Con
la Direttiva Europea sulle staminali, le multinazionali del farmaco hanno
imposto alla comunità europea di equiparare le cellule staminali adulte ai
farmaci, rendendole per legge simili alle molecole di sintesi che devono essere
testate per due anni sugli animali e successivamente sull’uomo. In questo modo,
hanno obbligato i centri di ricerca a sottoporle a un periodo di dieci anni
durante i quali si devono testare cose che già si sanno, cioè che non sono
nocive e che viceversa sono efficaci. Pertanto, non solo vengono inutilmente
sacrificati migliaia di animali in atroci esperimenti, ma durante i dieci anni
di cosiddetta sperimentazione si condannano a morire diecimila pazienti che
sono in attesa di cure e che potrebbero ricevere giovamento alla SMA, per
esempio, fin da subito. Le prove dell’efficacia della cura già ci sono, ma esponenti
politici come la senatrice a vita, nonché farmacista Elena Cattaneo e rappresentanti del mondo scientifico,
insieme a giudici di tribunale, hanno concordemente stabilito che la cura
Stamina non funziona, gettando fango sul fondatore della società medesima, sul
suo vicepresidente qui intervistato, il triestino Marino Andolina, e sui
genitori dei piccoli pazienti. E’ evidente la malafede di tutti costoro.
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