica possibile. Un ergastolano evade dalla Cayenna e tutte le simpatie sono per lui. Una mucca scappa dal macello. Una goccia nel mare dell'indifferenza ottusa e vorace. Un'ambasciatrice.

2 commenti:

  1. si certo tutti si commuovono, poi, una volta tornati a casa, tirano fuori dal frigorifero bresaola e prosciutto, accendono la tv e si ingozzano come bestie
    sono tutti prigionieri di pensieri che seguono una logica assurda o meglio una "non logica", tutti sono amanti degli animali e poi li mangiano, tutti rispettano la vita e poi l'unica che rispettano è la propria (ignorando che comunque mangiando carne non rispettano neanche quella), tutti pensano di potersi arrogare il diritto di disporre della vita degli animali in virtù di una presunta superiorità che esiste soltanto nella loro mente malata e condizionata. Siamo la peggio specie che, non so come né perché, sia mai apparsa sulla faccia della terra

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    1. Aggiungerei: tutti si lamentano del governo e poi vanno come pecoroni a votare.

      Tutti si lamentano delle tasse e poi si fanno prendere dal panico se arriva l'ingiunzione di Equitalia.


      Strano animale, l'uomo. Terrestre, ma con geni alieni. La più grande disgrazia per noi è stata quando sono sbarcati i paleoastronauti e ci hanno resi oggetto dei loro esperimenti genetici.

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